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martedì 3 marzo 2020

lieto su i colli di Borgogna - Carducci

lieto su I colli di Borgogna

Nel 1883 Carducci dedicò alla rivoluzione francese e precisamente agli avvenimenti del settembre 1792 un poemetto composto di 12 sonetti intitolato ça ira dal ritornello di un celebre inno giacobino. Il sonetto introduttivo rappresenta lo stato d'animo dei contadini delle zone di frontiera ai quali, mentre erano intenti alla vendemmia  e all'aratura, giungevano le notizie dell'avanzata degli eserciti invasori austriaci e prussiani e dei nobili francesi emigrati.
La guerra è nell'aria, un fremito rivoluzionario riempie I petti di sacro ardore guerriero.
metro : sonetto


Lieto su i colli di Borgogna splende
E in val di Marna a le vendemmie il sole:
Il riposato suol piccardo attende
4L’aratro che l’inviti a nuova prole.

Ma il falcetto su l’uve iroso scende
Come una scure, e par che sangue cóle:
Nel rosso vespro l’arator protende
8L’occhio vago a le terre inculte e sole,

Ed il pungolo vibra in su i mugghianti
Quasi che l’asta palleggiasse, e afferra
11La stiva urlando: Avanti, Francia, avanti!

Stride l’aratro in solchi aspri: la terra
Fuma: l’aria oscurata è di montanti
14Fantasimi che cercano la guerra.

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