la " lettera semiseria di Crisostomo" è il documento fondamentale o manifesto del Romanticismo per quanto si riferisce al Romanticismo lombardo- piemontese
La poetica romantica invero come si è detto nelle pagine che precedono ha avuto delle origini assai remote se tuttavia si vuole rintracciare la fonte più immediata o meno remota bisogna ritrovarla nella concezione filosofica- letteraria di Gian Battista Vico che nei "Principi della Scienza Nuova fermò le più importanti teorie romantiche primitivismo o barbarismo epoca dell' uomo "bestione" che sente senza avvertire prima e poi avverte con animo perturbato e commosso
In questo turbamento psicologico e in questa profonda commozione è da vedersi l'articolazione sentimentale dell'uomo che sta alla base di tutto il Romanticismo europeo
Ci fu quindi in Italia un romanticismo autonomo nato nei confini nazionali e particolarmente nel napoletano proprio mentre si sviluppavano e si propagavano i principi basilare dell'Illuminismo nella metà del Settecento
Romantico è il principio secondo cui il popolo trae la sua storia dalla storia del passato per effetto della continuità perenne dell'azione dell'uomo unico e vero autore della storia secondo la concezione storico - politica del Macchiavelli e del Vico
E' questo principio che anima il carme dei Sepolcri del Foscolo
Ed è da aggiungere che romantico è pure il principio del vero in arte (Manzoni) del contenuto sociale dell'arte (I Promessi Sposi) e della derivazione della lingua dai dialetti
Accanto a questo Romanticismo dei maggiori autori del nostro Ottocento visse e operò la schiera di romantici (Berchet, Ludovico di Breme, Pietro Borsieri Giuseppe Nicosini e Niccolò Tommaseo)
nel 1816 Giovanni Berchet pubblicava a Milano la "Lettera semiseria di Crisostomo" sul "Cacciatore feroce " e sulla "Eleonora di G. A. Burger , lettera che viene anche oggi considerata il manifesto del Romanticismo italiano
E' una lettera dal tono critico che il Berchet che assume lo pseudonimo di Crisostomo immagina di inviare al figlio come introduzione premessa delle due ballate dello scrittore tedesco presentate come modello perfetto della poesia romantica
"La sola vera poesia - sostiene nella lettera - sia la popolare
La poesia vuole essere specchio di ciò che commuove maggiormente l'anima e l'anima è commossa al vivo dalle cose nostre che ci circondano tutto dì"
nega quindi il Berchet che commozione possono suscitare gli avvenimenti antichi le cose del passato le vicende degli uomini delle precedenti generazioni che a noi vengono riportate nei libri di storia
"Traetevi -o generosi italiani - ad esaminare da vicino voi stessi la natura e lei imitate
Rendetevi coevi al secolo vostro e non ai secoli seppelliti fate di piacere al popolo vostro investigate negli animi di lui e pascetelo di pensiero e non di vento siate uomini e non cicale"
L'aggettivo semiserio legato alla lettera trae origine e motivo dal fatto che verso la fine di essa Berchet dopo avere validamente sostenuto i principi della letteratura romantica assume ad un tratto un tono serio fingendo di aver parlato fino a quel punto per scherzare sui novatori romantici
In realtà però l'autore deride gli scrittori classici ed esalta i principi del nuovo movimento
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