Alfred De Musset
Alfred De Musset (1810-1857) ebbe un'esistenza tipicamente romantica dominata dall'amore per la poesia e per l'arte e per la vita brillante della società parigina da forti contrasti passionali come il turbinoso amore per la scrittrice George Sand e il successivo dramma della separazione e da sregolatezze che ne accrebbero il fascino ma ne minarono il fisico.
Amò la Spagna e l'Italia che celebrò sin dai primi componimenti poetici. Spirito profondamente romantico catntò soprattutto l'amore in tutte le sue sfumature del sentimento, dall'entusiasmo alla timidezza, dal vagheggiamento di una sperata felicità al rimpiantoo della felicità perduta spesso con venature di un'ironia giovanilmente garbata e ammiccante. Oltre alle liriche e alla Confessione di un figlio del secolo scrisse racconti e drammi in prosa ricchi di garbo e finezza psicologica
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mercoledì 27 febbraio 2019
Alfred De Vigny
Alfred De Vigny
Alfred De Vigny (1797-1863) dopo le delusioni della vita militare che la Restaurazione aveva svuotato dei giovanili entusiasmi e sogli di gloria, partecipò alla battaglia dei romantici a fianco di Victor Hugo; poco alla volta si isolò e si appartò nel castello di famiglia, recandosi sempre più raramente a Parigi, dove morì.
Artista chiuso e incontentabile scrisse poco ma i suoi poemi filosofici sono particolarmente profondi e suggestivi e ricordano per l'acceso pessimismo e l'alto rigore morale il nostro Leopardi
Alfred De Vigny (1797-1863) dopo le delusioni della vita militare che la Restaurazione aveva svuotato dei giovanili entusiasmi e sogli di gloria, partecipò alla battaglia dei romantici a fianco di Victor Hugo; poco alla volta si isolò e si appartò nel castello di famiglia, recandosi sempre più raramente a Parigi, dove morì.
Artista chiuso e incontentabile scrisse poco ma i suoi poemi filosofici sono particolarmente profondi e suggestivi e ricordano per l'acceso pessimismo e l'alto rigore morale il nostro Leopardi
martedì 26 febbraio 2019
Victor Hugo
Victor Hugo
Victor Hugo (1802-1885) nato a Besançon da un generale fatto conte ai tempi di Napoleone seguì il padre in Italia e in Spagna, fino a che alla caduta dell'Imperatore, si stabilì a Parigi: Nel 1927 con una famosa prefazione al dramma Cromwell in cui sostenne la libertà di ispirazione contro le vecchie regole retoriche si mise alla testa dei romantici francesi ed iniziò una lunga attività di vigoroso polemista e di scrittore versatile e intenso, raggiungendo la maturità nei drammi e nei romanzi, ispirati alla storia, veementi , ricchi di contrastanti passioni e animati da caldi sentimenti umanitari. Ricordiamo tra le opere di questo periodo, i drammi Ernani e Il resi diverte (da quest'ultimo fu poi ricavato il libretto dell'opera Il Rigoletto di Verdi) e il romanzo Nostra Signora di Parigi composto sul modello di quelli di Walter Scott.
Datosi alla vita politica sostenne Luigi Filippo e combattè Napoleone III durante il secondo impero rimase in esilio e in quegli anni scrisse le sue opere più importanti e famose : la monumentale raccolta di liriche La leggenda dei secoli e il romanzo I miserabili.
La leggenda dei secoli (1859-83) è una sorta di poema che attraverso affreschi storici di rara potenza evocativa raffigura l'ascesa gloriosa dell'umanità dall'oscurità alle tenebre verso la luce della civiltà e del progresso
I Miserabili (1862) narrando la vicenda del forzato Jean Valjean che riesce a riscattarsi e ad elevarsi spiritualmente sullo sfondo della società francese nella quale gli umili e i reietti soffrono oppressi da una borghesi a corrotta ed egoista, inaugurando il romanzo sociale ed umanitario che avrebbe commosso le folle della seconda metà dell'Ottocento accompagnandone le lotte e le conquiste sociali.
Tornato in patria alla caduta di Napoleone III Hugo fu eletto dapprima deputato e poi senatore: alla sua morte l'intero paese prese il lutto e i suoi funerali furono un grandioso trionfo. Victor Hugo è giustamente considerato il caposcuola del romanticismo francese, ma la sua opera e la sua influenza si spingono fino alle soglie della sensibilità sociale civile e poetica del periodo successivo al romanticismo ; bisogna però riconoscere che il valore dei suoi libri non fu sempre pari alla loro fama per un eccesso di colore e una certa incontrollata passionalità talvolta sfocia nella retorica e compiacimento
Victor Hugo (1802-1885) nato a Besançon da un generale fatto conte ai tempi di Napoleone seguì il padre in Italia e in Spagna, fino a che alla caduta dell'Imperatore, si stabilì a Parigi: Nel 1927 con una famosa prefazione al dramma Cromwell in cui sostenne la libertà di ispirazione contro le vecchie regole retoriche si mise alla testa dei romantici francesi ed iniziò una lunga attività di vigoroso polemista e di scrittore versatile e intenso, raggiungendo la maturità nei drammi e nei romanzi, ispirati alla storia, veementi , ricchi di contrastanti passioni e animati da caldi sentimenti umanitari. Ricordiamo tra le opere di questo periodo, i drammi Ernani e Il resi diverte (da quest'ultimo fu poi ricavato il libretto dell'opera Il Rigoletto di Verdi) e il romanzo Nostra Signora di Parigi composto sul modello di quelli di Walter Scott.
Datosi alla vita politica sostenne Luigi Filippo e combattè Napoleone III durante il secondo impero rimase in esilio e in quegli anni scrisse le sue opere più importanti e famose : la monumentale raccolta di liriche La leggenda dei secoli e il romanzo I miserabili.
La leggenda dei secoli (1859-83) è una sorta di poema che attraverso affreschi storici di rara potenza evocativa raffigura l'ascesa gloriosa dell'umanità dall'oscurità alle tenebre verso la luce della civiltà e del progresso
I Miserabili (1862) narrando la vicenda del forzato Jean Valjean che riesce a riscattarsi e ad elevarsi spiritualmente sullo sfondo della società francese nella quale gli umili e i reietti soffrono oppressi da una borghesi a corrotta ed egoista, inaugurando il romanzo sociale ed umanitario che avrebbe commosso le folle della seconda metà dell'Ottocento accompagnandone le lotte e le conquiste sociali.
Tornato in patria alla caduta di Napoleone III Hugo fu eletto dapprima deputato e poi senatore: alla sua morte l'intero paese prese il lutto e i suoi funerali furono un grandioso trionfo. Victor Hugo è giustamente considerato il caposcuola del romanticismo francese, ma la sua opera e la sua influenza si spingono fino alle soglie della sensibilità sociale civile e poetica del periodo successivo al romanticismo ; bisogna però riconoscere che il valore dei suoi libri non fu sempre pari alla loro fama per un eccesso di colore e una certa incontrollata passionalità talvolta sfocia nella retorica e compiacimento
lunedì 25 febbraio 2019
romanticismo in Francia
Romanticismo in Francia
Durante la rivoluzione e Napoleone la cultura francese fu sostanzialmente classicistica; solo alcune figure di intellettuali di rilievo europeo anticipano il gusto romantico, del resto già preparato da Rousseau e dalla sua particolare forma di sensibilità. Tra questi intellettuali, tutti oppositori del regime napoleonico ricordiamo Madame de stael, che con il suo libro Della Germania (1810) contribuì a far conoscere e a diffondere in Europa la nuova letteratura (romantica) tedesca e Chateaubriand che in Renato tratteggiò la prima figura di eroe romantico.
Il romanticismo con piena consapevolezza critica e come scuola si manifestò tra l '20 e il '40 sullo sviluppo sentimentale dei grandi avvenimenti del tempo ed ebbe nella Prefazione al Cromwell di Victor Hugo il suo manifesto programmatico. Il romanticismo francese mostra una vasta articolazione di interessi e di motivi ispiratori dalla lirica che riflette ansie individuali e spiritualità religiosa politica e sociale (Lamartin, Hugo, De Vigny, De musset) al romanzo sociale e a quelle esperienze narrative che per l'attenta analisi psicologica (Stendhal) e per l'impostazione realistica (Balzac) operano già sul versante del realismo della seconda metà dell'ottocento
Durante la rivoluzione e Napoleone la cultura francese fu sostanzialmente classicistica; solo alcune figure di intellettuali di rilievo europeo anticipano il gusto romantico, del resto già preparato da Rousseau e dalla sua particolare forma di sensibilità. Tra questi intellettuali, tutti oppositori del regime napoleonico ricordiamo Madame de stael, che con il suo libro Della Germania (1810) contribuì a far conoscere e a diffondere in Europa la nuova letteratura (romantica) tedesca e Chateaubriand che in Renato tratteggiò la prima figura di eroe romantico.
Il romanticismo con piena consapevolezza critica e come scuola si manifestò tra l '20 e il '40 sullo sviluppo sentimentale dei grandi avvenimenti del tempo ed ebbe nella Prefazione al Cromwell di Victor Hugo il suo manifesto programmatico. Il romanticismo francese mostra una vasta articolazione di interessi e di motivi ispiratori dalla lirica che riflette ansie individuali e spiritualità religiosa politica e sociale (Lamartin, Hugo, De Vigny, De musset) al romanzo sociale e a quelle esperienze narrative che per l'attenta analisi psicologica (Stendhal) e per l'impostazione realistica (Balzac) operano già sul versante del realismo della seconda metà dell'ottocento
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