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martedì 16 dicembre 2014

interiezioni onomatopee

una particella di solito dimenticata  è l'interiezione
capita di  dover esprimere uno stato d'animo  durante il discorso  ed usiamo delle esclamazioni  o interiezioni le quali non hanno alcun nesso  grammaticale con il resto del discorso

le interiezioni sono

semplici  formate da una sola parola uh! ah! mah!

composte formate da una parola composta suvvia! addio! ahimè!

improprie  formate da sostantivi aggettivi avverbi usati come esclamativi orrore! zitto! bene!

esclamative  sono espresse da più parole che bellezza! alto là! quanti guai !

quelle onomatopee son voci di richiamo  pss, pss! sst!

a desse si aggiungono anche  le voci degli animali,   i rumori

miao ! patatrac!

uso della preposizione

le preposizioni proprie hanno valore generico  e ciascuna può formare  più complementi diretti  i quali completano un enunciato specificando una indicazione

di luogo
su un ramo 

di specificazione
di ciliegio

di tempo
nell'ora

di modo
con i piedi

di fine
per mangiare

ecc.

la preposizione

le preposizioni possono esser proprie  cioè di, a, da, in, con, su, per, tra, fra

quando si uniscono ad un articolo formano le preposizioni articolate
                                                            singolare                                               plurale
di + il, lo, la, i gli, le                       del dello della                                     dei degli delle
a +   il, lo, la, i gli, le                       al allo alla                                           ai agli alle
da + il lo la i gli le                           dal dallo dalla                                     dai dagli dalle
in + il lo la i gli le                           nel nello nella                                     nei negli nelle
con  + il lo la i gli le                        (col collo colla)                                   (coi cogli colle)
su + il lo la i gli le                            sul sullo sulla                                    sui sugli sulle
per + il lo la i gli le                          (pei pello pella)                                 (pei pegli pelle)

le preposizioni  con e per adesso no si usano più articolate meglio dire con il o per il


ci sono poi le preposizioni improprie  cioè quelle che per loro natura sono avverbi o aggettivi o participi verbali  che vengono usati talvolta come preposizioni
sopra fuori di, vicino a, lontano da, in mezzo a, di là da, di qua da, prima di, dopo, accanto a, fino a, in luogo di,  per opera di, a favore di, rispetto a, dietro, all'infuori di, insieme con  a guisa di, alla presenza di, per causa di.

venerdì 12 dicembre 2014

le congiunzioni subordinative

congiunzioni dichiarative  che, come
introducono una proposizione oggettiva o soggettiva 

temo che verrà

congiunzioni causali  perché, poiché siccome, dal momento che,  per il fatto che....
introducono una proposizione causale

mi piace il luogo perché è ricco di alberi

congiunzioni finali perché, affinché
introducono una proposizione finale

te lo dico affinché possiate provvedere subito

congiunzioni consecutive così tanto che,  talmente che,  così che,
introducono una proposizione  consecutiva

era così tanto caldo che ho bevuto due litri di acqua

congiunzioni temporali quando, allorché, mentre, subito, appena che, fino a che, nel momento in cui
introducono una proposizione temporale

è arrivato mentre cenavo

congiunzioni condizionali  se, purchè, qualora, posto che, a patto che, supposto che, a meno che
introducono una proposizione condizionale

ti scriverò spesso a patto che tu mi risponda sempre

congiunzioni concessive  sebbene, benché, quantunque, nonostante che, per quanto, ancorché
introducono una proposizione concessiva

per quanto l'azione fosse pericolosa non esitò ad intraprenderla

congiunzione modali  come, come se,  siccome, quasi, in qualsiasi maniera, nel modo che,
introducono una proposizione modale

ti devi comportare come ti consigliano i tuoi genitori

congiunzioni eccettuative tranne, fuorché, eccetto che, a meno che,
introducono  una proposizione eccettuativa

potevi far tutto fuorchè mostrargli la foto

congiunzioni interrogative quando, come. perché,  se, quanto
introducono una proposizione interrogativa indiretta

desidero sapere quando ritorni

congiunzione dubitativa se  introdotta da verbi che esprimono dubbi
introduce una proposizione dubitativa

non so se abbia recitato

le congiunzioni coordinative

- le congiunzioni copulative  o aggiuntive 
affermative : anche, pure, altresì, inoltre
negative : né, neanche, neppure, nemmeno
 uniscono due termini simili di una proposizione o due pensieri  affermando o negando

Renzo si alzò e disse le preghiere
non andrò da lui gli scriverò

- le congiunzioni disgiuntive  o, oppure, ovvero,  ossia, altrimenti
uniscono due pensieri  (proposizioni)  uno dei quali esclude l'altro

fa questo lavoro  oppure ritorna a studiare

- le congiunzioni avversative  ma, però, eppure , ebbene, tuttavia, al contrario,  piuttosto, invece,  laddove, non di meno, invece,  mentre,  del resto
uniscono due proposizioni  (o pensieri ) tra loro contrapposti

lo invitai ma non venne

- le congiunzioni conclusive  dunque, perciò, ebbene,  quindi, pertanto, sicchè,  per questo,  in conclusione, per conseguenza,  per la qualcosa,
uniscono  due proposizioni ( o pensieri) delle quali  la seconda  è la conclusione della prima

ho fatto il mio dovere perciò ho la coscienza pulita

- le congiunzioni dimostrative  o dichiarative  infatti, difatti, cioè,  vale a dire, in effetti, in realtà,
uniscono due pensieri  dei quali il secondo  spiega il primo  o comprova il pensiero precedentemente esposto
vi parlerò dell'Ariosto  cioè dell'Orlando furioso

- le congiunzioni correlative sia .....sia, o.....o, né....né, non solo....... ma anche, come....così, tanto... quanto
unisono in correlazione due elementi  della medesima specie  che si corrispondono  oppure due enunciati

non volle fare questo quello
egli non solo lavora ma anche studia

la congiunzione

 come i pronomi relativi anche le congiunzioni hanno la funzione, nella frase  di collegare  tra loro  i vari enunciati
senza le congiunzioni il discorso sarebbe slegato e senza senso
esse ci offrono l'opportunità di  congiungere tra loro due parole dello stesso tipo due pensieri  come pure congiungere due proposizioni e far dipendere una dall'altra
e si distinguono in

-congiunzioni coordinative  o coordinanti  le quali congiungono  tra loro  due proposizioni senza dar rilievo  più all'una che all'altra
le foglie del bosco diventarono  gialle e il vento le portò via
o due elementi della proposizione
sei felice o triste

- congiunzioni subordinative o subordinanti  le quali congiungono  due proposizioni  di cui la seconda  dipende dalla prima
mi risulta che tu studi

possono inoltre essere formate da una sola parola o  da due  o più parole insieme anche se

giovedì 11 dicembre 2014

alcune osservazioni sui pronomi relativi

quale
è sempre preceduto dall'articolo  
il quale la quale

può avere valore di aggettivo relativo quando è seguito dal nome
il quale cane

senza articolo a valore di come
 una notta quale ognuno può immaginarsela

che
è invariabile  vale si a per il maschile che per il femminile

si usa soltanto come soggetto e complemento oggetto

ricordo un canto che iniziava così
quel signore che abbiamo aiutato

preceduto dall'articolo  determinativo o da preposizione articolata vale la quale cosa

il che mi addolora

non confondere il diverso valore  che può avere che

a) pronome relativo (l'uomo che hai visto)
b) pronome interrogativo (che disse?)
c) aggettivo interrogativo (che libro  leggi ?)
d) pronome esclamativo (che mi succede !)
e) aggettivo esclamativo (che bell'anello )
f) congiunzione ( dico che verrò)

in particolare non confondere il che pronome relativo e congiunzione
come pronome può essere sostituito da la quale il quale
se non si può sostituire è congiunzione

cui  è invariabile   serve per il maschile e femminile per il singolare e plurale
        si usa  soltanto come complemento indiretto  mai come soggetto o oggetto 

il paese di cui  conosci i laghi

cui quando significa a cui  si può usare  senza la preposizione a  ma è uso letterario

a voi cui fortuna ha posto una mano .....

i pronomi relativi

questi pronomi  hanno particolare importanza  poiché si riferiscono  ad un nome  o a un pronome  di una proposizione precedente mettono in relazione  o congiungono  la proposizione alla quale appartengono con quella precedente

che  cui il quale la quale sono pronomi relativi  e fanno anche le veci del nome  contenuto nella frase precedente

il nuoto subacqueo è il nuovissimo sport che oggi si va diffondendo
che è un pronome relativo che  unisce le due proposizioni e fa le veci del nome sport

il pronome relativo  svolge pertanto  due compiti

A) congiunge la proposizione di cui fa parte  che prende il nome di proposizione relativa con la precedente e da cui dipende (proposizione reggente)

B) rappresenta un nome o un pronome contenuto nella proposizione che precede

andiamo da Antonio  che mi deve dare un libro
     reggente                          relativa

viene messo subito dopo il nome a cui si riferisce

i pronomi interrogativi

servono a ricercare il nome di una cosa  con una domanda diretta

e sono

chi, che, che cosa, quale quanto

come gli aggettivi interrogativi si mettono sempre all'inizio della proposizione che si chiamerà proposizione interrogativa

chi è ?

pronomi indefiniti

designano  in modo approssimativo  indeterminato le persone le cose e gli animali fanno le veci di un nome

sono soltanto pronomi

qualcuno
qualcheduno
ognuno
chiunque
chicchessia
altri
certuni
alcunché
checché
checchessia
qualcosa
niente
nulla

sono pronomi e aggettivi

uno una
alcuno alcuna -i -e
taluno  -a -i -e
ciascuno -a
ciascheduno  -a
altro -a -e -i
troppo -a -e -i
parecchio  -a -i -e
molto -a -i -e
poco a -chi  -che
tutto a i e
tanto a i e
quanto a i e
alquanto  a i e
altrettanto a i e
nessuno a
veruno a

non sono mai pronomi ma sempre aggettivi

ogni
qualche
qualunque
qualsisia
qualsiasi
qualsivoglia

si può considerare  pronome  indefinito anche l'aggettivo  determinativo tale  quando è preceduto da un 
un tale freddo
si può considerare pronome indefinito anche l'aggettivo certo preceduto da un
un certo punto


mercoledì 10 dicembre 2014

i pronomi possessivi

hanno la stessa forma dell'aggettivo  ma l'aggettivo determina il nome e il pronome  sottintende (non sostituisce) un nome
pertanto spesso i pronomi possessivi vengono chiamati aggettivi possessivi sostantivati
il pronome possessivo è sempre preceduto dall'articolo


sing il mio il tuo il suo il vostro il nostro il loro il  proprio l'altrui
        la mia la tua la sua la vostra la nostra la loro la propria l'altrui
plur   i miei i tuoi  i suoi i vostri i nostri i loro  i propri gli altrui
         le mie le tue le sue le vostre le nostre le loro le proprie le altrui
 esempi
quell'ombrello è mio
meglio il tuo o il suo

pronomi allocutivi

si chiamano pronomi allocutivi i pronomi  che si usano  rivolgendosi  a persone di riguardo  o ad amici  nel parlare o nello scrivere  si può dare del tu del voi o del lei

si dà del tu a una persona di confidenza amici parenti

si dà del voi  invece che del tu ad una persona  verso la quale vogliamo dimostrare rispetto e con la quale  non si è in confidenza anche se oggi si usa sempre meno 

si dà del lei  a una persona di riguardo  in segno di rispetto

errori comuni nell'uso dei pronomi

si sita bene attenti ad usare le forme dei pronomi non confondendo i pronomi soggetto da quelli complemento

- errati sono i modo di dire
pensaci te    la forma corretta è    pensaci tu
te non lo devi fare          la forma corretta è   tu non lo devi fare

- e errato per la stessa ragione usare me  al posto di io

e sbagliato dire    per egli     di egli    di ella
ma si dirà                   per lui                di lei

- è di uso antiquato  e quindi da evitare

la di lei sorella  il di lui babbo

- è bene evitare di mettere accanto nella stessa frase due pronomi che sono la ripetizione uno dell'altro

a me mi        a te ti

- e scorretto porre in una stessa frase la particella pronominale  ne riferita ad un complemento  di specificazione  o di argomento  quando è una ripetizione

di queste cose ne faccio a meno   il ne equivale a certe cose  quindi si dirà
di queste cose faccio a meno

- non è esatto  usare gli al posto di le  (= a lei)

vidi tua sorella e gli riferii
la forma corretta è       vidi tua sorella e le riferii

e entrato in uso comune  adoperare gli al posto di loro
parlò con gli scolare e gli disse




lunedì 8 dicembre 2014

il pronome

il pronome si usa quando  intendiamo ripetere il nome senza fare una ripetizione
li possiamo usare anche

1) per indicare uno o più pensieri precedentemente esposti
confessalo (confessa quanto ti ho chiesto)

2) per richiamare una persona per ciò che stiamo per esporre;
ascolta bene ciò (quanto stò per dirti)

3) per indicare una persona o una cosa  non ancora nominata
chi desiderate ?

 ci sono diversi tipi di pronome

- personale  che fa le veci di un sostantivo  proprio o comune di persona
voi amate la vostra patria

- possessivo se sostituisce un sostantivo  determinando  a chi appartiene qualcosa
a voi piace la vostra casa a noi la nostra

- dimostrativo si indica un nome  e dà a esso un'idea di vicinanza o lontananza
questi ragazzi sono  disciplinati quelli no

- relativo se rappresenta un sostantivo  o un'intera frase antecedente  e nello stesso tempo congiunge due proposizioni
l'albero che vedi nell'orto è molto fruttifero

interrogativo se ricerca il sostantivo  con un'interrogazione diretta o indiretta
chi è ?
vorrei sapere che cosa vuole

- indefinito  se indica in modo indeterminato un sostantivo
ad alcuni sono necessarie molte cure

esclamativo  se introduce una esclamazione
quanti si rovinano !!




domenica 7 dicembre 2014

alcune ossevazioni sui numerali

1)  i numerali si scrivono in cifre in aritmetica e in lettere in un testo narrativo 
quando però le citazioni sono lunghe ed il numero ha particolare rilievo aritmetico  possono usarsi le cifre  anziché le lettere

2) - nelle date si indica in cifre il giorno in lettere il mese, in cifre l'anno  ( il mese si può scrivere anche in cifre
28 marzo 1974  - 28.3.1974
- quando si esprime l'anno il nome che indica il mese non lo si fa precedere dalla preposizione di la quale si pone  quando non è espresso l'anno
18 gennaio 1918
il 18 di gennaio
- il primo giorno del mese si  indica con l'ordinale
il primo di gennaio
 - si usa scrivere  in lettere il numera del giorno  o dell'anno  importanti nella storia 
il quattro novembre
il  millesimo  può essere sostituito  con il segno dell'apostrofo (1952 = '952)
per i due secoli (1800 e 1900)si può sostituire  con l'apostrofo  nell'indicazione di un anno  il numero che  indica il migliaio e le centinaia (i moti del '21)
indicando solo l'anno in forma abbreviata  lo si fa precedere dalla preposizione  articolata nel o il
 accadde nel 1950
il '40 fu un anno tragico

3) i secoli  si indicano con un numero ordinale  di solito con cifre romane
il II secolo d.C.
i secoli che vanno dal XIII  in poi si indicano anche con numeri cardinali  (specialmente in letteratura storia e arte)
XIII = duecento
XIV = trecento

4) i numeri composti  con uno si accordano con il nome il quale si usa porre sempre al plurale 
ventuno panini
nel caso di cento e uno (una)  e mille e uno (una) si richiede il singolare
cento e un giorno 
mille e una notte

5) quando indicano le ore se il numerale  uno e il suo composto ventuno  seguono il sostantivo ora questo va posto al plurale  e l'aggettivo femminile singolare
sono le ore una
le ore ventuna

6) tre non è  è accentato ma nei composti richiede l'accento acuto
tre
ventitré

7) milione  e miliardo sono sostantivi  ed hanno il plurale maschile
milioni
miliardi

8) attenzione mai apostrofare  alcuni numeri  composti  come ventuno ventotto

9)  se l'aggettivo numerale  si riferisce a più nomi  va ripetuto davanti a ciascuno di essi
quattro cavalli e quattro muli



gli aggettivi numerali

ci sono di diverse specie

cardinali  per indicare
 una quantità numerica in modo assoluto  uno, due, tre .......

ordinali per indicare
 l'ordine la successione  il posto che occupa in una numerazione una persona  una cosa un animale   primo, secondo, terzo......

moltiplicativi per indicare
1) quante volte una cosa è maggiore di un'altra  doppio,  triplo, quadruplo .....
2) di quante parti  si compone una cosa  quanti scopi ha  duplice, triplice, quadruplice

distributivi  per indicare
in che modo è distribuita  una cosa   a uno a uno,  a due a due ..........

frazionari  per indicare
una parte numerica di un tutto  un quarto, due quinti,  tre mezzi ........

 in numerali e i cardinali rappresentano i gruppi principali

possono essere determinati
da un segno cioè  in cifra
cifre arabe    1,2,3,4,
cifre romane    I, II, III

con il loro nome cioè in lettere
i cardinali  uno, due, tre
gli ordinali  primo , secondo, terzo

i numeri cardinali sono grammaticalmente invariabili  eccetto uno che al femminile diventa una
e mille che al plurale  diventa mila
gli ordinali sono variabili e hanno genere e numero differenti  primo prime


gli aggettivi indefiniti

gli aggettivi indefiniti vengono utilizzati quando volgiamo indicare in modo generico  non definito la qualità o la quantità di una cosa

                              singolare                                                                         plurale
                      maschile               femminile                          maschile                     femminile

di qualità       qualunque             qualunque                         
                      qualsiasi                qualsiasi
                        uno                          una
                       alcuno                    alcuna                            alcuni                              alcune
                        altro                        altra                              altri                                 altre
                        qualche                  qualche
                        ciascuno                 ciascuna
                        ogni                        ogni
                         taluno                    taluna                            taluni                              talune
                        nessuno                  nessuna                         

di quantità       tanto                      tanta                                tanti                                tante
                        alquanto                 alquanta                          alquanti                         alquante
                        molto                     molta                               molti                              molte
                        troppo                    troppa                              troppi                             troppe
                        parecchio               parecchia                         parecchi                         parecchie
                         poco                      poca                                   pochi                             poche
                        certo                        certa                                certi                                 certe
                        tutto                        tutta                                 tutti                                  tutte
                        quanto                    quanta                              quanti                              quante
                       altrettanto                altrettanta                        altrettanti                        altrettante

venerdì 5 dicembre 2014

gli aggettivi esclamativi e interrogativi - grammatica italiana

usiamo gli aggettivi interrogativi quando abbiamo bisogno di determinare un nome indicando la domanda rispetto alla qualità alla quantità
sono

che
quale  quali
quanto quanti
quanta quante

che donna è ?
quanta legna hai?

gli aggettivi esclamativi si utilizzano quando  abbiamo necessità di determinare un nome  per indicare un moto dell'anima in forma esclamativa

che
quanto quanti
quanta quante
quale quali

che bello spettacolo !
quanta gente !

anche se è diventato uso comune è errato adoperare  il che davanti a un aggettivo non seguito dal un nome
non si dirà " che bello ! " ma "che bella cosa !" "che bravo ragazzo !"

gli aggettivi dimostrativi - grammatica italiana

si utilizzano
1) quando si vuole determinare se il luogo  dove si trova una cosa è lontano o vicino a noi

questo  questi
questa   queste
quello   quelli
quella  quelle
codesto codesti
codesta codeste

2) quando si vuole determinare  una relazione di identità

stesso stessi
stessa stesse
medesimo  medesimi
medesima medesime

è lo stesso calamaio

gli aggettivi dimostrativi sono anche

tale  (quando è posto  in relazione a qualcosa citata  o nota)
dette tali parole

altro (quando significa diverso )
 tu sei un altro tipo  (un tipo diverso)

non sempre gli aggettivi dimostrativi questo e quello hanno funzione  indicativa ma solo la funzione di  conferire maggior rilievo all'espressione

l'ho visto con questi occhi !

l'aggettivo possessivo - grammatica italiana

usiamo l'aggettivo possessivo quando vogliamo indicare di chi è una certa cosa,  a chi appartiene

mio (mia mie miei)
tuo   (tua tue tuoi)
suo     (sua sue suoi)
nostro (nostra nostre nostri)
vostro (vostra vostre vostri)
loro     (invariabile )
altrui    (invariabile)
proprio  ( invariabile)

proprio si utilizza invece di suo  quando non determiniamo chiaramente il possessore

Carlo uscì di casa con Mario e salì sulla sua automobile (non si capisce di chi è l'auto)
Carlo uscì di casa con Mario e salì sulla propria automobile (l'auto è di Mario)

l'aggettivo possessivo si concorda con  il sostantivo 

1) se si riferisce  a un solo sostantivo  si mette nel numero e genere del sostantivo

la mia bambola
il mio giocattolo

2)  se si riferisce a più sostantivi dello stesso genere si pone al plurale e nel genere dei sostantivi

 i cani e i gatti tuoi  disturbano

3) se si riferisce a più sostantivi di genere diverso
si può  mettere al maschile 

la cavalla e l'asino tuoi
 si può accordare con il sostantivo  più vicino

la tua cavalla e l'asino

meglio ripetere l'aggettivo e accordarlo

la tua cavalla e il tuo asino

collocazione

di solito l'aggettivo si pone prima del sostantivo a cui si riferisce

le sue ricchezze

se si desidera dare  maggior rilievo del possesso si pone dopo

 l'arroganza tua è deplorevole