Giovanni Pascoli riassunto
Giovanni Pascoli nacque a San Mauro di Romagna il 31 dicembre 1855 da una famiglia piccolo borghese di buone condizioni economiche.
L'infanzia è stata funestata dalla morte del padre che è stato assassinato senza motivo, il delitto è rimasto impunito, Questo ha comportato il peggioramento della situazione economica aumentando le difficoltà della famiglia.
Ha avuto anche altri lutti, la madre, due sorelle e i fratelli rendendolo una persona insicura
Nel 1873 si iscrive alla facoltà di Lettere a Bologna grazie a una borsa di studio, è allievo di Carducci. Ma ben presto perde la borsa di studio per aver partecipato a una manifestazione contro il Ministro della Pubblica istruzione. Viene arrestato per aver partecipato ad una manifestazione socialista. Si laurea ne 1882 in letteratura greca. Diventa insegnante di liceo
Nel 1891 inizia la pubblicazione della prima raccolta poetica Myricae nel 1897 i poemetti, nel 1903 i Canti di Castelvecchio.
Senza nessuna relazione andò a vivere con le sorelle per ricostruire il nucleo familiare di origine.
Nel novembre 1911 con un discorso ka grande proletaria si è mossa fa una dichiarazione a favore dell'impresa coloniale in Libia, passando dal socialismo al populismo conservatore.
Muore a Bologna il 6 aprile 1912.
IL DECADENTISMO
Dal 1876 l'economia si bloccò e iniziò così una grande crisi economica che influenzò la cultura e si diffuse un grande pessimismo. iniziò quindi il Decadentismo, nato in Francia esaltava l'irrazionalità e la sfiducia verso la scienza. Gli scrittori che vivevano in sregolatezza da rifiutando tutte le regole della società vennero chiamati poeti maledetti che per sfuggire alla realtà ricorsero a droghe e alcool. I decadentisti scrivono di esperienze oltre la realtà e l'esaltazione dei sentimenti. Nel linguaggio poetico conta non solo il significato ma anche il suono. I poeti vengono chiamati simbolisti, le sensazioni spiegate attraverso simboli, si allontanavano dalla realtà creando luoghi artificiali. Anche Pascoli si rifugiava nel nido domestico attraverso l'idea di fanciullino scappando dalla realtà di tutti i giorni.
IL FANCIULLINO
Il fanciullino fu un racconto in prosa su come fosse la sua poetica e secondo lui il poeta è un fanciullino, che è quella parte infantile che rimane anche se nascosta a causa della ragione ma che i poeti fanno venire a galla quando scrivono.
Il fanciullino guarda la realtà con occhi diversi da un adulto, in questo modo può scoprire ciò che c'è nascosto dietro ogni cosa, cioè verità nascoste.
IL SIMBOLISMO
Le verità nascoste si vedono grazie al simbolismo, Pascoli rappresenta i particolari che non sono realistici che nascondono sempre una realtà nascosta e segreta. Tutto ciò che descrive ha un significato profondo che passa oltre l'oggettività.
LE OPERE
Le poesie sono racchiuse in raccolte.
Myricae il cui nome viene preso da Virgilio nel testo la quarta bucolica e significa tamerici, cioè piante umili perchè le piccole cose per Pascoli sono molto importanti.
Questa raccolta contiene poesie scritte in un periodo piuttosto lungo quindi le poesie sono lontane nel tempo e nel significato,
Sono collegate dai soggetti che riguardano tutti la natura, paesaggi che però hanno un significato simbolico.
I poemetti sono testi narrativi lunghi in cui la vita campestre è protagonista. Sono scritti in terzine, con molti termini presi dal dialetto anche americanizzato.
I canti di Castelvecchio una raccolta di poesie musicali con nuove metriche in cui si possono trovare sia la natura che la famiglia.
LINGUAGGIO
Pascoli vuole fondere la tradizione con nuove tecniche, utilizza un linguaggio semplice ma aggiungendo un tocco di bellezza tipico dell'estetismo decadente.
Con il suo linguaggio vuole sottolineare il simbolismo, utilizzando moltissimo onomatopee, e analogie, rompe legami logici ma anche di sintassi.
Pascoli aumenta il vocabolario utilizzato anche con termini tecnici e prova nuove metriche.