una particella di solito dimenticata è l'interiezione
capita di dover esprimere uno stato d'animo durante il discorso ed usiamo delle esclamazioni o interiezioni le quali non hanno alcun nesso grammaticale con il resto del discorso
le interiezioni sono
semplici formate da una sola parola uh! ah! mah!
composte formate da una parola composta suvvia! addio! ahimè!
improprie formate da sostantivi aggettivi avverbi usati come esclamativi orrore! zitto! bene!
esclamative sono espresse da più parole che bellezza! alto là! quanti guai !
quelle onomatopee son voci di richiamo pss, pss! sst!
a desse si aggiungono anche le voci degli animali, i rumori
miao ! patatrac!
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martedì 16 dicembre 2014
uso della preposizione
le preposizioni proprie hanno valore generico e ciascuna può formare più complementi diretti i quali completano un enunciato specificando una indicazione
di luogo
su un ramo
di specificazione
di ciliegio
di tempo
nell'ora
di modo
con i piedi
di fine
per mangiare
ecc.
di luogo
su un ramo
di specificazione
di ciliegio
di tempo
nell'ora
di modo
con i piedi
di fine
per mangiare
ecc.
la preposizione
le preposizioni possono esser proprie cioè di, a, da, in, con, su, per, tra, fra
quando si uniscono ad un articolo formano le preposizioni articolate
singolare plurale
di + il, lo, la, i gli, le del dello della dei degli delle
a + il, lo, la, i gli, le al allo alla ai agli alle
da + il lo la i gli le dal dallo dalla dai dagli dalle
in + il lo la i gli le nel nello nella nei negli nelle
con + il lo la i gli le (col collo colla) (coi cogli colle)
su + il lo la i gli le sul sullo sulla sui sugli sulle
per + il lo la i gli le (pei pello pella) (pei pegli pelle)
le preposizioni con e per adesso no si usano più articolate meglio dire con il o per il
ci sono poi le preposizioni improprie cioè quelle che per loro natura sono avverbi o aggettivi o participi verbali che vengono usati talvolta come preposizioni
sopra fuori di, vicino a, lontano da, in mezzo a, di là da, di qua da, prima di, dopo, accanto a, fino a, in luogo di, per opera di, a favore di, rispetto a, dietro, all'infuori di, insieme con a guisa di, alla presenza di, per causa di.
quando si uniscono ad un articolo formano le preposizioni articolate
singolare plurale
di + il, lo, la, i gli, le del dello della dei degli delle
a + il, lo, la, i gli, le al allo alla ai agli alle
da + il lo la i gli le dal dallo dalla dai dagli dalle
in + il lo la i gli le nel nello nella nei negli nelle
con + il lo la i gli le (col collo colla) (coi cogli colle)
su + il lo la i gli le sul sullo sulla sui sugli sulle
per + il lo la i gli le (pei pello pella) (pei pegli pelle)
le preposizioni con e per adesso no si usano più articolate meglio dire con il o per il
ci sono poi le preposizioni improprie cioè quelle che per loro natura sono avverbi o aggettivi o participi verbali che vengono usati talvolta come preposizioni
sopra fuori di, vicino a, lontano da, in mezzo a, di là da, di qua da, prima di, dopo, accanto a, fino a, in luogo di, per opera di, a favore di, rispetto a, dietro, all'infuori di, insieme con a guisa di, alla presenza di, per causa di.
venerdì 12 dicembre 2014
le congiunzioni subordinative
congiunzioni dichiarative che, come
introducono una proposizione oggettiva o soggettiva
temo che verrà
congiunzioni causali perché, poiché siccome, dal momento che, per il fatto che....
introducono una proposizione causale
mi piace il luogo perché è ricco di alberi
congiunzioni finali perché, affinché
introducono una proposizione finale
te lo dico affinché possiate provvedere subito
congiunzioni consecutive così tanto che, talmente che, così che,
introducono una proposizione consecutiva
era così tanto caldo che ho bevuto due litri di acqua
congiunzioni temporali quando, allorché, mentre, subito, appena che, fino a che, nel momento in cui
introducono una proposizione temporale
è arrivato mentre cenavo
congiunzioni condizionali se, purchè, qualora, posto che, a patto che, supposto che, a meno che
introducono una proposizione condizionale
ti scriverò spesso a patto che tu mi risponda sempre
congiunzioni concessive sebbene, benché, quantunque, nonostante che, per quanto, ancorché
introducono una proposizione concessiva
per quanto l'azione fosse pericolosa non esitò ad intraprenderla
congiunzione modali come, come se, siccome, quasi, in qualsiasi maniera, nel modo che,
introducono una proposizione modale
ti devi comportare come ti consigliano i tuoi genitori
congiunzioni eccettuative tranne, fuorché, eccetto che, a meno che,
introducono una proposizione eccettuativa
potevi far tutto fuorchè mostrargli la foto
congiunzioni interrogative quando, come. perché, se, quanto
introducono una proposizione interrogativa indiretta
desidero sapere quando ritorni
congiunzione dubitativa se introdotta da verbi che esprimono dubbi
introduce una proposizione dubitativa
non so se abbia recitato
introducono una proposizione oggettiva o soggettiva
temo che verrà
congiunzioni causali perché, poiché siccome, dal momento che, per il fatto che....
introducono una proposizione causale
mi piace il luogo perché è ricco di alberi
congiunzioni finali perché, affinché
introducono una proposizione finale
te lo dico affinché possiate provvedere subito
congiunzioni consecutive così tanto che, talmente che, così che,
introducono una proposizione consecutiva
era così tanto caldo che ho bevuto due litri di acqua
congiunzioni temporali quando, allorché, mentre, subito, appena che, fino a che, nel momento in cui
introducono una proposizione temporale
è arrivato mentre cenavo
congiunzioni condizionali se, purchè, qualora, posto che, a patto che, supposto che, a meno che
introducono una proposizione condizionale
ti scriverò spesso a patto che tu mi risponda sempre
congiunzioni concessive sebbene, benché, quantunque, nonostante che, per quanto, ancorché
introducono una proposizione concessiva
per quanto l'azione fosse pericolosa non esitò ad intraprenderla
congiunzione modali come, come se, siccome, quasi, in qualsiasi maniera, nel modo che,
introducono una proposizione modale
ti devi comportare come ti consigliano i tuoi genitori
congiunzioni eccettuative tranne, fuorché, eccetto che, a meno che,
introducono una proposizione eccettuativa
potevi far tutto fuorchè mostrargli la foto
congiunzioni interrogative quando, come. perché, se, quanto
introducono una proposizione interrogativa indiretta
desidero sapere quando ritorni
congiunzione dubitativa se introdotta da verbi che esprimono dubbi
introduce una proposizione dubitativa
non so se abbia recitato
le congiunzioni coordinative
- le congiunzioni copulative o aggiuntive
affermative : anche, pure, altresì, inoltre
negative : né, neanche, neppure, nemmeno
uniscono due termini simili di una proposizione o due pensieri affermando o negando
Renzo si alzò e disse le preghiere
non andrò da lui né gli scriverò
- le congiunzioni disgiuntive o, oppure, ovvero, ossia, altrimenti
uniscono due pensieri (proposizioni) uno dei quali esclude l'altro
fa questo lavoro oppure ritorna a studiare
- le congiunzioni avversative ma, però, eppure , ebbene, tuttavia, al contrario, piuttosto, invece, laddove, non di meno, invece, mentre, del resto
uniscono due proposizioni (o pensieri ) tra loro contrapposti
lo invitai ma non venne
- le congiunzioni conclusive dunque, perciò, ebbene, quindi, pertanto, sicchè, per questo, in conclusione, per conseguenza, per la qualcosa,
uniscono due proposizioni ( o pensieri) delle quali la seconda è la conclusione della prima
ho fatto il mio dovere perciò ho la coscienza pulita
- le congiunzioni dimostrative o dichiarative infatti, difatti, cioè, vale a dire, in effetti, in realtà,
uniscono due pensieri dei quali il secondo spiega il primo o comprova il pensiero precedentemente esposto
vi parlerò dell'Ariosto cioè dell'Orlando furioso
- le congiunzioni correlative sia .....sia, o.....o, né....né, non solo....... ma anche, come....così, tanto... quanto
unisono in correlazione due elementi della medesima specie che si corrispondono oppure due enunciati
non volle fare né questo né quello
egli non solo lavora ma anche studia
affermative : anche, pure, altresì, inoltre
negative : né, neanche, neppure, nemmeno
uniscono due termini simili di una proposizione o due pensieri affermando o negando
Renzo si alzò e disse le preghiere
non andrò da lui né gli scriverò
- le congiunzioni disgiuntive o, oppure, ovvero, ossia, altrimenti
uniscono due pensieri (proposizioni) uno dei quali esclude l'altro
fa questo lavoro oppure ritorna a studiare
- le congiunzioni avversative ma, però, eppure , ebbene, tuttavia, al contrario, piuttosto, invece, laddove, non di meno, invece, mentre, del resto
uniscono due proposizioni (o pensieri ) tra loro contrapposti
lo invitai ma non venne
- le congiunzioni conclusive dunque, perciò, ebbene, quindi, pertanto, sicchè, per questo, in conclusione, per conseguenza, per la qualcosa,
uniscono due proposizioni ( o pensieri) delle quali la seconda è la conclusione della prima
ho fatto il mio dovere perciò ho la coscienza pulita
- le congiunzioni dimostrative o dichiarative infatti, difatti, cioè, vale a dire, in effetti, in realtà,
uniscono due pensieri dei quali il secondo spiega il primo o comprova il pensiero precedentemente esposto
vi parlerò dell'Ariosto cioè dell'Orlando furioso
- le congiunzioni correlative sia .....sia, o.....o, né....né, non solo....... ma anche, come....così, tanto... quanto
unisono in correlazione due elementi della medesima specie che si corrispondono oppure due enunciati
non volle fare né questo né quello
egli non solo lavora ma anche studia
la congiunzione
come i pronomi relativi anche le congiunzioni hanno la funzione, nella frase di collegare tra loro i vari enunciati
senza le congiunzioni il discorso sarebbe slegato e senza senso
esse ci offrono l'opportunità di congiungere tra loro due parole dello stesso tipo due pensieri come pure congiungere due proposizioni e far dipendere una dall'altra
e si distinguono in
-congiunzioni coordinative o coordinanti le quali congiungono tra loro due proposizioni senza dar rilievo più all'una che all'altra
le foglie del bosco diventarono gialle e il vento le portò via
o due elementi della proposizione
sei felice o triste
- congiunzioni subordinative o subordinanti le quali congiungono due proposizioni di cui la seconda dipende dalla prima
mi risulta che tu studi
possono inoltre essere formate da una sola parola o da due o più parole insieme anche se
senza le congiunzioni il discorso sarebbe slegato e senza senso
esse ci offrono l'opportunità di congiungere tra loro due parole dello stesso tipo due pensieri come pure congiungere due proposizioni e far dipendere una dall'altra
e si distinguono in
-congiunzioni coordinative o coordinanti le quali congiungono tra loro due proposizioni senza dar rilievo più all'una che all'altra
le foglie del bosco diventarono gialle e il vento le portò via
o due elementi della proposizione
sei felice o triste
- congiunzioni subordinative o subordinanti le quali congiungono due proposizioni di cui la seconda dipende dalla prima
mi risulta che tu studi
possono inoltre essere formate da una sola parola o da due o più parole insieme anche se
giovedì 11 dicembre 2014
alcune osservazioni sui pronomi relativi
quale
è sempre preceduto dall'articolo
il quale la quale
può avere valore di aggettivo relativo quando è seguito dal nome
il quale cane
senza articolo a valore di come
una notta quale ognuno può immaginarsela
che
è invariabile vale si a per il maschile che per il femminile
si usa soltanto come soggetto e complemento oggetto
ricordo un canto che iniziava così
quel signore che abbiamo aiutato
preceduto dall'articolo determinativo o da preposizione articolata vale la quale cosa
il che mi addolora
non confondere il diverso valore che può avere che
a) pronome relativo (l'uomo che hai visto)
b) pronome interrogativo (che disse?)
c) aggettivo interrogativo (che libro leggi ?)
d) pronome esclamativo (che mi succede !)
e) aggettivo esclamativo (che bell'anello )
f) congiunzione ( dico che verrò)
in particolare non confondere il che pronome relativo e congiunzione
come pronome può essere sostituito da la quale il quale
se non si può sostituire è congiunzione
cui è invariabile serve per il maschile e femminile per il singolare e plurale
si usa soltanto come complemento indiretto mai come soggetto o oggetto
il paese di cui conosci i laghi
cui quando significa a cui si può usare senza la preposizione a ma è uso letterario
a voi cui fortuna ha posto una mano .....
è sempre preceduto dall'articolo
il quale la quale
può avere valore di aggettivo relativo quando è seguito dal nome
il quale cane
senza articolo a valore di come
una notta quale ognuno può immaginarsela
che
è invariabile vale si a per il maschile che per il femminile
si usa soltanto come soggetto e complemento oggetto
ricordo un canto che iniziava così
quel signore che abbiamo aiutato
preceduto dall'articolo determinativo o da preposizione articolata vale la quale cosa
il che mi addolora
non confondere il diverso valore che può avere che
a) pronome relativo (l'uomo che hai visto)
b) pronome interrogativo (che disse?)
c) aggettivo interrogativo (che libro leggi ?)
d) pronome esclamativo (che mi succede !)
e) aggettivo esclamativo (che bell'anello )
f) congiunzione ( dico che verrò)
in particolare non confondere il che pronome relativo e congiunzione
come pronome può essere sostituito da la quale il quale
se non si può sostituire è congiunzione
cui è invariabile serve per il maschile e femminile per il singolare e plurale
si usa soltanto come complemento indiretto mai come soggetto o oggetto
il paese di cui conosci i laghi
cui quando significa a cui si può usare senza la preposizione a ma è uso letterario
a voi cui fortuna ha posto una mano .....
i pronomi relativi
questi pronomi hanno particolare importanza poiché si riferiscono ad un nome o a un pronome di una proposizione precedente mettono in relazione o congiungono la proposizione alla quale appartengono con quella precedente
che cui il quale la quale sono pronomi relativi e fanno anche le veci del nome contenuto nella frase precedente
il nuoto subacqueo è il nuovissimo sport che oggi si va diffondendo
che è un pronome relativo che unisce le due proposizioni e fa le veci del nome sport
il pronome relativo svolge pertanto due compiti
A) congiunge la proposizione di cui fa parte che prende il nome di proposizione relativa con la precedente e da cui dipende (proposizione reggente)
B) rappresenta un nome o un pronome contenuto nella proposizione che precede
andiamo da Antonio che mi deve dare un libro
reggente relativa
viene messo subito dopo il nome a cui si riferisce
che cui il quale la quale sono pronomi relativi e fanno anche le veci del nome contenuto nella frase precedente
il nuoto subacqueo è il nuovissimo sport che oggi si va diffondendo
che è un pronome relativo che unisce le due proposizioni e fa le veci del nome sport
il pronome relativo svolge pertanto due compiti
A) congiunge la proposizione di cui fa parte che prende il nome di proposizione relativa con la precedente e da cui dipende (proposizione reggente)
B) rappresenta un nome o un pronome contenuto nella proposizione che precede
andiamo da Antonio che mi deve dare un libro
reggente relativa
viene messo subito dopo il nome a cui si riferisce
i pronomi interrogativi
servono a ricercare il nome di una cosa con una domanda diretta
e sono
chi, che, che cosa, quale quanto
come gli aggettivi interrogativi si mettono sempre all'inizio della proposizione che si chiamerà proposizione interrogativa
chi è ?
e sono
chi, che, che cosa, quale quanto
come gli aggettivi interrogativi si mettono sempre all'inizio della proposizione che si chiamerà proposizione interrogativa
chi è ?
pronomi indefiniti
designano in modo approssimativo indeterminato le persone le cose e gli animali fanno le veci di un nome
sono soltanto pronomi
qualcuno
qualcheduno
ognuno
chiunque
chicchessia
altri
certuni
alcunché
checché
checchessia
qualcosa
niente
nulla
sono pronomi e aggettivi
uno una
alcuno alcuna -i -e
taluno -a -i -e
ciascuno -a
ciascheduno -a
altro -a -e -i
troppo -a -e -i
parecchio -a -i -e
molto -a -i -e
poco a -chi -che
tutto a i e
tanto a i e
quanto a i e
alquanto a i e
altrettanto a i e
nessuno a
veruno a
non sono mai pronomi ma sempre aggettivi
ogni
qualche
qualunque
qualsisia
qualsiasi
qualsivoglia
si può considerare pronome indefinito anche l'aggettivo determinativo tale quando è preceduto da un
un tale freddo
si può considerare pronome indefinito anche l'aggettivo certo preceduto da un
un certo punto
sono soltanto pronomi
qualcuno
qualcheduno
ognuno
chiunque
chicchessia
altri
certuni
alcunché
checché
checchessia
qualcosa
niente
nulla
sono pronomi e aggettivi
uno una
alcuno alcuna -i -e
taluno -a -i -e
ciascuno -a
ciascheduno -a
altro -a -e -i
troppo -a -e -i
parecchio -a -i -e
molto -a -i -e
poco a -chi -che
tutto a i e
tanto a i e
quanto a i e
alquanto a i e
altrettanto a i e
nessuno a
veruno a
non sono mai pronomi ma sempre aggettivi
ogni
qualche
qualunque
qualsisia
qualsiasi
qualsivoglia
si può considerare pronome indefinito anche l'aggettivo determinativo tale quando è preceduto da un
un tale freddo
si può considerare pronome indefinito anche l'aggettivo certo preceduto da un
un certo punto
mercoledì 10 dicembre 2014
i pronomi possessivi
hanno la stessa forma dell'aggettivo ma l'aggettivo determina il nome e il pronome sottintende (non sostituisce) un nome
pertanto spesso i pronomi possessivi vengono chiamati aggettivi possessivi sostantivati
il pronome possessivo è sempre preceduto dall'articolo
sing il mio il tuo il suo il vostro il nostro il loro il proprio l'altrui
la mia la tua la sua la vostra la nostra la loro la propria l'altrui
plur i miei i tuoi i suoi i vostri i nostri i loro i propri gli altrui
le mie le tue le sue le vostre le nostre le loro le proprie le altrui
esempi
quell'ombrello è mio
meglio il tuo o il suo
pertanto spesso i pronomi possessivi vengono chiamati aggettivi possessivi sostantivati
il pronome possessivo è sempre preceduto dall'articolo
sing il mio il tuo il suo il vostro il nostro il loro il proprio l'altrui
la mia la tua la sua la vostra la nostra la loro la propria l'altrui
plur i miei i tuoi i suoi i vostri i nostri i loro i propri gli altrui
le mie le tue le sue le vostre le nostre le loro le proprie le altrui
esempi
quell'ombrello è mio
meglio il tuo o il suo
pronomi allocutivi
si chiamano pronomi allocutivi i pronomi che si usano rivolgendosi a persone di riguardo o ad amici nel parlare o nello scrivere si può dare del tu del voi o del lei
si dà del tu a una persona di confidenza amici parenti
si dà del voi invece che del tu ad una persona verso la quale vogliamo dimostrare rispetto e con la quale non si è in confidenza anche se oggi si usa sempre meno
si dà del lei a una persona di riguardo in segno di rispetto
si dà del tu a una persona di confidenza amici parenti
si dà del voi invece che del tu ad una persona verso la quale vogliamo dimostrare rispetto e con la quale non si è in confidenza anche se oggi si usa sempre meno
si dà del lei a una persona di riguardo in segno di rispetto
errori comuni nell'uso dei pronomi
si sita bene attenti ad usare le forme dei pronomi non confondendo i pronomi soggetto da quelli complemento
- errati sono i modo di dire
pensaci te la forma corretta è pensaci tu
te non lo devi fare la forma corretta è tu non lo devi fare
- e errato per la stessa ragione usare me al posto di io
e sbagliato dire per egli di egli di ella
ma si dirà per lui di lei
- è di uso antiquato e quindi da evitare
la di lei sorella il di lui babbo
- è bene evitare di mettere accanto nella stessa frase due pronomi che sono la ripetizione uno dell'altro
a me mi a te ti
- e scorretto porre in una stessa frase la particella pronominale ne riferita ad un complemento di specificazione o di argomento quando è una ripetizione
di queste cose ne faccio a meno il ne equivale a certe cose quindi si dirà
di queste cose faccio a meno
- non è esatto usare gli al posto di le (= a lei)
vidi tua sorella e gli riferii
la forma corretta è vidi tua sorella e le riferii
e entrato in uso comune adoperare gli al posto di loro
parlò con gli scolare e gli disse
- errati sono i modo di dire
pensaci te la forma corretta è pensaci tu
te non lo devi fare la forma corretta è tu non lo devi fare
- e errato per la stessa ragione usare me al posto di io
e sbagliato dire per egli di egli di ella
ma si dirà per lui di lei
- è di uso antiquato e quindi da evitare
la di lei sorella il di lui babbo
- è bene evitare di mettere accanto nella stessa frase due pronomi che sono la ripetizione uno dell'altro
a me mi a te ti
- e scorretto porre in una stessa frase la particella pronominale ne riferita ad un complemento di specificazione o di argomento quando è una ripetizione
di queste cose ne faccio a meno il ne equivale a certe cose quindi si dirà
di queste cose faccio a meno
- non è esatto usare gli al posto di le (= a lei)
vidi tua sorella e gli riferii
la forma corretta è vidi tua sorella e le riferii
e entrato in uso comune adoperare gli al posto di loro
parlò con gli scolare e gli disse
lunedì 8 dicembre 2014
il pronome
il pronome si usa quando intendiamo ripetere il nome senza fare una ripetizione
li possiamo usare anche
1) per indicare uno o più pensieri precedentemente esposti
confessalo (confessa quanto ti ho chiesto)
2) per richiamare una persona per ciò che stiamo per esporre;
ascolta bene ciò (quanto stò per dirti)
3) per indicare una persona o una cosa non ancora nominata
chi desiderate ?
ci sono diversi tipi di pronome
- personale che fa le veci di un sostantivo proprio o comune di persona
voi amate la vostra patria
- possessivo se sostituisce un sostantivo determinando a chi appartiene qualcosa
a voi piace la vostra casa a noi la nostra
- dimostrativo si indica un nome e dà a esso un'idea di vicinanza o lontananza
questi ragazzi sono disciplinati quelli no
- relativo se rappresenta un sostantivo o un'intera frase antecedente e nello stesso tempo congiunge due proposizioni
l'albero che vedi nell'orto è molto fruttifero
interrogativo se ricerca il sostantivo con un'interrogazione diretta o indiretta
chi è ?
vorrei sapere che cosa vuole
- indefinito se indica in modo indeterminato un sostantivo
ad alcuni sono necessarie molte cure
esclamativo se introduce una esclamazione
quanti si rovinano !!
li possiamo usare anche
1) per indicare uno o più pensieri precedentemente esposti
confessalo (confessa quanto ti ho chiesto)
2) per richiamare una persona per ciò che stiamo per esporre;
ascolta bene ciò (quanto stò per dirti)
3) per indicare una persona o una cosa non ancora nominata
chi desiderate ?
ci sono diversi tipi di pronome
- personale che fa le veci di un sostantivo proprio o comune di persona
voi amate la vostra patria
- possessivo se sostituisce un sostantivo determinando a chi appartiene qualcosa
a voi piace la vostra casa a noi la nostra
- dimostrativo si indica un nome e dà a esso un'idea di vicinanza o lontananza
questi ragazzi sono disciplinati quelli no
- relativo se rappresenta un sostantivo o un'intera frase antecedente e nello stesso tempo congiunge due proposizioni
l'albero che vedi nell'orto è molto fruttifero
interrogativo se ricerca il sostantivo con un'interrogazione diretta o indiretta
chi è ?
vorrei sapere che cosa vuole
- indefinito se indica in modo indeterminato un sostantivo
ad alcuni sono necessarie molte cure
esclamativo se introduce una esclamazione
quanti si rovinano !!
domenica 7 dicembre 2014
alcune ossevazioni sui numerali
1) i numerali si scrivono in cifre in aritmetica e in lettere in un testo narrativo
quando però le citazioni sono lunghe ed il numero ha particolare rilievo aritmetico possono usarsi le cifre anziché le lettere
2) - nelle date si indica in cifre il giorno in lettere il mese, in cifre l'anno ( il mese si può scrivere anche in cifre
28 marzo 1974 - 28.3.1974
- quando si esprime l'anno il nome che indica il mese non lo si fa precedere dalla preposizione di la quale si pone quando non è espresso l'anno
18 gennaio 1918
il 18 di gennaio
- il primo giorno del mese si indica con l'ordinale
il primo di gennaio
- si usa scrivere in lettere il numera del giorno o dell'anno importanti nella storia
il quattro novembre
il millesimo può essere sostituito con il segno dell'apostrofo (1952 = '952)
per i due secoli (1800 e 1900)si può sostituire con l'apostrofo nell'indicazione di un anno il numero che indica il migliaio e le centinaia (i moti del '21)
indicando solo l'anno in forma abbreviata lo si fa precedere dalla preposizione articolata nel o il
accadde nel 1950
il '40 fu un anno tragico
3) i secoli si indicano con un numero ordinale di solito con cifre romane
il II secolo d.C.
i secoli che vanno dal XIII in poi si indicano anche con numeri cardinali (specialmente in letteratura storia e arte)
XIII = duecento
XIV = trecento
4) i numeri composti con uno si accordano con il nome il quale si usa porre sempre al plurale
ventuno panini
nel caso di cento e uno (una) e mille e uno (una) si richiede il singolare
cento e un giorno
mille e una notte
5) quando indicano le ore se il numerale uno e il suo composto ventuno seguono il sostantivo ora questo va posto al plurale e l'aggettivo femminile singolare
sono le ore una
le ore ventuna
6) tre non è è accentato ma nei composti richiede l'accento acuto
tre
ventitré
7) milione e miliardo sono sostantivi ed hanno il plurale maschile
milioni
miliardi
8) attenzione mai apostrofare alcuni numeri composti come ventuno ventotto
9) se l'aggettivo numerale si riferisce a più nomi va ripetuto davanti a ciascuno di essi
quattro cavalli e quattro muli
quando però le citazioni sono lunghe ed il numero ha particolare rilievo aritmetico possono usarsi le cifre anziché le lettere
2) - nelle date si indica in cifre il giorno in lettere il mese, in cifre l'anno ( il mese si può scrivere anche in cifre
28 marzo 1974 - 28.3.1974
- quando si esprime l'anno il nome che indica il mese non lo si fa precedere dalla preposizione di la quale si pone quando non è espresso l'anno
18 gennaio 1918
il 18 di gennaio
- il primo giorno del mese si indica con l'ordinale
il primo di gennaio
- si usa scrivere in lettere il numera del giorno o dell'anno importanti nella storia
il quattro novembre
il millesimo può essere sostituito con il segno dell'apostrofo (1952 = '952)
per i due secoli (1800 e 1900)si può sostituire con l'apostrofo nell'indicazione di un anno il numero che indica il migliaio e le centinaia (i moti del '21)
indicando solo l'anno in forma abbreviata lo si fa precedere dalla preposizione articolata nel o il
accadde nel 1950
il '40 fu un anno tragico
3) i secoli si indicano con un numero ordinale di solito con cifre romane
il II secolo d.C.
i secoli che vanno dal XIII in poi si indicano anche con numeri cardinali (specialmente in letteratura storia e arte)
XIII = duecento
XIV = trecento
4) i numeri composti con uno si accordano con il nome il quale si usa porre sempre al plurale
ventuno panini
nel caso di cento e uno (una) e mille e uno (una) si richiede il singolare
cento e un giorno
mille e una notte
5) quando indicano le ore se il numerale uno e il suo composto ventuno seguono il sostantivo ora questo va posto al plurale e l'aggettivo femminile singolare
sono le ore una
le ore ventuna
6) tre non è è accentato ma nei composti richiede l'accento acuto
tre
ventitré
7) milione e miliardo sono sostantivi ed hanno il plurale maschile
milioni
miliardi
8) attenzione mai apostrofare alcuni numeri composti come ventuno ventotto
9) se l'aggettivo numerale si riferisce a più nomi va ripetuto davanti a ciascuno di essi
quattro cavalli e quattro muli
gli aggettivi numerali
ci sono di diverse specie
cardinali per indicare
una quantità numerica in modo assoluto uno, due, tre .......
ordinali per indicare
l'ordine la successione il posto che occupa in una numerazione una persona una cosa un animale primo, secondo, terzo......
moltiplicativi per indicare
1) quante volte una cosa è maggiore di un'altra doppio, triplo, quadruplo .....
2) di quante parti si compone una cosa quanti scopi ha duplice, triplice, quadruplice
distributivi per indicare
in che modo è distribuita una cosa a uno a uno, a due a due ..........
frazionari per indicare
una parte numerica di un tutto un quarto, due quinti, tre mezzi ........
in numerali e i cardinali rappresentano i gruppi principali
possono essere determinati
da un segno cioè in cifra
cifre arabe 1,2,3,4,
cifre romane I, II, III
con il loro nome cioè in lettere
i cardinali uno, due, tre
gli ordinali primo , secondo, terzo
i numeri cardinali sono grammaticalmente invariabili eccetto uno che al femminile diventa una
e mille che al plurale diventa mila
gli ordinali sono variabili e hanno genere e numero differenti primo prime
cardinali per indicare
una quantità numerica in modo assoluto uno, due, tre .......
ordinali per indicare
l'ordine la successione il posto che occupa in una numerazione una persona una cosa un animale primo, secondo, terzo......
moltiplicativi per indicare
1) quante volte una cosa è maggiore di un'altra doppio, triplo, quadruplo .....
2) di quante parti si compone una cosa quanti scopi ha duplice, triplice, quadruplice
distributivi per indicare
in che modo è distribuita una cosa a uno a uno, a due a due ..........
frazionari per indicare
una parte numerica di un tutto un quarto, due quinti, tre mezzi ........
in numerali e i cardinali rappresentano i gruppi principali
possono essere determinati
da un segno cioè in cifra
cifre arabe 1,2,3,4,
cifre romane I, II, III
con il loro nome cioè in lettere
i cardinali uno, due, tre
gli ordinali primo , secondo, terzo
i numeri cardinali sono grammaticalmente invariabili eccetto uno che al femminile diventa una
e mille che al plurale diventa mila
gli ordinali sono variabili e hanno genere e numero differenti primo prime
gli aggettivi indefiniti
gli aggettivi indefiniti vengono utilizzati quando volgiamo indicare in modo generico non definito la qualità o la quantità di una cosa
singolare plurale
maschile femminile maschile femminile
di qualità qualunque qualunque
qualsiasi qualsiasi
uno una
alcuno alcuna alcuni alcune
altro altra altri altre
qualche qualche
ciascuno ciascuna
ogni ogni
taluno taluna taluni talune
nessuno nessuna
di quantità tanto tanta tanti tante
alquanto alquanta alquanti alquante
molto molta molti molte
troppo troppa troppi troppe
parecchio parecchia parecchi parecchie
poco poca pochi poche
certo certa certi certe
tutto tutta tutti tutte
quanto quanta quanti quante
altrettanto altrettanta altrettanti altrettante
singolare plurale
maschile femminile maschile femminile
di qualità qualunque qualunque
qualsiasi qualsiasi
uno una
alcuno alcuna alcuni alcune
altro altra altri altre
qualche qualche
ciascuno ciascuna
ogni ogni
taluno taluna taluni talune
nessuno nessuna
di quantità tanto tanta tanti tante
alquanto alquanta alquanti alquante
molto molta molti molte
troppo troppa troppi troppe
parecchio parecchia parecchi parecchie
poco poca pochi poche
certo certa certi certe
tutto tutta tutti tutte
quanto quanta quanti quante
altrettanto altrettanta altrettanti altrettante
venerdì 5 dicembre 2014
gli aggettivi esclamativi e interrogativi - grammatica italiana
usiamo gli aggettivi interrogativi quando abbiamo bisogno di determinare un nome indicando la domanda rispetto alla qualità alla quantità
sono
che
quale quali
quanto quanti
quanta quante
che donna è ?
quanta legna hai?
gli aggettivi esclamativi si utilizzano quando abbiamo necessità di determinare un nome per indicare un moto dell'anima in forma esclamativa
che
quanto quanti
quanta quante
quale quali
che bello spettacolo !
quanta gente !
anche se è diventato uso comune è errato adoperare il che davanti a un aggettivo non seguito dal un nome
non si dirà " che bello ! " ma "che bella cosa !" "che bravo ragazzo !"
sono
che
quale quali
quanto quanti
quanta quante
che donna è ?
quanta legna hai?
gli aggettivi esclamativi si utilizzano quando abbiamo necessità di determinare un nome per indicare un moto dell'anima in forma esclamativa
che
quanto quanti
quanta quante
quale quali
che bello spettacolo !
quanta gente !
anche se è diventato uso comune è errato adoperare il che davanti a un aggettivo non seguito dal un nome
non si dirà " che bello ! " ma "che bella cosa !" "che bravo ragazzo !"
gli aggettivi dimostrativi - grammatica italiana
si utilizzano
1) quando si vuole determinare se il luogo dove si trova una cosa è lontano o vicino a noi
questo questi
questa queste
quello quelli
quella quelle
codesto codesti
codesta codeste
2) quando si vuole determinare una relazione di identità
stesso stessi
stessa stesse
medesimo medesimi
medesima medesime
è lo stesso calamaio
gli aggettivi dimostrativi sono anche
tale (quando è posto in relazione a qualcosa citata o nota)
dette tali parole
altro (quando significa diverso )
tu sei un altro tipo (un tipo diverso)
non sempre gli aggettivi dimostrativi questo e quello hanno funzione indicativa ma solo la funzione di conferire maggior rilievo all'espressione
l'ho visto con questi occhi !
1) quando si vuole determinare se il luogo dove si trova una cosa è lontano o vicino a noi
questo questi
questa queste
quello quelli
quella quelle
codesto codesti
codesta codeste
2) quando si vuole determinare una relazione di identità
stesso stessi
stessa stesse
medesimo medesimi
medesima medesime
è lo stesso calamaio
gli aggettivi dimostrativi sono anche
tale (quando è posto in relazione a qualcosa citata o nota)
dette tali parole
altro (quando significa diverso )
tu sei un altro tipo (un tipo diverso)
non sempre gli aggettivi dimostrativi questo e quello hanno funzione indicativa ma solo la funzione di conferire maggior rilievo all'espressione
l'ho visto con questi occhi !
l'aggettivo possessivo - grammatica italiana
usiamo l'aggettivo possessivo quando vogliamo indicare di chi è una certa cosa, a chi appartiene
mio (mia mie miei)
tuo (tua tue tuoi)
suo (sua sue suoi)
nostro (nostra nostre nostri)
vostro (vostra vostre vostri)
loro (invariabile )
altrui (invariabile)
proprio ( invariabile)
proprio si utilizza invece di suo quando non determiniamo chiaramente il possessore
Carlo uscì di casa con Mario e salì sulla sua automobile (non si capisce di chi è l'auto)
Carlo uscì di casa con Mario e salì sulla propria automobile (l'auto è di Mario)
l'aggettivo possessivo si concorda con il sostantivo
1) se si riferisce a un solo sostantivo si mette nel numero e genere del sostantivo
la mia bambola
il mio giocattolo
2) se si riferisce a più sostantivi dello stesso genere si pone al plurale e nel genere dei sostantivi
i cani e i gatti tuoi disturbano
3) se si riferisce a più sostantivi di genere diverso
si può mettere al maschile
la cavalla e l'asino tuoi
si può accordare con il sostantivo più vicino
la tua cavalla e l'asino
meglio ripetere l'aggettivo e accordarlo
la tua cavalla e il tuo asino
collocazione
di solito l'aggettivo si pone prima del sostantivo a cui si riferisce
le sue ricchezze
se si desidera dare maggior rilievo del possesso si pone dopo
l'arroganza tua è deplorevole
mio (mia mie miei)
tuo (tua tue tuoi)
suo (sua sue suoi)
nostro (nostra nostre nostri)
vostro (vostra vostre vostri)
loro (invariabile )
altrui (invariabile)
proprio ( invariabile)
proprio si utilizza invece di suo quando non determiniamo chiaramente il possessore
Carlo uscì di casa con Mario e salì sulla sua automobile (non si capisce di chi è l'auto)
Carlo uscì di casa con Mario e salì sulla propria automobile (l'auto è di Mario)
l'aggettivo possessivo si concorda con il sostantivo
1) se si riferisce a un solo sostantivo si mette nel numero e genere del sostantivo
la mia bambola
il mio giocattolo
2) se si riferisce a più sostantivi dello stesso genere si pone al plurale e nel genere dei sostantivi
i cani e i gatti tuoi disturbano
3) se si riferisce a più sostantivi di genere diverso
si può mettere al maschile
la cavalla e l'asino tuoi
si può accordare con il sostantivo più vicino
la tua cavalla e l'asino
meglio ripetere l'aggettivo e accordarlo
la tua cavalla e il tuo asino
collocazione
di solito l'aggettivo si pone prima del sostantivo a cui si riferisce
le sue ricchezze
se si desidera dare maggior rilievo del possesso si pone dopo
l'arroganza tua è deplorevole
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