Remigio Zena
Gaspare Invrea (1850- 1917) noto con lo pseudonimo di Remigio Zena, appartenne a una illustre casata genovese.
Studiò legge ed entrò in magistratura giungendo ai gradi più elevati della carriera che lo portò in varie città italiane; ma il suo cuore rimase sempre a Genova, dove egli trascorse gli ultimi anni e morì. Scrisse due romanzi La bocca del lupo e l'Apostolo e delle poesie in vernacolo genovese
Lingua di Zena si presta ad alcune osservazioni. Invitiamo anzitutto a soffermarsi su forme e modi di dire che derivano direttamente dal linguaggio parlato. Si notino in particolare I soprannomi delle donne in La bocca del lupo Bricicca Bardiglia Rapallina Testette. S osservino le frasi che devono la loro vivezza all'efficacia delle immagini :
cominciò una di quelle litanie coi fiocchi come sapeva sgranare lei quando le girava l'anima dalla parte della tramontana
minacciando d'ammazzarne sette e storpiarne quattordici
cosa voleva? una buona strigliata sotto il portacoda ?
aria insolente di menimpipo
macinando come un organetto la sua filastrocca
aveva sette cuori e sette fegati
rispondevano in musica e in rima
cattivi soggetti col cuore imbottito