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mercoledì 26 agosto 2015

FOSCOLO - le Odi

Sono particolarmente due le più note (all'amica risanata e A Luigia Pallavicini caduta da cavallo) che manifestano il superamento  da parte del poeta della crisi spirituale  in cui si dibatte  sono i grandi miti della bellezza serenatrice e della poesia eternatrice che aiutano il poeta a vincere con se stesso la dura e difficile lotta interiore appare chiara nelle Odi  la necessità avvertita dal poeta di temperare l'esuberanza romantica  del suo animo nella misura e armonia classica e di cantarla in contemplazione

A Luigia Pallavicini caduta da cavallo  è un'ode amorosa  si articola in 18 strofe ciascuna di sei settenari (versi di sette sillabe) di cui  il secondo e il quarto verso sdruccioli
la prima edizione comparve  in un Omaggio a Luigia Pallavicini  contenente cinque poesie di autori diversi di queste la quarta in ordine di  disposizione è l'Ode del Foscolo
Nelle strofe iniziali  nel momento della caduta e del ferimento della nobildonna genovese  cont
inui sono i richiami mitologici le Grazie  Citerea (Venere) Adone Apollo (Dio della medicina)
Nelle strofe che seguono c'è un misto di romantiche visioni (la danza  e la grazia della Pallavicini ) e di mitologia (Pallade che esce dal bagno ) per una similitudine  forse poeticamente poco riuscita, come del resto tutta la rimanente parte dell'ode, nella quale  il poeta rimprovera  alla "diva" di avere trascurato le occupazioni femminili  per dedicarsi a sport virili  come l'equitazione
Invece si salvano bene le  ultime strofe dell'Ode  anche se ancora cariche di richiami mitologici  nelle quali il poeta augura alla Pallavicini (che in realtà rimase deturpata da una cicatrice sul volto)
di diventare più bella di prima

La seconda Ode all'amica risata  è formata da sedici strofe di sei versi ciascuna  i primi cinque  sono settenari  il sesto è endecasillabo
Essa è dedicata alla contessa Antonietta Fagnani Arese
Il motivo dell'esaltazione  della bellezza  che non solo trasfigura i mortali  ma li rende anche eterni
l'amica guarita nell'immaginazione del poeta  da una lunga malattia ora abbandonati i farmaci è ritornata  alle danze e alla musica  con fascinosa grazi destando  gelosia nella dame sue amiche per i sentimenti  d'ammirazione e d'amore che ispira nei loro mariti
il poeta consapevole della funzione eternatrice e divinizzatrice della poesia le dedica quest'ode  perché anch'essa possa essere un giorno venerata e quindi venerate Bellona e Venere la prima dea della guerra e la seconda dea della bellezza

sabato 22 agosto 2015

FOSCOLO : le ultime lettere di Jacopo Ortis

Il poeta descrive  tutto il suo sconforto conseguente alla caduta di tutte le illusioni illuministiche  e l'ansiosa speranza  di risolvere spiritualmente in se stesso la crisi psicologica che lo tormenta
il romanzo è scritto  sotto forma epistolare il Foscolo  che assume il nome di Jacopo Ortis  indirizza delle  lettere che parlano d'amore di Patria di morte  all'amico  Lorenzo Alderani
Lo stile è ampolloso e talvolta persino  fumoso ribollente  di un pessimismo non domato 
il tono è pessimistico
I morivi dominanti dell'opera sono : la fierezza di patriota e di uomo, l'esilio, gli affetti domestici, il desiderio di libertà spirituale e di indipendenza politica della patrio il concetto di poeta educatore di virtù patrie e custode di memorie la concezione della morte come ultimo riposo e della tomba lacrimata, la consapevolezza dell'alterna onnipotenza delle umane sorti e l'accenno alla divinizzazione della bellezza confortatrice  e serenatrice
Altri motivi : le figure dell'Alfieri e del Parini  il primo considerato  ideale di amore di patria il secondo esempio sublime di saggezza e di nobilità
C'è nell'opera un sicuro passaggio dalla  frantumazione illuministica alla costruzione nuova del Romanticismo 
Il  Foscolo nella sua adesione al Romanticismo  nella cui spiritualità vive ed opera non è da considerarsi  un romantico di scuola  o di maniera (si ricordi che Ortis è stato  iniziato  nel 1797  mentre il Romanticismo italiano di derivazione germanica e francese iniziò nel 1816 undici anni prima della morte di Foscolo)
Egli come romantico è contemporaneo di Lessing, Schiller, Rousseau, Goethe, Alfieri  e non Brechet  Pellico  ed in genere degli autori della letteratura  patriottica
Il romanzo può definirsi autobiografico (mi sono dipinto fedelmente con tutte le mie follie nell'Ortis diceva Foscolo)
Suggestive sono alcune pagine di questo romanzo quelle che descrivono il paesaggio
Per quanto attiene allo stile c'è da notare  che l'oratoria e l'esaltazione di sentimenti sono le caratteristiche dell'opera

giovedì 20 agosto 2015

Cenni biografici - UGO FOSCOLO

Niccolò Ugo Foscolo  nacque a Zante (Zacinto )  nelle isole Ioni  il 6 febbraio 1778  primogenito di quattro figlio (Rubinia, Giovanni  Dionigi, Angelo Giulio)  da padre veneziano Andrea Foscolo  medico e da madre greca Diamantina Spathis
Studiò da fanciullo  a Spalato  dove aveva preso dimora la famiglia  seguendo il padre nominato Direttore dell'ospedale di quella città  e quindi a Zante
Alla morte di Andrea Foscolo (1787) la moglie si era rifugiata a Venezia e Ugo la raggiunse
A Venezia si attuò la prima formazione nel periodo 1792-1796
Il giovane Foscolo studiò con serietà  e impegno  i classici latini e greci gli scrittori italiani antichi e quelli più vicini al suo tempo  gli ideologi e i filosofi del secolo XVIII e la medesima passione  si dedicò alla conoscenza delle lingue e delle letterature francese e inglese
Suoi autori prediletti furono Dante  e Alfieri Omero  Shakespeare  Swift  e Cervantes  Hobbes e Rousseau Gray e Gessner
La sua cultura  può dirsi  perciò classicamente radicata vivificata però da interessi e impegni straordinariamente moderni  talvolta contemporanei al poeta
Tra le opere giovanili sono degne di mensioen: l'ode "a Dante" (1795) l'ode "la verità" i quattro  sonetti in morte del padre (1795) "le ricordanze " il poemetto  "la Giustizia e la Pietà" (1797)  gli sciolti  "al sole" (1797)  e la tragedia "Il Trieste" di netta ispirazione  alfieriana
Nel 1796 con la prima discesa di Napoleone in Italia il Foscolo assunse apertamente  atteggiamenti liberali  auspicando la formazione di una repubblica democratica al posto  delle istituzioni politiche  veneziane  antiquate  e perciò non più rispondenti  alle esigenze di cittadini del suo tempo
Ma cadde in sospetto del governo  e fu costretto a rifugiarsi a Teolo  su colli Euganei  dove iniziò in una breve stesure il romanzo epistolare "le ultime lettere di Jacopo Ortis"
Nel 1797  a Bologna si arruolò con i gradi di tenente del corpo dei Cacciatori  a cavallo e scrisse l'ode "a Bonaparte  il liberatore"
Dal 1797 al 1815 Foscolo  seguì la carriera militare nella convinzione di difendere le istituzioni democratiche  e liberali  nonostante la soggezione di una potenza straniera
Nel 1797 il poeta potè ritornare a Venezia dove  era stato instaurato il regime democratico  che rispondeva alle sue esigenze  in campo politico 
Ma la delusione doveva venire di lì a poco  nello stesso anno infatti il 17/10/1797 Napoleone  con il contratto di Campoformio  cedette Venezia all'Austria  e i Foscolo ne fu oltremodo amareggiato
Deluso  si trasferì a Milano  dove conobbe Parini  e Monti 
Quale ufficiale dell'esercito napoleonico  combatté contro  l'esercito austro-russo  la campagna del 1799-ò1800  prese parte all'assedio di Genova  ed infine fu in Francia  dal 1804-1806 con l'esercito  che secondo il piano napoleonico  avrebbe dovuto sbarcare in Inghilterra 
Tornato a Milano  compose "i Sepolcri" nel 1806 che pubblicò l'anno successivo a Brescia 
Poi nominato  docente de eloquenza presso l'Università di Pavia vi tenne alcune lezioni  introdotte da una importante ed appassionata  prolusione "sull'origine  e l'ufficio della letteratura"
Ma la cattedra nel 1809 fu soppressa come quella di eloquenza in tutte le università del regno italico napoleonico
Nel 1811 alla Scala di Milano  fu rappresentata la tragedia  "l'Aiace"  che fu subito proibita perché vi scorsero  delle allusioni satiriche contro Napoleone
Dal 1809 inizia per il Foscolo un periodo difficile  e particolarmente duro dominato dalle persistenti ristrettezze economiche da turbinose vicende erotiche più che amorose  con donne talvolta non degne  e caratterizzato dalla violenta rottura dei suoi rapporti di amicizia con il poeta e letterato Vincenzo Monti
Ma più di tutto amareggiarono il Foscolo le  calunnie degli avversari ai quali non risparmiò  epigrammi  e satire infuocate d'ira  e di disprezzo 
Furono appunto  i suoi avversari con le loro illazioni malvage a far cadere alla Scala nel 1811 la tragedia l'Aiace
I poeta allora passò a Bologna  e poi a Firenze dove diede inizio al poemetto "le Grazie " e alla tragedia "la Ricciarda" rappresentata nel 1813 quando il poeta era tornato a Bologna 
L'esito  fu assolutamente mediocre
In quel tempo  frequentava il salotto  della contessa di Albany  dove corteggiò  varie donne  ma le sue maggiori attenzioni furono rivolte a Quirina Mocenni Magiotti che poi gli rimase fedele compagna durante l'esilio e passò clandestinamente in Svizzera  e per la rimanente parte della vita
Nel 1815 Napoleone veniva definitivamente  sconfitto a Waterloo dopo vane speranze nella possibilità di una salvezza dal naufragio generale della costruzione politico amministrativa di Napoleone del regno italico
La notte del 31 marzo del 1815  Foscolo prese la via dell'esilio  e passò clandestinamente in Svizzera  dove si fermò fin quasi tutto il 1816 tra insostenibili ristrettezze  economiche seppure aiutato dalla Mocenni Magiotti m a pur sempre  invischiato in amori 
qui accudì alla continuazione del poema "le Grazie" portò avanti  la traduzione dell'Iliade ristampò il  romanzo Ortis pubblicò "lHypercalypsis" operetta satirico polemica scritta in latino contro i suoi avversari  degli ambienti letterari di Milano
Si trasferì poi a Londra e visse in una continua altalena i speranze e sconforto di miseria e di effimero lusso 
Ma il poeta la cui caratteristica fondamentale era la sregolatezza e la dissipazione non riuscì a fruire della tranquillità economica
nel 1822 ritrovò la figlia  Floriana  nata dalla sua illecita unione con una suddita inglese
Gli ultimi tempi il poeta li visse da un rifugio all'altro  per sottrarsi alla ricerca di creditori vivendo di stenti  e di lavoro modesto ed avvilente
morì il 10/9 1827  confortato dalla figlia e dagli amici  nel villaggio  Turnham Green presso Londra le sue ossa furono portate a Firenze nella chiesa di S:Croce nel 1871

venerdì 7 agosto 2015

UGO FOSCOLO - PRESENTAZIONE

 nell'800 la nostra letteratura  è dominata da due correnti
la classica e la romantica
la prima ha come connotato una tradizione di forme e di contenuto assi sviluppato 
la seconda  invece trova le sue basi nel sentimento  tra cui domina l'amore per la Patria  nonché per la donna
Con un rapido sguardo  ci è possibile  esaminare le donne amate e cantate dai nostri poeti  a cominciare dalla Scuola poetica siciliana e finendo  con gli ottocentisti
Da questo esame  risulterà assai chiaro  i fatto che la domma prima indifferenziata nei suoi caratteri  somatici ma principalmente amorfa nei suoi connotati  spirituali va man mano spiritualizzandosi con i dolcestilnovisti  e via via umanizzandosi  con la poesia rinascimentale  per diventare in ultima analisi non compagna spirituale dell'uomo con il preciso compito di redimere ma per  costituire oggetto di ispirazione  di ammirazione e soprattutto essere vivo che vive la vita dei poeti nei suoi aspetti morali e materiai
li ottocentisti  fra i quali Foscolo ammirano ed esaltano quelle donne che  alla graziosa femminilità accomunano  la bellezza fisica la grazia  e la gaia spensieratezza della gioventù
Il Foscolo in particolare  ammira la bellezza ("Le Grazie" e "Le Lodi")  e di fronte al bello il suo atteggiamento  diventa perplesso ma non tanto da rendere il poeta timido anzi il suo spirito si esalta e la sua poesia eterna più per le forme della donna che per la psicologia della stessa
Per questa particolare caratteristica il Foscolo  si inserisce nella corrente dei romantici  tale affermazione apparirà ancora più evidente  se si tiene  presente l'atteggiamento  del Foscolo relativamente alle condizioni di soggezione in cui è tenuta la Patria e l'auspicio  da lui formulato per una riscossa che possa liberare le  varie classi sociali  italiane dai loro Sepolcri  rappresentati dalle corti dei principi stranieri
Il Foscolo  però è anche un ammiratore del mondo  classico  di quel mondo pagano  che fece cantare  con melodiosa armonia i poeti greci prima e quelli romani poi
Da loro egli prende principalmente la bellezza delle forme  la veridicità delle  situazioni e la spigliatezza dei sentimenti
Appunto per questo il Foscolo ci appare ed è i più completo dei poeti
Egli sa amare la patria  sa celebrare una donna e sa con una visione quasi mistica  esaltare i Bello 
Talvolta però i suo atteggiamento è scettico; questo scetticismo  è suggerito principalmente dalla impossibilità di poter fare nell'immediato presente qualcosa di veramente rilevante  che possa riscattare la Patria  in cui eventi  generali si ripercuotono sulla sua vita costringendolo ad esulare e a morire in esilio
La maggior parte dei suoi canti  sono un inno costante alle bellezze naturali della penisola all'altezza irraggiungibile della sua civiltà al genio dei suoi uomini  insuperati in arte in letterature e nel campo scientifico  e soprattutto  alle tradizioni di  sublime eroismo
attraverso lo studio della sua produzione poetica ci è stato agevole vedere questi aspetti spirituali  del compositore  dei Sepolcri carme che proietterà  "finchè il sole risplenderà sulle sciagure umane"per dirla  col Foscolo  stesso, la fama del suo canto  non solo "per terre abbraccia il grande padre oceano" ma  per innumerevoli  serie di secoli
non sarà superfluo ricordare che la poesia sepolcrale esisteva anteriormente e attualmente all'epoca di Foscolo  questa poesia indubbiamente servì da fonte (solo da fonte non da modello) perché nessuno  prima del Foscolo  aveva saputo fare con essa un carme che potesse dar visione completa  di un forte tono politico civile e sociale
"all'ombra de' cipressi e dentro l'urne /confortate di pianto  è forse  il sonno  /della morte  men duro ?"
con questo interrogativo il Foscolo  volutamente ci immette nel regno della morte  ma lo fa con un magistero inarrivabile
ma se il sonno della morte  non sarà  meno duro  all'ombra dei cipressi  quale allora sarà il valore di una tomba  di un sasso  che possa distinguere le ossa  del grande Parini  da quelle di colui che lasciò sul patibolo i suoi giorni
Ei Foscolo  afferma che solo  attraverso quel sepolcro si stabilisce una corrispondenza di amorosi sensi in virtù della quale noi viviamo  con l'estinto e l'estino vive con noi
visione veramente poetica questa cioè irreale
abolire la tomba significherebbe  togliere agli uomini quella meravigliosa illusione in virtù della quale  ci si conforta con il ricordo  di quanti cari verranno a inumidire con le loro lacrime la terra  su cui si elevano i cipressi
Foscolo è sicuro che nessuna domma innamorata si recherà presso la sua tomba a spargere lacirme e quindi i cipressi  per mancanza del pianto non diverranno mai alti
concludendo affermiamo che il sentimento che domina nei Sepolcri è la celebrazione  di questa Italia  che tante volte vinta e umiliata  risorge per una missione di civiltà che le è stata assegnata fina dal suo nascere per vivere in mezzo a tutti i popoli  che solo da essa hanno appreso i canoni della imperitura civiltà latino-cristiana

mercoledì 5 agosto 2015

esercizi - QUESTIONARI SUL ROMANTICISMO

come si potrebbe definire il romanticismo ?

il romanticismo  potrebbe essere definito  un movimento culturale (letterario artistico  filosofico)  di rinnovamento  rispetto all'Illuminismo  della II metà del settecento
si può dire che esso  affermi il liberalismo dell'arte, l'audace scuola boreale i trionfo del  liberismo
ma la sua vera definizione si concretizza in

una sensibilità nuova;

un nuovo modo di concepire  il mondo e la vita;

un atteggiamento spirituale diverso

quali furono i caratteri essenziali del romanticismo ?

il caratteri fondamentali si possono riassumere

abbandono della mitologia

ampliamento dell'orizzonte poetico  (accogliendo  la tematica della letteratura inglese e tedesco  e attingendo alla natura e al sentimento)

rigetto delle unità aristoteliche  di tempo e luogo  nel teatro

creazione di una letteratura popolare

ricondurre la letteratura  alle fonti cristiano e rivalutazione del medioevo

lotta contro l'antistoricismo  dell'Illuminismo

Il romanticismo  ha delle costanti essenziali ?

si  ha le seguente costanti essenziali

- il titanismo   che è lo spirito romantico contro tutti i pregiudizi  e le convenzioni della società (i Titani dell'antichità si erano ribellati a Giove  volevano detronizzarlo e avevano perciò intentato  la scalata all'Olimpo )

- il vittimismo     che consiste nell'assumere l'atteggiamento di vittima  dell'incomprensione sociale per l'impossibilità di vedere realizzato un sogno

- il patriottismo     che è la tendenza dei romantici ad educare il popolo all'amor di patria
la letteratura romantica  perciò fu particolarmente xenofoba lottò cioè lo straniero
i romantici  italiano spronarono il nostro popolo contro l'oppressore austriaco

Quali furono le posizioni dei letterati italiani rispetto all'articolo di Madame de Stael apparso sulla "biblioteca Italiana " ?

L'articolo di Madame de Stael portava il titolo "sulla maniera e utilità delle traduzioni " e si esortavano  gli italiani  ad aprirsi alle letterature straniere ( ad europeizzarsi  culturalmente) per rinnovare  la propria cultura e quindi la propria letteratura
le posizioni rispetto  a questo articolo  furono diverse anzi opposte :
alcune favorevoli  ed altre contrarie alle idee della Stael
furono favorevoli  le posizioni  dei seguenti  scrittori  Ludovico di Breme ("discorso intorno alla giustizia  di alcuni giudizi letterari italiani" -giugno 1816); Pietro Borsieri ("avventure letterarie di un giorno settembre 1816);L Giovanni Berchet ("Lettera semiseria di Crisostomo " - dicembre 181 )
furono contrari  G: Londonio ("Cenni critici  sulla poesia romantica " -1817) e il foglio "L'Ataccabrighe " fondato  dal commissario di polizia Trussardo Caleppio:

In quali nazioni  si sviluppò maggiormente il romanticismo ?

La culla del Romanticismo  almeno di scuola  può essere posta in Germania 
Esso nacque  ad opera di scrittori della rivista "Atheneum" (1797) diretta dai fratelli Guglielmo  e Federico Schlegel
Il Romanticismo  tedesco fu caratterizzato dalla valorizzazione della forza dell'immaginazione e del sentimento proprio dello Sturm un Drang (tempesta e assalto)  movimento nato  intorno al 1770 e dall'opposizione ad ogni regola
Altre sedi  di cultura romantica europea furono L'Inghilterra e la Francia

Come si può definire la poesia poetica romantica tedesca inglese  e francese ?

La poetica romantica  fu diversa a seconda della localizzazione culturale
Il romanticismo tedesco  affermò che l'attività creatrice  è consapevole cosciente e libera e che la letteratura deve farsi interprete  del sentimento  politico della nazione nella lotta contro Napoleone ("Discorsi alla nazione tedesca " di Fischte. Poesie di Teodoro Koerner).
Il romanticismo inglese  si può riassumere :
effusione lirica
trattazione di argomenti reali
senso intimo e vivo della natura
Il massimo esponente del Romanticismo inglese fu Giorgio Byron nato nel 1788 e morto ne 1824
La poetica del romanticismo francese  posteriore a quello tedesco e inglese venne formulata intorno all'anno 1823
la poetica romantica francese può riassumersi  nei seguenti elementi

culto religioso come interiorità religiosa
esaltazione del mito del popolo
interesse e sutdio dei problemi  più urgenti  del tempo
i maggiori esponenti furono  Victor Hugo  Alfred Musset  e Alfred de Vigny  che furono degli intransigenti oppositori del Neo classicismo

Cosa si può dire dei rapporti tra Romanticismo e Illuminismo ?

Non possono  certamente essere definiti  di contrasto è forse più aderente  al vero che sostiene che il Romanticismo si innesti nel tronco dell'Illuminismo
Più che contrasto dunque sarebbe opportuno parlare di correzione  infatti il Romanticismo  all'assolutezza del razionalismo sostituisce la mutabilità del sentimento al conformismo la ribellione  la rivoluzione  al despotismo la libertà e all'ateismo la religiosità cristiana  (protestante o cattolica)
E principalmente  il Romanticismo  introduce  un concetto della storia  nuovo rispetto al senso della storia dell'Illuminismo
la storia è concepita dai romantici come serie di fatti umani per la realizzazione del programma dei liberazione nazionale per l'ottenimento della libertà individuale e per l'instaurazione di un più alto livello culturale e sociale del popolo

giovedì 30 luglio 2015

IL MANIFESTO DEL ROMANTICISMO LA LETTERA SEMISERIA DI CRISOSTOMO G BERCHET

la " lettera semiseria di Crisostomo" è il documento  fondamentale o manifesto del Romanticismo per quanto si riferisce al Romanticismo lombardo- piemontese
La poetica romantica invero come si è detto  nelle pagine  che precedono ha avuto delle origini  assai remote  se tuttavia si vuole rintracciare la fonte più immediata  o meno remota bisogna ritrovarla nella concezione filosofica- letteraria di Gian Battista Vico  che nei "Principi della Scienza Nuova fermò  le più importanti teorie romantiche primitivismo o barbarismo  epoca dell' uomo "bestione" che sente senza avvertire  prima e poi  avverte con animo perturbato e commosso 
In questo turbamento  psicologico  e in questa profonda commozione è da vedersi  l'articolazione  sentimentale dell'uomo  che sta alla base  di tutto il Romanticismo  europeo
Ci fu  quindi in Italia  un romanticismo  autonomo  nato nei confini nazionali  e particolarmente nel napoletano  proprio mentre si sviluppavano e si propagavano i principi basilare dell'Illuminismo nella metà del Settecento
Romantico è il principio secondo cui il popolo trae la sua storia  dalla storia del passato  per effetto  della continuità  perenne  dell'azione  dell'uomo  unico  e vero autore della storia secondo la concezione storico - politica del Macchiavelli e del Vico 
E' questo principio che  anima il carme dei Sepolcri del Foscolo 
Ed è da aggiungere che romantico è pure il principio del vero in arte (Manzoni)  del contenuto sociale dell'arte (I Promessi Sposi)  e della derivazione della lingua dai dialetti
Accanto a questo  Romanticismo  dei maggiori autori  del nostro Ottocento  visse e operò la schiera di romantici (Berchet, Ludovico di Breme, Pietro Borsieri  Giuseppe Nicosini  e Niccolò Tommaseo)

nel 1816 Giovanni Berchet pubblicava  a Milano la "Lettera semiseria  di Crisostomo" sul "Cacciatore feroce " e sulla "Eleonora  di G. A. Burger , lettera che viene anche oggi considerata il manifesto del Romanticismo italiano
E' una lettera dal tono critico che il Berchet  che assume lo pseudonimo di Crisostomo  immagina di  inviare al figlio  come introduzione premessa delle due ballate  dello scrittore tedesco  presentate come modello perfetto della poesia romantica
"La sola vera poesia  - sostiene nella lettera - sia la popolare
La poesia vuole essere specchio di ciò  che commuove  maggiormente l'anima  e l'anima è commossa  al vivo dalle cose  nostre che  ci circondano  tutto dì"

nega quindi il  Berchet che commozione possono suscitare gli avvenimenti antichi  le cose del passato  le vicende degli uomini  delle precedenti generazioni che a noi vengono riportate nei libri di storia
"Traetevi -o generosi italiani - ad esaminare da vicino  voi stessi la natura  e lei imitate 
Rendetevi  coevi  al secolo vostro  e non ai secoli seppelliti  fate di piacere al popolo  vostro  investigate negli animi  di lui e pascetelo  di pensiero  e non di vento  siate uomini  e non cicale"
L'aggettivo semiserio legato alla lettera  trae origine e motivo dal fatto che  verso la fine di essa Berchet  dopo avere validamente sostenuto i principi della  letteratura romantica  assume ad un tratto un tono serio fingendo di aver parlato fino a quel punto per scherzare  sui novatori romantici
In realtà però l'autore deride gli scrittori classici  ed esalta i principi del nuovo movimento

mercoledì 29 luglio 2015

il romanticismo in Italia

I canoni dell'arte romanica nata in Germania come svolgimento  dell'idealismo di Kant interpretata dal non meno idealista Hegel  soprattutto  come reazione alle idee  del sensismo illuministico  e dell'assolutismo non solo  del periodo napoleonico  ma del periodo  della restaurazione  non sono del tutto nuovi  ne campo letterario
La sua estetica infatti  è celebrazione dei sentimenti di esaltazione  tra questi del dolore visione lugubre della vita quotidiana
Caratteri questi già distintivi  delle letterature antiche e relativamente  della nostra letteratura italiana è la continuazione della cultura classica 
In Germania questo movimento letterario  che è espressione  di una coscienza filosofica  e storica nacque col duplice scopo di  opposizione alla politica  assolutista negatrice delle libertà personali e nazionali  e di educazione del popolo  su un piano storico  per la conquista delle libertà  perdute
Il romanticismo quindi ebbe un tempo carattere storico  ed indirizzo popolare mentre esaltò  il valore del sentimento  e la preminenza di questo sulla ragione delle azioni umane  quando dicesi  sentimento però non si deve confondere l'espressione di sentimentalismo  poiché sarà carattere fondamentale  del secondo romanticismo del Prati  e dell'Aleardi  anticipazione del decadentismo  del Fogazzaro e del Pascoli
Indirizzo a sé seguirà invece il Verga che darà inizio  al Verismo in letteratura ereditando uno dei caratteri del romanticismo  il vero infatti nella estetica romantica costituisce il soggetto dell'arte
Il movimento assunse nome dall'aggettivo  romantique; si rifece al periodo delle lingue romanze cioè a quel periodo  che trasformò si a in letteratura che in arte i  caratteri della romanità
per il mondo germanico  era stata necessità storica rifarsi al medio Evo 
Infatti in questo periodo la vita nazionale germanica  fu distinta  da particolare eroismo  per l'azione soprattutto di Sigfrido  considerato nell'800 eroe nazionale  della Germania
il medio evo germanico non ebbe però carattere classico  latino infatti fu  elemento di opposizione a quello romano 
Esaltare il medio evo  per i letterati germanici significò allontanarsi dalla tradizione classica  ed esaltare il sentimento nazionale
la letteratura  ebbe come scopo  l'utile cioè educare  diffondendo la cultura presso il popolo e  incitarlo alla conquista della libertà  perduta
Cos' l'idealismo  filosofico  la massoneria  politica e il romanticismo  letterario ebbero unica causa  e medesimo  effetto 
relativamente alla letteratura nostra sorge spontanea una domanda  i romantici italiani  nel fine furono così come nei mezzi  diversi dai classici ? In altri termini  la scuola manzoniana fu  più patriottica di quella carducciana ?
a queste domande bisogna rispondere negativamente  in quanto i neoclassici  dal Monti al Carducci  non fecero opera di amor patrio  minore di quella dei romantici  dal Pindemonte  all'ultima vera espressione del romanticismo Giovanni Pascoli
La nostra letteratura dell'800 è tutta una fioritura di sentimenti nazionali 
Nessuna particolare  aggettivazione può differenziare  i nostri  maggiori poeti  di questo secolo  perché  tutti in Italia  direttamente o indirettamente  attinsero  al mondo classico  romano i neoclassici  attraverso  la conoscenza diretta degli autori latini  i romantici attraverso l'interpretazione che di questi autori  avevano  dato il Medio  Evo
Gli influssi  delle coeve letterature straniere  alle quali  i  letterati romantici si dedicarono  per suggerimento di Madame de Stael  ci furono  ma il loro apporto  fu assi relativo
Di conseguenza non è difficile riscontrare  caratteri dell'estetica romantica  in scrittori  classici  e caratteri dell'estetica  neoclassica  ini poeti e scrittori romantici
Se per Romanticismo si intende come deve intendersi  quel ton di malinconia e talora di dolore  per situazioni individuali  o condizioni nazionali, il romanticismo  è vivo  ed operante già  in Dante Petrarca e nel Tasso  i quali appaiono contemporaneamente anticipatori  di entrambi  gli avvenimenti  letterari  a seconda che  siano esaminati alla luce dell'estetica  romantica o di quella  classica  così proprio  come accadde  per i grandi dell'800 Foscolo Leopardi  Manzoni Carducci  Pascoli
La distinzione dei caratteri  e quindi delle idee in scuole può farsi  solo nei minori  come Berchet e Pindemonte
I caratteri dell'arte romantica  sono l'affermazione  di quei valori  che l'Illuminismo  aveva negato  religiosità storicismo  amore della libertà  e opposizione alla tirannide (in questo senso  l'Alfieri è preromantico)  verità come  mezzo:
Sono  questi i caratteri che distinguono l'arte del Manzoni  che si fece  cantore del dolore  contro l'ottimismo  illuministico mentre il suo pessimismo nell'ambito  del mondo sensibile
egli infatti  cantò il dolore e seppe dare a questo un nuovo aspetto lo vide come  elemento fondamentale  di redenzione concezione questa che da pessimismo terreno innalza a un misticismo  ottimistico  ultraterreno (dolore catartico)
I mezzo per arrivare a Dio  nella concezione del Manzoni  è il dolore e anzi il riconoscimento  della presenza della divinità nella sofferenza