La Tirannella di Fratta - Ippolito Nievo
la pagine più vive e affascinanti del romanzo Confessioni di un italiano sono le prime, largamente autobiografiche, dove l'infanzia di Carlino è rivissuta con una vena di sottile ironia e di velata nostalgia. Lo scenario è il castello di Fratta, nella bassa friulana, dove sopravvive un piccolo mondo feudale al tramonto con personaggi più patetici che anacronistici.
Diversa dal tutti gli altri per particolare vivacità e immediatezza è la Pisana, figlia del signor Conte e cugina di Carlino, che gli sarà vicina per tutta la vita; a un tempo tenera e sdegnosa, affettuosa e crudele ingenua e calcolatrice, già da bambina rivela il carattere della donna e fa gioire e soffrire il povere ragazzo innamorato e sdegnato ma incapace di levarsela dal cuore. Accanto al personaggio della Pisana si noti il fascino della natura in cui pare che l'animo giovanile si effonda più libero e spensierato
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mercoledì 9 ottobre 2019
lunedì 7 ottobre 2019
Ippolito Nievo
Ippolito Nievo
Ippolito Nievo (1831-61) è il più importante scrittore della seconda generazione romantica, a metà secolo. Fervente patriota , particolarmente sensibile alle condizioni di vita delle popolazioni contadine che riteneva indispensabili accanto alla borghesia cittadina, per l'unità materiale e spirituale della patria, seguì Garibaldi dapprima tra I Cacciatori delle Alpi e poi tra I Mille, col grado di colonnello dell'intendenza; durante quell'impresa perì in un naufragio. La sua opera più importante sono Le confessioni di un italiano, scritte di getto tra il '57 e il '58, pur non avendo avuto l'ultima mano dell'autore sono il più bel romanzo del risorgimento. Attraverso le immaginarie vicende di Carlo Altoviti Nievo racconta circa ottant'anni di storia italiana dal 1775 al 1849, mostrando come in quei lunghi e travagliati decenni italiani siano passati dal clima feudale di un torbido settecento alla dignità di un popolo che lotta per la libertà e indipendenza
Ippolito Nievo (1831-61) è il più importante scrittore della seconda generazione romantica, a metà secolo. Fervente patriota , particolarmente sensibile alle condizioni di vita delle popolazioni contadine che riteneva indispensabili accanto alla borghesia cittadina, per l'unità materiale e spirituale della patria, seguì Garibaldi dapprima tra I Cacciatori delle Alpi e poi tra I Mille, col grado di colonnello dell'intendenza; durante quell'impresa perì in un naufragio. La sua opera più importante sono Le confessioni di un italiano, scritte di getto tra il '57 e il '58, pur non avendo avuto l'ultima mano dell'autore sono il più bel romanzo del risorgimento. Attraverso le immaginarie vicende di Carlo Altoviti Nievo racconta circa ottant'anni di storia italiana dal 1775 al 1849, mostrando come in quei lunghi e travagliati decenni italiani siano passati dal clima feudale di un torbido settecento alla dignità di un popolo che lotta per la libertà e indipendenza
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