Niccolò Ugo Foscolo nacque a Zante (Zacinto ) nelle isole Ioni il 6 febbraio 1778 primogenito di quattro figlio (Rubinia, Giovanni Dionigi, Angelo Giulio) da padre veneziano Andrea Foscolo medico e da madre greca Diamantina Spathis
Studiò da fanciullo a Spalato dove aveva preso dimora la famiglia seguendo il padre nominato Direttore dell'ospedale di quella città e quindi a Zante
Alla morte di Andrea Foscolo (1787) la moglie si era rifugiata a Venezia e Ugo la raggiunse
A Venezia si attuò la prima formazione nel periodo 1792-1796
Il giovane Foscolo studiò con serietà e impegno i classici latini e greci gli scrittori italiani antichi e quelli più vicini al suo tempo gli ideologi e i filosofi del secolo XVIII e la medesima passione si dedicò alla conoscenza delle lingue e delle letterature francese e inglese
Suoi autori prediletti furono Dante e Alfieri Omero Shakespeare Swift e Cervantes Hobbes e Rousseau Gray e Gessner
La sua cultura può dirsi perciò classicamente radicata vivificata però da interessi e impegni straordinariamente moderni talvolta contemporanei al poeta
Tra le opere giovanili sono degne di mensioen: l'ode "a Dante" (1795) l'ode "la verità" i quattro sonetti in morte del padre (1795) "le ricordanze " il poemetto "la Giustizia e la Pietà" (1797) gli sciolti "al sole" (1797) e la tragedia "Il Trieste" di netta ispirazione alfieriana
Nel 1796 con la prima discesa di Napoleone in Italia il Foscolo assunse apertamente atteggiamenti liberali auspicando la formazione di una repubblica democratica al posto delle istituzioni politiche veneziane antiquate e perciò non più rispondenti alle esigenze di cittadini del suo tempo
Ma cadde in sospetto del governo e fu costretto a rifugiarsi a Teolo su colli Euganei dove iniziò in una breve stesure il romanzo epistolare "le ultime lettere di Jacopo Ortis"
Nel 1797 a Bologna si arruolò con i gradi di tenente del corpo dei Cacciatori a cavallo e scrisse l'ode "a Bonaparte il liberatore"
Dal 1797 al 1815 Foscolo seguì la carriera militare nella convinzione di difendere le istituzioni democratiche e liberali nonostante la soggezione di una potenza straniera
Nel 1797 il poeta potè ritornare a Venezia dove era stato instaurato il regime democratico che rispondeva alle sue esigenze in campo politico
Ma la delusione doveva venire di lì a poco nello stesso anno infatti il 17/10/1797 Napoleone con il contratto di Campoformio cedette Venezia all'Austria e i Foscolo ne fu oltremodo amareggiato
Deluso si trasferì a Milano dove conobbe Parini e Monti
Quale ufficiale dell'esercito napoleonico combatté contro l'esercito austro-russo la campagna del 1799-ò1800 prese parte all'assedio di Genova ed infine fu in Francia dal 1804-1806 con l'esercito che secondo il piano napoleonico avrebbe dovuto sbarcare in Inghilterra
Tornato a Milano compose "i Sepolcri" nel 1806 che pubblicò l'anno successivo a Brescia
Poi nominato docente de eloquenza presso l'Università di Pavia vi tenne alcune lezioni introdotte da una importante ed appassionata prolusione "sull'origine e l'ufficio della letteratura"
Ma la cattedra nel 1809 fu soppressa come quella di eloquenza in tutte le università del regno italico napoleonico
Nel 1811 alla Scala di Milano fu rappresentata la tragedia "l'Aiace" che fu subito proibita perché vi scorsero delle allusioni satiriche contro Napoleone
Dal 1809 inizia per il Foscolo un periodo difficile e particolarmente duro dominato dalle persistenti ristrettezze economiche da turbinose vicende erotiche più che amorose con donne talvolta non degne e caratterizzato dalla violenta rottura dei suoi rapporti di amicizia con il poeta e letterato Vincenzo Monti
Ma più di tutto amareggiarono il Foscolo le calunnie degli avversari ai quali non risparmiò epigrammi e satire infuocate d'ira e di disprezzo
Furono appunto i suoi avversari con le loro illazioni malvage a far cadere alla Scala nel 1811 la tragedia l'Aiace
I poeta allora passò a Bologna e poi a Firenze dove diede inizio al poemetto "le Grazie " e alla tragedia "la Ricciarda" rappresentata nel 1813 quando il poeta era tornato a Bologna
L'esito fu assolutamente mediocre
In quel tempo frequentava il salotto della contessa di Albany dove corteggiò varie donne ma le sue maggiori attenzioni furono rivolte a Quirina Mocenni Magiotti che poi gli rimase fedele compagna durante l'esilio e passò clandestinamente in Svizzera e per la rimanente parte della vita
Nel 1815 Napoleone veniva definitivamente sconfitto a Waterloo dopo vane speranze nella possibilità di una salvezza dal naufragio generale della costruzione politico amministrativa di Napoleone del regno italico
La notte del 31 marzo del 1815 Foscolo prese la via dell'esilio e passò clandestinamente in Svizzera dove si fermò fin quasi tutto il 1816 tra insostenibili ristrettezze economiche seppure aiutato dalla Mocenni Magiotti m a pur sempre invischiato in amori
qui accudì alla continuazione del poema "le Grazie" portò avanti la traduzione dell'Iliade ristampò il romanzo Ortis pubblicò "lHypercalypsis" operetta satirico polemica scritta in latino contro i suoi avversari degli ambienti letterari di Milano
Si trasferì poi a Londra e visse in una continua altalena i speranze e sconforto di miseria e di effimero lusso
Ma il poeta la cui caratteristica fondamentale era la sregolatezza e la dissipazione non riuscì a fruire della tranquillità economica
nel 1822 ritrovò la figlia Floriana nata dalla sua illecita unione con una suddita inglese
Gli ultimi tempi il poeta li visse da un rifugio all'altro per sottrarsi alla ricerca di creditori vivendo di stenti e di lavoro modesto ed avvilente
morì il 10/9 1827 confortato dalla figlia e dagli amici nel villaggio Turnham Green presso Londra le sue ossa furono portate a Firenze nella chiesa di S:Croce nel 1871
Nessun commento:
Posta un commento