Il poeta descrive tutto il suo sconforto conseguente alla caduta di tutte le illusioni illuministiche e l'ansiosa speranza di risolvere spiritualmente in se stesso la crisi psicologica che lo tormenta
il romanzo è scritto sotto forma epistolare il Foscolo che assume il nome di Jacopo Ortis indirizza delle lettere che parlano d'amore di Patria di morte all'amico Lorenzo Alderani
Lo stile è ampolloso e talvolta persino fumoso ribollente di un pessimismo non domato
il tono è pessimistico
I morivi dominanti dell'opera sono : la fierezza di patriota e di uomo, l'esilio, gli affetti domestici, il desiderio di libertà spirituale e di indipendenza politica della patrio il concetto di poeta educatore di virtù patrie e custode di memorie la concezione della morte come ultimo riposo e della tomba lacrimata, la consapevolezza dell'alterna onnipotenza delle umane sorti e l'accenno alla divinizzazione della bellezza confortatrice e serenatrice
Altri motivi : le figure dell'Alfieri e del Parini il primo considerato ideale di amore di patria il secondo esempio sublime di saggezza e di nobilità
C'è nell'opera un sicuro passaggio dalla frantumazione illuministica alla costruzione nuova del Romanticismo
Il Foscolo nella sua adesione al Romanticismo nella cui spiritualità vive ed opera non è da considerarsi un romantico di scuola o di maniera (si ricordi che Ortis è stato iniziato nel 1797 mentre il Romanticismo italiano di derivazione germanica e francese iniziò nel 1816 undici anni prima della morte di Foscolo)
Egli come romantico è contemporaneo di Lessing, Schiller, Rousseau, Goethe, Alfieri e non Brechet Pellico ed in genere degli autori della letteratura patriottica
Il romanzo può definirsi autobiografico (mi sono dipinto fedelmente con tutte le mie follie nell'Ortis diceva Foscolo)
Suggestive sono alcune pagine di questo romanzo quelle che descrivono il paesaggio
Per quanto attiene allo stile c'è da notare che l'oratoria e l'esaltazione di sentimenti sono le caratteristiche dell'opera
Nessun commento:
Posta un commento