Translate

giovedì 3 settembre 2020

spleen - Baudelaire

 spleen - Baudelaire 


Con questa parola inglese Blaudelaire indica la noia, l'angoscia ossessiva che nasce dal senso della vita come limite, inganno delusione. Il tema, ripreso da molta letteratura posteriore, è qui svolto non con la scorata rassegnazione di certi scrittori  nel nostro tempo, ma con ritmo violento e traumatico; è  un'atroce presa di coscienza che nasce da un sommovimento dell'io profondo sulla scia di sensazioni intensificate dalle ardite trasposizioni analogiche (dal cielo plumbeo alle immagini  di vita fradicia putrefatta : le strisce di pioggia come sbarre di prigione; i ragni che tessono tele nel cranio del poeta). Soprattutto le ultime immagini - le campane urlanti e i funerali che sfilano nell'anima - sono esempi dell'analogia tipica della poesia contemporanea. In esse non viene stabilito un paragone concettualmente preciso tra realtà  fisica e spirituale, ma una totale identificazione. Le campane urlanti evocano l'intimo spasimo, i funerali silenti un senso di morte e desolazione, nel suo emergere dalla coscienza profonda e condensarsi in un'immagine che è al tempo stesso, percezione esistenziale immediata e decisiva.

mercoledì 2 settembre 2020

Charles Baudelaire

 Charles Baudelaire 


Baudelaire (Parigi 1821-1867) è uno dei maestri della lirica europea contemporanea. Ebbe vita travagliata e sregolata, fra nobili aspirazioni ideali e abbandoni alle seduzioni del senso , fra ansia romantica di elevazione e ricerca di paradisi artificiali nel vino e nella droga, Visse il tema romantico dell'evasione, ora con atteggiamenti satanici, or con volontà di purezza e trasfigurazione della vita; sullo sfondo della metropoli (Parigi) , che egli chiamò "vasto deserto umano", avvertendo l'intima analogia fra le due contraddizioni del suo animo e lo squallido paesaggio urbano di brutture e dissonanze, di folla anonima e alienata. Le sue poesie sono raccolte nel libro I fiori del male (1857) che provocò un processo per una presunta offesa alla morale e al buon costume, In prosa scrisse I paradisi artificiali (1860) i Poemetti in prosa e il Mio cuore messo a nudo, postumi. Assai notevoli sono pure i suoi saggi critico-estetici (Curiosità letterarie; L'arte romantica) dove elaborò una idea nuova della poesia e rivelò una profonda comprensione della musica wagneriana, che avrà un importante influsso sulla cultura decadentistica come le opere di Poi che egli tradusse e diffuse in Europa.

Secondo l'estetica Baudelairiana, la poesia esprime l'anelito dello spirito verso una bellezza superiore come liberazione dallo spleen, cioè dalla noia che nasce dalla coscienza del relativo, E' una sorta di mistico approdo, di là dalla contingenza, dal dolore, dal male, a un modo più vero. La natura quale appare ai nostri sensi si fonda, infatti su un altro universo sopra sensibile, di cui le cose non sono che simbolo; è, dunque una foresta di simboli. Il poeta deve decifrarli, scoprire il loro senso riposto, la trama di analogie che essi intrecciano nella tenebrosa e profonda unità dell'universo. In tal modo la poesia diventa rivelazione metafisica superiore intuizione che consente un'intima partecipazione al mistero dell'essere.

La lirica baudelairaiana rifugge quindi dall'espressione di un messaggio concettuale definito, per affidarsi piuttosto alla fascinazione dei suoni, delle metafore, delle ardite trasposizioni analogiche, unico mezzo per evocare magicamente e suggestivamente un ignoto altrimenti inattingibile alla conoscenza umana. Sarà questo il principio fondamentale del simbolismo

martedì 1 settembre 2020

Joris-Karl Huysmans

 Joris-Karl Huysmans


Dopo la raccolta di poemetti in prosa d'imitazione baudelairiana, Huysmans (Parigi 1848-1907) divenne romanziere naturalista, fino alla svolta decisiva di Controcorrente (1884), che fu definito la "bibbia" del Decadentismo. Nel '91 pubblicò Laggiù, esasperando il satanismo tardo romantico e più  tardi si convertì al cristianesimo (In cammino, 1891; La Cattedrale, 1898, ecc.).

Controcorrente raffigura il prototipo del nuovo eroe decadente (altri ne seguiranno; dai Ritratti immaginari dell'inglese Walter Pater, a Ritratto di Dorian Gray dell'inglese Oscar Wilde, al Piacere di D'annunzio): esteta raffinato, spregiatore della vita di tutti i giorni e soprattutto della volgarità del mondo borghese, con il suo lavoro febbrile e la sua ricerca del guadagno. Orgoglioso della sua solitudine di essere superiore, l'esteta vuole realizzare la sua vita come un'opera d'arte, scatenando un celebralistico e raffinato edonismo, al di fuori dei piaceri consueti. La bellezza da lui vagheggiata deve rinnegare la natura, i suoi piaceri devono sovvertire la comune sensibilità, nella direzione di una morbosità raffinata e scientemente perseguita. Ma più che della rivolta, egli è l'uomo del rifiuto, consumato nella solitudine del suo mondo esasperatamente soggettivo e gratuito, decisamente avverso a ogni impegno morale e politico, a ogni rapporto con gli altri che non sia il disprezzo.

giovedì 20 agosto 2020

dal Mistero del poeta - morte di Violet

 dal Mistero del poeta - morte di Violet

Il mistero del poeta è un romanzo fondato su un idealismo vaporoso e su vibrazioni e presentimenti arcani dell'animo che si traducono in un lirismo morbido, in modulazioni musicali di sfatta dolcezza. Trionfano in esso i momenti irrazionalistici dell'io, sentiti come mezzo di comunione col mistero da parte di spiriti aristocratici ed eletti: La vicenda è lirica, più che narrativa. Il protagonista, il Poeta racconta di aver udito per due volte in sogno una dolcissima voce di donna, di averla ricercata nel mondo reale, e di averla infine ritrovata in una fanciulla inglese, Violet, esile, eterea, anch'essa scossa da un misterioso presentimento da quando, senza conoscerlo ha letto il libro di lui. Egli la segue in una Germania avvolta in un fantasioso alone romantico, la induce a rompere il fidanzamento voluto dalla famiglia e a sposarlo.

Ma nell'imminenza del matrimonio il pretendente respinto riappare come una  presenza d'incubo, che perseguita i due giovani, simile a un'ombra di morte. per sfuggirgli, il poeta affretta il matrimonio con Violet, ma alla stazione sa da un amico che quell'uomo è sulle loro tracce. L'apparizione del persecutore causa a Violet, ammalata di cuore e legate da un esile filo alla vita, una crisi mortale. Ella spira senza una parola fra le braccia del marito, e tuttavia continuerà a vivere con lui in una comunione spirituale, come dolce e misteriosa presenza nella sua vita.

lunedì 17 agosto 2020

Edgar Allan Poe

 Edgar Allan Poe

Alcolizzato, soggetto a nevrosi depressiva, l'americano Poe (1809 -1849) esasperò la vena lugubre del Romanticismo, con capacità straordinaria di penetrazione nelle zone più oscure dell'animo. I suoi racconti sono spesso avvolti da un alone macabro e surreale, le vicende, dominate da arcane forze soprannaturali si risolvono in atmosfere d'incubo  e di terrore. IL Poe scrisse anche poesie, la più celebre delle quali è il corvo. Nelle meditazioni estetiche (il principio poetico ; Filosofia della composizione ) percorse sviluppi dell'estetica del tardo Ottocento : l'idea della poesia come "creazione ritmica di bellezza, esaltazione necessariamente breve dello spirito, anticipa la poetica decadentistica del frammento lirico; così come la ricerca di uno stile musicale e suggestivo, come mezzo di espressione del mistero che sta dietro le cose ed è inattingibile per via intellettuale anticipa posizioni simboliche. L'influsso esercitato dal Poe sulla letteratura europea fu notevole dopoche il Baudelaire o ebbe "scoperto" nel 1846 e ne ebbe poco dopo tradotto i racconti.

Opere principali : Le avventure di Gordon Pym (1838); Grotteschi e arabeschi (1839);  Racconti (1845)Il corvo e altre poesie (1845).

venerdì 14 agosto 2020

Il decadentismo in Italia

 Il decadentismo in Italia 

Dato il provincialismo imperante nella nostra cultura di fine ottocento e la mancanza nella nostra letteratura di un'esperienza romantica complessa come quella di altri paesi europei, il Decadentismo ebbe in Italia un'affermazione lenta e contrastata e una risonanza meno profonda che in altri paesi. Se ne trovano tracce nella Scapigliatura, in poeti come Arturo Graf e Domenico Gnoli, nella reazione antipositivistica e nella sensibilità inquieta di Antonio Fogazzaro. Solo nel D'Annunzio e nel Pascoli esso si afferma in forme meglio definite. Nel primo però ne vediamo spesso gli aspetti più superficiali, orecchiati  con una capacità di assimilazione vasta ma poco profonda, nel secondo appare più in maniera intuitiva che come adesione piana e consapevole. In entrambi, tuttavia vie ancora l'influsso umanistico  di colui che, almeno inizialmente, considerarono come un maestro, il Carducci, e l'intenzione di essere educatori e vati della nuova Italia, che li apparenta ancora all'Ottocento romantico. La loro giusta collocazione sul piano culturale corrisponde a quella cronologica sono scrittore tra due secoli 

giovedì 6 agosto 2020

letteratura del decadentismo

 letteratura del decadentismo 

Della prima fase del decadentismo, ricordiamo in primo luogo  l'Estetismo (rappresentato, ad esempio dal D'Annunzio da Oscar Wilde  da J.K. Huysmans, ma anche da scrittori più vicini a noi nel tempo) che deriva direttamente dalla già esposta concezione della poesia. Se l'arte è il solo valore autentico dell'esistenza, questa dovrà, a sua volta, configurarsi come un'opera d'arte, essere pura ricerca della bellezza, rigettando ogni considerazione morale ogni dovere imposto dalla convivenza umana. Donde tutta una schiera di esteti, aristocratici e raffinati, intesi al culto della bella parola e del bel gesto, alla ricerca dei piaceri più sottili. delle sensazioni più complicate. D'altra parte l'esaltazione della vitalità  istintiva, la svalutazione della moralità e della razionalità, portarono ai vari miti del superuomo, cioè l'egocentrismo anarchico e sfrenato, che culminò nelle tragiche figure dittatoriali del secolo  e negli altrettanti tragici miti collettivi del sangue e della stirpe, e della volontà di potenza, che divenne impulso aggressivo e imperialistico.

La colpa di queste aberrazioni non va gettata sul decadentismo, che è se mai anch'esso espressione della crisi generale delle civiltà europea c, e sulla quale, quindi è possibile dare un giudizio definitivo. Si può dire, tuttavia, che il decadentismo  dalle prima affermazione più abnormi e plateali , s'è venuto  approfondendo, è divenuto la scoperta di una nuova dimensione del nostro essere. Ha infranto i miti più facili e superficiali del Positivismo, ha rivendicato la concretezza del dramma esistenziale della persona da certe astrattezze dello storicismo idealistico.

La migliore letteratura ripropone il tema della solitudine dell'io davanti al destino , la problematicità dell'esistenza la ricerca ansiosa di una luce che illumini l'ombra del dolore e della morte, d'altra parte, soprattutto nelle tendenze realistiche del romanzo, ha fatto sentire  l'urgenza di un incontro più vero, di un dialogo pieno ed effettivo con gli altri uomini.

La crisi di cui il Decadentismo non è che uno degli aspetti, si è venuta approfondendo in un secolo  , travagliato da tragiche esperienze di guerra e di violenza, da scoperte scientifiche e tecnologie  sconvolgenti, che hanno messo in discussione una civiltà millenaria e la visione dell'uomo che era stata propria della cultura occidentale dell'età classiche al Romanticismo