Surm und drang
Tra il 1770 e 1780, e cioè negli anni che vedono la rivoluzione americana e preparano la rivoluzione francese, si sviluppò in Germania un movimento che dal titolo di un dramma di Max Klinger prese il nome di Sturm un Drang (tempesta e assalto) e raccolse un gruppo di poeti nati intorno al 1750, appassionati lettori di Rousseau, da cui appresero l'esaltazione della spontaneità naturale, del sentimento e della passione contro la fredda razionalità dell'illuminismo: la loro rivolta in nome della libertà e in odio alla tirannia fu un'esasperata manifestazione di individualismo irrazionale e di ribellione titanica. Allo Sturm un Drang appartengono le opere giovanili di Goethe e di Schiller.
Il circolo di Weimar (1786 1805 ) animato dalle prestigiose figure di Goethe e di Schiller rappresenta il passaggio tra le generazione pre-rivoluzionarie e post rivoluzionarie : l'empito e la passionalità proprie dello spirito romantico si placano in una visione più pacata e serena, di derivazione classica. Però, mentre il classicismo goetiano deve essere considerato un superamento del romanticismo, il mito ellenico che rivive nell'opera di Ho"ldering è una particolarissima espressione dell'anelito romantico verso l'assoluto e il divino che permeano misticamente il tutto e animano la stessa storia dell'umanità.
Il romanticismo vero e proprio si sviluppò a Jena tra il 1797 e il 1805 attorno alla rivista Athenaum ed ebbe carattere prevalentemente teorico e critico; ad essa è collegata la poesia di Novalis.
La seconda scuola romantica (1805-1815) ebbe come centri Heidelberg e Berlino e può annoverare tra i suoi rappresentanti la figura singolare come Chamisso.
La scuola sveva segna la fine del sentimentalismo romantico e corrisponde all'età della restaurazione : a questo gruppo può esser considerato vicino ad Heine, che interpreta e conclude gli aspetti estremi del romanticismo tedesco.
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mercoledì 3 ottobre 2018
martedì 2 ottobre 2018
il romanticismo
il romanticismo
il romanticismo è un complesso movimento culturale che ha le sue origini nell'opera di rinnovamento spirituale e di liberazione civile e politica iniziata nel settecento con l'illuminismo e la rivoluzione francese, e che si diffuse in Europa nell'ottocento caratterizzandone tutti gli aspetti della vita e dell'arte. I romantici, esaltando l'impeto della passionalità e la forza irresistibile del sentimento si oppongono alla freddezza astratta della ragione celebrata dall'illuminismo; ma in effetti il romanticismo deve essere considerato il naturale sviluppa di quel movimento culturale che aveva messo in crisi le strutture spirituali e politiche della vecchi Europa assolutista e aveva trovato compimento e diffusione nella rivoluzione francese.
In nome dell'autenticità del sentimento romantico si oppose alle regole e ai modelli del classicismo aveva imposto alla letteratura e all'arte: alla lirica dei poeti dotti e raffinati si preferisce la poesia ingenua e schietta delle leggende e dell'epica popolare, ai miti classici le storie fantastiche e le eroiche vicende medievali. Ma quel ritorno nostalgico al mondo classico che fu chiamato neoclassicismo e che rappresentò il gusto dell'Europa al tempo di Napoleone, in realtà contiene molte anticipazioni del nascente gusto romantico, come il dramma interiore che sconvolge l'anima e l'ansia di un'impossibile serenità e pace spirituale che il mito dell'Ellade sembrava offrire a che vi si abbandonasse in un sogno a ritroso nel tempo evadendo dalla dolorosa realtà del presente.
Le prime manifestazioni della nascente sensibilità romantica, anticipata in tutta Europa da atteggiamenti e motivi che rientrano nel così detto preromanticismo settecentesco, si ebbero in Germania verso la fine del settecento con l'esaltazione della libertà nel senso più vasto del termine e con la ribellione contro ogni sorta di vincolo o di soggezione materiale o spirituale. Affinità di esigenze intellettuali, di sensibilità e di condizioni civili e politiche estesero questo movimento agli altri paesi europei e fecero dell'età del romanticismo non solo l'età dei drammi interiori oscillanti tra passione e languore, ma anche l'età dei vari risorgimenti nazionali, delle lotte per la libertà dei popoli e per l'affrancamento dell'uomo da quanto lo schiaccia e lo umilia. L'uomo vive e lotta per gli ideali: e la sua è una tensione eroica che non conosce ostacoli né difficoltà. La vita è lotta e sacrificio e gli ideali acquistano maggior forza e significato dalla fede in essi e dallo spirito con cui si affrontano le difficoltà che ne impediscono la realizzazione. Naturalmente la passione d'amore in questa drammatica concezione della vita ha una grande parte, ma anch'essa è continuamente sottoposta all'usura di ostacoli d'ogni genere che si trasforma in sogno irrealizzabile. Infine il senso della morte così vivo in tante pagine romantiche, è in un certo senso dedizione senza riserve a ciò che anima il sentimento e riempie il cuore e la mente caratterizzano la civiltà romantica; e sullo sfondo di tutti i motivi poetici campeggia la natura nella quale l'uomo riflette e ritrova se stesso. Spirito impetuoso di rivolta contro ogni forma di limite o di costrizione ed esasperato individualismo si ritrovano tnato nei poeti quanto nei protagonisti delle loro opere: si tratta sempre di figure di eccezione, di anime belle dall'esistenza turbinosa e affascinante o tormentose vicende.
Sconfitti dalla vita, si levano su di essa per ricchezza spirituale e intensità di motivazioni ideali.
L'eroico e purissimo fremito di libertà che ciascun individuo vive nel proprio intimo trova il suo compimento nella società che pur lo limita e nella nazione di cui si sente parte integrante come uomo e come cittadino identificandosi con la storia e con i sentimenti del popolo cui apparitene: in questo modo la libertà che egli ama in astratto diventa un ideale concerto e gli dà la dimensione della società civile, della nazione, della patria, dell'umanità facendogli superare le inevitabili angustie dell'individualismo.
L'ardore di libertà e il rifiuto di ogni costrizione e limite si esprimono anche con l'anelito dell'infinito che riflette l'infinità dello spirito, a cui la realtà limitata e opaca dà un senso di soffocamento e di grigiore.
La contemplazione della natura libera e sconfinata fa sentire all'uomo il limite angusto e mortificante della realtà e lo invita con il suo fascino misterioso a lasciarsi immergere e annegare nell''infinito di cui essa è vivente e vivificante immagine. Uomo e natura sono per così dire due aspetti di una stessa realtà spirituale e perciò nella natura l'uomo si rispecchia e si effonde confinandole dolori e ansie e ricevendone comprensione e conforto, in un colloquio muto e intenso.
Il dramma dell'uomo e il suo mortificato e inappagato anelito alla realizzazione degli ideali e alla felicità trovano eco e si riflettono nella natura sconvolta e tormentata, i cui aspetti dolci e sereni possono invece appagare e acquietare ansie dissidi dell'anima.
Inoltre la contemplazione di spettacoli naturali tempestosi e cupi spesso suggerisce il senso della caducità, della morte, della solitudine, del tempo che trascorre verso il nulla. Nel vuoto dell'anima il culmine della tristezza e dell'angoscia sprofonda l'uomo nella noia e nella coscienza che utto è vano e che solo il nulla esiste : sono momenti più desolati della sensibilità romantica, quando si percepisce solo la voce della disperazione, senza possibilità di conforto.
Il dissidio tra ideali e realtà, che resta comunque il motivo centrale del dramma romantico, si risolve sempre con l'affermazione diretta o indiretta del valore assoluto degli ideali che trascendono la realtà e non ne patiscono l'angoscia limitatezza.
La condanna della realtà si manifesta col rifiuto del presente e la fuga nel desiderio nel sogno, nell'irreale, nel mistero, nel fantastico, nell'incorrotta natura, oppure nel passato, cioè in un tempo che come il medioevo conobbe gentilezza e libertà, amore e gioia, ardore eroico e senso dell'onore; ma la più singolare evasione dalla realtà deludente e oppressiva si ebbe, riprendendo motivi e climi del neoclassicismo col ritorno al mito di Ellade e alla sua serena civiltà di luminosa bellezza e di interiore armonia. In questo modo anche nel romanticismo fu possibile il recupero dei valori della classicità di cui qualche poeta come Goethe, uno dei più grandi e significativi riuscì a operare una sintesi con i problemi e la sensibilità del mondo romantico. La civiltà nel suo trascorrere non cancella mai il passato ma lo supera e lo rivive da una nuova prospettiva di valori e atteggiamenti
il romanticismo è un complesso movimento culturale che ha le sue origini nell'opera di rinnovamento spirituale e di liberazione civile e politica iniziata nel settecento con l'illuminismo e la rivoluzione francese, e che si diffuse in Europa nell'ottocento caratterizzandone tutti gli aspetti della vita e dell'arte. I romantici, esaltando l'impeto della passionalità e la forza irresistibile del sentimento si oppongono alla freddezza astratta della ragione celebrata dall'illuminismo; ma in effetti il romanticismo deve essere considerato il naturale sviluppa di quel movimento culturale che aveva messo in crisi le strutture spirituali e politiche della vecchi Europa assolutista e aveva trovato compimento e diffusione nella rivoluzione francese.
In nome dell'autenticità del sentimento romantico si oppose alle regole e ai modelli del classicismo aveva imposto alla letteratura e all'arte: alla lirica dei poeti dotti e raffinati si preferisce la poesia ingenua e schietta delle leggende e dell'epica popolare, ai miti classici le storie fantastiche e le eroiche vicende medievali. Ma quel ritorno nostalgico al mondo classico che fu chiamato neoclassicismo e che rappresentò il gusto dell'Europa al tempo di Napoleone, in realtà contiene molte anticipazioni del nascente gusto romantico, come il dramma interiore che sconvolge l'anima e l'ansia di un'impossibile serenità e pace spirituale che il mito dell'Ellade sembrava offrire a che vi si abbandonasse in un sogno a ritroso nel tempo evadendo dalla dolorosa realtà del presente.
Le prime manifestazioni della nascente sensibilità romantica, anticipata in tutta Europa da atteggiamenti e motivi che rientrano nel così detto preromanticismo settecentesco, si ebbero in Germania verso la fine del settecento con l'esaltazione della libertà nel senso più vasto del termine e con la ribellione contro ogni sorta di vincolo o di soggezione materiale o spirituale. Affinità di esigenze intellettuali, di sensibilità e di condizioni civili e politiche estesero questo movimento agli altri paesi europei e fecero dell'età del romanticismo non solo l'età dei drammi interiori oscillanti tra passione e languore, ma anche l'età dei vari risorgimenti nazionali, delle lotte per la libertà dei popoli e per l'affrancamento dell'uomo da quanto lo schiaccia e lo umilia. L'uomo vive e lotta per gli ideali: e la sua è una tensione eroica che non conosce ostacoli né difficoltà. La vita è lotta e sacrificio e gli ideali acquistano maggior forza e significato dalla fede in essi e dallo spirito con cui si affrontano le difficoltà che ne impediscono la realizzazione. Naturalmente la passione d'amore in questa drammatica concezione della vita ha una grande parte, ma anch'essa è continuamente sottoposta all'usura di ostacoli d'ogni genere che si trasforma in sogno irrealizzabile. Infine il senso della morte così vivo in tante pagine romantiche, è in un certo senso dedizione senza riserve a ciò che anima il sentimento e riempie il cuore e la mente caratterizzano la civiltà romantica; e sullo sfondo di tutti i motivi poetici campeggia la natura nella quale l'uomo riflette e ritrova se stesso. Spirito impetuoso di rivolta contro ogni forma di limite o di costrizione ed esasperato individualismo si ritrovano tnato nei poeti quanto nei protagonisti delle loro opere: si tratta sempre di figure di eccezione, di anime belle dall'esistenza turbinosa e affascinante o tormentose vicende.
Sconfitti dalla vita, si levano su di essa per ricchezza spirituale e intensità di motivazioni ideali.
L'eroico e purissimo fremito di libertà che ciascun individuo vive nel proprio intimo trova il suo compimento nella società che pur lo limita e nella nazione di cui si sente parte integrante come uomo e come cittadino identificandosi con la storia e con i sentimenti del popolo cui apparitene: in questo modo la libertà che egli ama in astratto diventa un ideale concerto e gli dà la dimensione della società civile, della nazione, della patria, dell'umanità facendogli superare le inevitabili angustie dell'individualismo.
L'ardore di libertà e il rifiuto di ogni costrizione e limite si esprimono anche con l'anelito dell'infinito che riflette l'infinità dello spirito, a cui la realtà limitata e opaca dà un senso di soffocamento e di grigiore.
La contemplazione della natura libera e sconfinata fa sentire all'uomo il limite angusto e mortificante della realtà e lo invita con il suo fascino misterioso a lasciarsi immergere e annegare nell''infinito di cui essa è vivente e vivificante immagine. Uomo e natura sono per così dire due aspetti di una stessa realtà spirituale e perciò nella natura l'uomo si rispecchia e si effonde confinandole dolori e ansie e ricevendone comprensione e conforto, in un colloquio muto e intenso.
Il dramma dell'uomo e il suo mortificato e inappagato anelito alla realizzazione degli ideali e alla felicità trovano eco e si riflettono nella natura sconvolta e tormentata, i cui aspetti dolci e sereni possono invece appagare e acquietare ansie dissidi dell'anima.
Inoltre la contemplazione di spettacoli naturali tempestosi e cupi spesso suggerisce il senso della caducità, della morte, della solitudine, del tempo che trascorre verso il nulla. Nel vuoto dell'anima il culmine della tristezza e dell'angoscia sprofonda l'uomo nella noia e nella coscienza che utto è vano e che solo il nulla esiste : sono momenti più desolati della sensibilità romantica, quando si percepisce solo la voce della disperazione, senza possibilità di conforto.
Il dissidio tra ideali e realtà, che resta comunque il motivo centrale del dramma romantico, si risolve sempre con l'affermazione diretta o indiretta del valore assoluto degli ideali che trascendono la realtà e non ne patiscono l'angoscia limitatezza.
La condanna della realtà si manifesta col rifiuto del presente e la fuga nel desiderio nel sogno, nell'irreale, nel mistero, nel fantastico, nell'incorrotta natura, oppure nel passato, cioè in un tempo che come il medioevo conobbe gentilezza e libertà, amore e gioia, ardore eroico e senso dell'onore; ma la più singolare evasione dalla realtà deludente e oppressiva si ebbe, riprendendo motivi e climi del neoclassicismo col ritorno al mito di Ellade e alla sua serena civiltà di luminosa bellezza e di interiore armonia. In questo modo anche nel romanticismo fu possibile il recupero dei valori della classicità di cui qualche poeta come Goethe, uno dei più grandi e significativi riuscì a operare una sintesi con i problemi e la sensibilità del mondo romantico. La civiltà nel suo trascorrere non cancella mai il passato ma lo supera e lo rivive da una nuova prospettiva di valori e atteggiamenti
giovedì 9 luglio 2015
in romanticismo in Francia
all'opera di divulgazione iniziata da madame de Stael si aggiunge l'azione rinnovatrice di François Auguste de Chateaubriand che mentre interpretava nelle sue opere la malinconia della generazione del suo tempo dava nuovi impulsi al sentimento religioso in genere al cristianesimo
il romanticismo in Gran Bretagna
Lontano precursore del romanticismo inglese può essere considerato Shakespeare che già nel Seicento cantava con una sensibilità che non si esiterebbe a definire romantica
tipici autori del romanticismo inglese furono però lo Young il Macpherson (canti di Ossian)e più ancora William Wordsworth compositore di ballate liriche ne cui commento si propugna il ritorno ai canti che si rifanno al mondo popolare e contadi no e a tutta la tradizione nazionale
tipici autori del romanticismo inglese furono però lo Young il Macpherson (canti di Ossian)e più ancora William Wordsworth compositore di ballate liriche ne cui commento si propugna il ritorno ai canti che si rifanno al mondo popolare e contadi no e a tutta la tradizione nazionale
lunedì 6 luglio 2015
il romanticismo in Germania
Lo Sturm und Drang movimento di particolare che già nella sua denominazione sintetizzava il suo ambizioso programma di rinnovamento culturale ("impeto e assalto " contro tutto ciò che sapeva di antico e tradizionale) rappresentò la prima manifestazione romantica tedesca nel periodo che va dal 1765 al 1785
Figure rappresentative di questo ventennio furono Schiller e Goethe nelle lettere e Bach e Beethoven nella musica
Lo Sturm un Drang raccolse tutte le forze cospiranti ma prima slegate e disorganiche di una cultura nuova che mentre lottava contro il classicismo e la romanità riesumava i miti e le leggende del mondo germanico del periodo medioevale in cui dominò tutta la potenza eroica della stirpe tedesca
Il romanticismo sin dalla nascita rappresentò e fu il trionfo del germanesimo sulla romanità proprio come nel medioevo era stata la vittoria delle orde prima e degli eserciti germanici dopo sulle istituzioni dell'Impero Romano ormai languente
Teorici del Romanticismo germanico furono i fratelli Schlegel Augusto Guglielmo autore delle Lezioni sull'arte e sulla letteratura drammatica (1811) in cui teorizzò i motivi della lotta contro il classicismo e il mitologismo Federico autore delle Lezioni di storia e di letteratura antica e moderna in cui si fa una netta distinzione tra poesia classica pagana e poesia romantica cristiana che si rifà al medioevo germanico accanto a questi autori novatori della poesia dal gusto romanico va ricordato Federico von Ardenberg ( il Novalis ) che col suo misticismo può essere considerato il precursore della poesia lirica del nostro tempo
Tra i divulgatori del Romanticismo germanico in Europa in generale particolarmente è da menzionare Germana Necker (Madam de Stael) autrice del libro "De Allemagne " con il quale la Francia conobbe il nuovo movimento culturale e diede inizio alla lotta contro il classicismo svuotato ormai di ogni contenuto poetico e letterario
Figure rappresentative di questo ventennio furono Schiller e Goethe nelle lettere e Bach e Beethoven nella musica
Lo Sturm un Drang raccolse tutte le forze cospiranti ma prima slegate e disorganiche di una cultura nuova che mentre lottava contro il classicismo e la romanità riesumava i miti e le leggende del mondo germanico del periodo medioevale in cui dominò tutta la potenza eroica della stirpe tedesca
Il romanticismo sin dalla nascita rappresentò e fu il trionfo del germanesimo sulla romanità proprio come nel medioevo era stata la vittoria delle orde prima e degli eserciti germanici dopo sulle istituzioni dell'Impero Romano ormai languente
Teorici del Romanticismo germanico furono i fratelli Schlegel Augusto Guglielmo autore delle Lezioni sull'arte e sulla letteratura drammatica (1811) in cui teorizzò i motivi della lotta contro il classicismo e il mitologismo Federico autore delle Lezioni di storia e di letteratura antica e moderna in cui si fa una netta distinzione tra poesia classica pagana e poesia romantica cristiana che si rifà al medioevo germanico accanto a questi autori novatori della poesia dal gusto romanico va ricordato Federico von Ardenberg ( il Novalis ) che col suo misticismo può essere considerato il precursore della poesia lirica del nostro tempo
Tra i divulgatori del Romanticismo germanico in Europa in generale particolarmente è da menzionare Germana Necker (Madam de Stael) autrice del libro "De Allemagne " con il quale la Francia conobbe il nuovo movimento culturale e diede inizio alla lotta contro il classicismo svuotato ormai di ogni contenuto poetico e letterario
venerdì 3 luglio 2015
le origini del romanticismo
stabilire con una data esatta l'inizio del Romanticismo è difficile se si considera questo importante movimento come stato d'animo come momento psicologico dell'uomo
Alla luce di questa considerazione il Romanticismo può dirsi nato nell'atto stesso in cui è nato l'uomo
Non si potrebbe infatti immaginare un sentimento senza ammettere la contemporanea esistenza dell'uomo così come non sarebbe logico suppore l'esistenza dell'uomo privo di sentimento neanche l'uomo immerso nel più oscuro primitivismo
Gli uomini tutti di ogni generazione in senso lato compresi i poeti possono definirsi romantici
La poesia infatti altro non è che "gioco di sentimento e fantasia" e anche quando può essere farsa, traduzione realistica e quindi cruda dell'uomo e del mondo non ha nemmeno allora cessato di essere sintesi perfetta di un sentimento e fantasia, cioè opera d'arte , di un' arte che trasfigura il reale e lo traduce in purissima rappresentazione liberata da ogni presenza di materialità
Lo stesso verismo come vedremo è un aspetto seppur particolare del Romanticismo
I poeti della nostra storia letteraria da Ciullo d'Alcamo fino ad Ungaretti e Montale respirano aria romantica e a loro volta producono opere romantiche anche se il loro modo poetico è diverso da quello di Omero di Virgilio di Dante di Petrarca di Tasso di Foscolo di Leopardi e di Pascoli
Teorici del Romanticismo europeo furono i fratelli Federico e Guglielmo Schlegel e Madame de Stael tutti tedeschi per la precisione della nazionalità germanica degli assertori del Romanticismo è di straordinaria importanza se si tiene conto della essenziale natura e della peculiare funzione che al nuovo movimento venivano attribuite non solo in sede letteraria ma principalmente nella vasta panoramica culturale
In politica Romanticismo significò cessazione dell'imitazione o del ritorno ai modelli ed ai sistemi monarchico-dittatoriali del periodo classico greco (Pericle) e romano (Augusto) e creazione di nuove forme e più moderni sistemi politici che si identificassero con la democrazia
In letteratura Romanticismo significò produzione di opere letterarie destinate alla nuova generazione; richiamo agli interessi socio-politici e artistici per una nuova società destinata ad un rinnovamento morale politico sociale esaltazione del sentimento religioso dove questo tendeva ad illanguidirsi; ripresa dei principi di libertà fraternità e uguaglianza proclamati e diffusi dall'Illuminismo nella secondo metà del Settecento con intenti sociali ma predicati e diffusi dal Cristianesimo in circa 18 secoli di storia della Chiesa
Il Romanticismo dunque fu un movimento politico sociale ed artistico (si pensi a geni come Goethe e Bach) con un profondo ed inesauribile contenuto religioso
In Germania era permeato di idealismo protestante e in Italia di spiritualismo cattolico (Pellico e Manzoni)
Precorrimenti romantici ancora incerti si riscontrano nei poeti del '77 italiano più apertamente e con maggior chiarezza si evidenziano nei trecentisti e particolarmente in Dante Petrarca e Boccaccio
Il senso fortemente drammatico che alla vicenda umana i tre grandi autori del secolo XIV l'interpretazione religiosa e cristiana che essi danno alla vita dell'uomo anche se con diversa percezione e con differente stile e mezzi espressivi sono manifestazioni palesi ed inconfutabili di un'inconscia sensibilità romantica di derivazione classica
Omero e Virgilio erano stati romantici del loro tempo secondo l'interpretazione Schlegeniana avevano cioè fatto una poesia una letteratura destinate alla generazione del loro tempo dai contenuti eroici e religiosi adempiendo così alla duplice funzione di cantori di Dio o degli dei e dell'uomo impegnato in una lotta irriducibile contro il Fato, imperscrutabile e misterioso quanto potente ed insuperabile
Ettore ed Enea protagonisti dell'Iliade e dell'Eneide possono ben rappresentare gli eroi del risorgimento nazionale di un popolo oppresso
Ettore con il suo sacrificio offrendosi in olocausto a Troia ormai destinata per volontà del Fato alla distruzione; Enea vagando e combattendo in cerca di una nuova patria che troverà finalmente in Italia , Roma così rappresenterà nella suggestiva concezione virgiliana tra storia e leggenda il riscatto di Troia e la continuità della stirpe iliaca la guida di tutto il mondo occidentale il faro luminoso della civiltà mediterranea che trae luce e splendore dalla precedente civiltà dell'Oriente europeo (Grecia)
Diventerà come canta Dante animato da una visione mistico-religiosa la piattaforma solida per effetto della conquista augustea su cui si propagherà più agevolmente la religione di Cristo
Il romanticismo omerico e virgiliano così diventa romanticismo dantesco in una meravigliosa ed ininterrotta continuità di fatti storici e leggendari e di avvenimenti di straordinaria importanza
E così per tutto l'iter della nostra stori a letteraria che è storia di poesia e di narrativa e fondamentalmente di civiltà attraverso l'apporto di grandi esponenti delle lettere (Petrarca Boccaccio Boiardo Ariosto Tasso Parini Alfieri Foscolo Leopardi Manzoni Pascoli e Montale)delle arti (Giotto Botticelli Bernini Canova Manzù) e della musica (Metastasio Verdi Bellini)
Alla luce di questa considerazione il Romanticismo può dirsi nato nell'atto stesso in cui è nato l'uomo
Non si potrebbe infatti immaginare un sentimento senza ammettere la contemporanea esistenza dell'uomo così come non sarebbe logico suppore l'esistenza dell'uomo privo di sentimento neanche l'uomo immerso nel più oscuro primitivismo
Gli uomini tutti di ogni generazione in senso lato compresi i poeti possono definirsi romantici
La poesia infatti altro non è che "gioco di sentimento e fantasia" e anche quando può essere farsa, traduzione realistica e quindi cruda dell'uomo e del mondo non ha nemmeno allora cessato di essere sintesi perfetta di un sentimento e fantasia, cioè opera d'arte , di un' arte che trasfigura il reale e lo traduce in purissima rappresentazione liberata da ogni presenza di materialità
Lo stesso verismo come vedremo è un aspetto seppur particolare del Romanticismo
I poeti della nostra storia letteraria da Ciullo d'Alcamo fino ad Ungaretti e Montale respirano aria romantica e a loro volta producono opere romantiche anche se il loro modo poetico è diverso da quello di Omero di Virgilio di Dante di Petrarca di Tasso di Foscolo di Leopardi e di Pascoli
Teorici del Romanticismo europeo furono i fratelli Federico e Guglielmo Schlegel e Madame de Stael tutti tedeschi per la precisione della nazionalità germanica degli assertori del Romanticismo è di straordinaria importanza se si tiene conto della essenziale natura e della peculiare funzione che al nuovo movimento venivano attribuite non solo in sede letteraria ma principalmente nella vasta panoramica culturale
In politica Romanticismo significò cessazione dell'imitazione o del ritorno ai modelli ed ai sistemi monarchico-dittatoriali del periodo classico greco (Pericle) e romano (Augusto) e creazione di nuove forme e più moderni sistemi politici che si identificassero con la democrazia
In letteratura Romanticismo significò produzione di opere letterarie destinate alla nuova generazione; richiamo agli interessi socio-politici e artistici per una nuova società destinata ad un rinnovamento morale politico sociale esaltazione del sentimento religioso dove questo tendeva ad illanguidirsi; ripresa dei principi di libertà fraternità e uguaglianza proclamati e diffusi dall'Illuminismo nella secondo metà del Settecento con intenti sociali ma predicati e diffusi dal Cristianesimo in circa 18 secoli di storia della Chiesa
Il Romanticismo dunque fu un movimento politico sociale ed artistico (si pensi a geni come Goethe e Bach) con un profondo ed inesauribile contenuto religioso
In Germania era permeato di idealismo protestante e in Italia di spiritualismo cattolico (Pellico e Manzoni)
Precorrimenti romantici ancora incerti si riscontrano nei poeti del '77 italiano più apertamente e con maggior chiarezza si evidenziano nei trecentisti e particolarmente in Dante Petrarca e Boccaccio
Il senso fortemente drammatico che alla vicenda umana i tre grandi autori del secolo XIV l'interpretazione religiosa e cristiana che essi danno alla vita dell'uomo anche se con diversa percezione e con differente stile e mezzi espressivi sono manifestazioni palesi ed inconfutabili di un'inconscia sensibilità romantica di derivazione classica
Omero e Virgilio erano stati romantici del loro tempo secondo l'interpretazione Schlegeniana avevano cioè fatto una poesia una letteratura destinate alla generazione del loro tempo dai contenuti eroici e religiosi adempiendo così alla duplice funzione di cantori di Dio o degli dei e dell'uomo impegnato in una lotta irriducibile contro il Fato, imperscrutabile e misterioso quanto potente ed insuperabile
Ettore ed Enea protagonisti dell'Iliade e dell'Eneide possono ben rappresentare gli eroi del risorgimento nazionale di un popolo oppresso
Ettore con il suo sacrificio offrendosi in olocausto a Troia ormai destinata per volontà del Fato alla distruzione; Enea vagando e combattendo in cerca di una nuova patria che troverà finalmente in Italia , Roma così rappresenterà nella suggestiva concezione virgiliana tra storia e leggenda il riscatto di Troia e la continuità della stirpe iliaca la guida di tutto il mondo occidentale il faro luminoso della civiltà mediterranea che trae luce e splendore dalla precedente civiltà dell'Oriente europeo (Grecia)
Diventerà come canta Dante animato da una visione mistico-religiosa la piattaforma solida per effetto della conquista augustea su cui si propagherà più agevolmente la religione di Cristo
Il romanticismo omerico e virgiliano così diventa romanticismo dantesco in una meravigliosa ed ininterrotta continuità di fatti storici e leggendari e di avvenimenti di straordinaria importanza
E così per tutto l'iter della nostra stori a letteraria che è storia di poesia e di narrativa e fondamentalmente di civiltà attraverso l'apporto di grandi esponenti delle lettere (Petrarca Boccaccio Boiardo Ariosto Tasso Parini Alfieri Foscolo Leopardi Manzoni Pascoli e Montale)delle arti (Giotto Botticelli Bernini Canova Manzù) e della musica (Metastasio Verdi Bellini)
martedì 30 giugno 2015
IL Romanticismo - caratteri generali
Il Romanticismo fu un grande movimento di pensiero che affonda le sue radici nell'idealismo hegeliano in quel sistema filosofico che al pragmatismo e allo sperimentalismo scientifico di tipo galileiano opponeva il sentimento
Se l'Illuminismo era stato assertore del valore insuperabile della ragione che aveva preso appunto le mosse dal nazionalismo cartesiano
il Romanticismo rappresenta l'esaltazione del sentimento e quindi l'affermazione dello spiritualismo
I due movimenti filosofico- letterari ebbero in comune un'importante connotazione la contestazione
Contestatario fu l'illuminismo nei confronti dell'assolutismo monarchico dei sovrani francesi ed europei in genere
contestatario fu il romanticismo nei confronti del bonapartismo e cioè ancora dell'assolutismo dispotico e soffocatore delle coscienze della generazione dell'ultimo Settecento e dei primi dell'Ottocento
Se l'Illuminismo era stato assertore del valore insuperabile della ragione che aveva preso appunto le mosse dal nazionalismo cartesiano
il Romanticismo rappresenta l'esaltazione del sentimento e quindi l'affermazione dello spiritualismo
I due movimenti filosofico- letterari ebbero in comune un'importante connotazione la contestazione
Contestatario fu l'illuminismo nei confronti dell'assolutismo monarchico dei sovrani francesi ed europei in genere
contestatario fu il romanticismo nei confronti del bonapartismo e cioè ancora dell'assolutismo dispotico e soffocatore delle coscienze della generazione dell'ultimo Settecento e dei primi dell'Ottocento
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