nell'800 la nostra letteratura è dominata da due correnti
la classica e la romantica
la prima ha come connotato una tradizione di forme e di contenuto assi sviluppato
la seconda invece trova le sue basi nel sentimento tra cui domina l'amore per la Patria nonché per la donna
Con un rapido sguardo ci è possibile esaminare le donne amate e cantate dai nostri poeti a cominciare dalla Scuola poetica siciliana e finendo con gli ottocentisti
Da questo esame risulterà assai chiaro i fatto che la domma prima indifferenziata nei suoi caratteri somatici ma principalmente amorfa nei suoi connotati spirituali va man mano spiritualizzandosi con i dolcestilnovisti e via via umanizzandosi con la poesia rinascimentale per diventare in ultima analisi non compagna spirituale dell'uomo con il preciso compito di redimere ma per costituire oggetto di ispirazione di ammirazione e soprattutto essere vivo che vive la vita dei poeti nei suoi aspetti morali e materiai
li ottocentisti fra i quali Foscolo ammirano ed esaltano quelle donne che alla graziosa femminilità accomunano la bellezza fisica la grazia e la gaia spensieratezza della gioventù
Il Foscolo in particolare ammira la bellezza ("Le Grazie" e "Le Lodi") e di fronte al bello il suo atteggiamento diventa perplesso ma non tanto da rendere il poeta timido anzi il suo spirito si esalta e la sua poesia eterna più per le forme della donna che per la psicologia della stessa
Per questa particolare caratteristica il Foscolo si inserisce nella corrente dei romantici tale affermazione apparirà ancora più evidente se si tiene presente l'atteggiamento del Foscolo relativamente alle condizioni di soggezione in cui è tenuta la Patria e l'auspicio da lui formulato per una riscossa che possa liberare le varie classi sociali italiane dai loro Sepolcri rappresentati dalle corti dei principi stranieri
Il Foscolo però è anche un ammiratore del mondo classico di quel mondo pagano che fece cantare con melodiosa armonia i poeti greci prima e quelli romani poi
Da loro egli prende principalmente la bellezza delle forme la veridicità delle situazioni e la spigliatezza dei sentimenti
Appunto per questo il Foscolo ci appare ed è i più completo dei poeti
Egli sa amare la patria sa celebrare una donna e sa con una visione quasi mistica esaltare i Bello
Talvolta però i suo atteggiamento è scettico; questo scetticismo è suggerito principalmente dalla impossibilità di poter fare nell'immediato presente qualcosa di veramente rilevante che possa riscattare la Patria in cui eventi generali si ripercuotono sulla sua vita costringendolo ad esulare e a morire in esilio
La maggior parte dei suoi canti sono un inno costante alle bellezze naturali della penisola all'altezza irraggiungibile della sua civiltà al genio dei suoi uomini insuperati in arte in letterature e nel campo scientifico e soprattutto alle tradizioni di sublime eroismo
attraverso lo studio della sua produzione poetica ci è stato agevole vedere questi aspetti spirituali del compositore dei Sepolcri carme che proietterà "finchè il sole risplenderà sulle sciagure umane"per dirla col Foscolo stesso, la fama del suo canto non solo "per terre abbraccia il grande padre oceano" ma per innumerevoli serie di secoli
non sarà superfluo ricordare che la poesia sepolcrale esisteva anteriormente e attualmente all'epoca di Foscolo questa poesia indubbiamente servì da fonte (solo da fonte non da modello) perché nessuno prima del Foscolo aveva saputo fare con essa un carme che potesse dar visione completa di un forte tono politico civile e sociale
"all'ombra de' cipressi e dentro l'urne /confortate di pianto è forse il sonno /della morte men duro ?"
con questo interrogativo il Foscolo volutamente ci immette nel regno della morte ma lo fa con un magistero inarrivabile
ma se il sonno della morte non sarà meno duro all'ombra dei cipressi quale allora sarà il valore di una tomba di un sasso che possa distinguere le ossa del grande Parini da quelle di colui che lasciò sul patibolo i suoi giorni
Ei Foscolo afferma che solo attraverso quel sepolcro si stabilisce una corrispondenza di amorosi sensi in virtù della quale noi viviamo con l'estinto e l'estino vive con noi
visione veramente poetica questa cioè irreale
abolire la tomba significherebbe togliere agli uomini quella meravigliosa illusione in virtù della quale ci si conforta con il ricordo di quanti cari verranno a inumidire con le loro lacrime la terra su cui si elevano i cipressi
Foscolo è sicuro che nessuna domma innamorata si recherà presso la sua tomba a spargere lacirme e quindi i cipressi per mancanza del pianto non diverranno mai alti
concludendo affermiamo che il sentimento che domina nei Sepolcri è la celebrazione di questa Italia che tante volte vinta e umiliata risorge per una missione di civiltà che le è stata assegnata fina dal suo nascere per vivere in mezzo a tutti i popoli che solo da essa hanno appreso i canoni della imperitura civiltà latino-cristiana
Nessun commento:
Posta un commento