l'Accattone - Maupassant
Sotto un'apparenza di allegria e di impassibilità Maupassant nasconde una tristezza desolata un senso impalpabile del vuoto e del nulla al di là della realtà quotidiana, appassionatamente desiderata e fatalmente delusiva.
La novella - dell'84 - che riproduciamo ne è un esempio : l'indifferenza e l'egoismo si trasformano in crudele disumanità quasi per una forza che trascende la volontà degli uomini e assume l'aspetto dell'irresistibile legge del destino.
Il male si accompagna alla vita umana segnando certi individui sin dalla nascita tutto per loro è come stabilito da una fatalità ostile di cui essi misteriosamente sentiranno intorno l'inspiegabile e minacciosa presenza. Ma non potranno sfuggirvi.
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martedì 29 ottobre 2019
lunedì 28 ottobre 2019
Guy De Maupassant
Guy De Maupassant
Guy De Maupassant nacque nel 1850 in Normandia, dove trascorse la giovinezza in piena libertà accanto alla madre, amica sin dalla fanciullezza di Flaubert, che affettuosamente lo seguì nel lavoro letterario. Dopo la disastrosa esperienza della guerra del 1870 si stabilì a Parigi, lavorando appartato e osservando la società contemporanea; poi dall'80 al 90 ebbe una vita intensissima e una frenetica attività letteraria : tre anni di silenzio sconvolti e tormentati dalla follia ; morì nell'ospedale psichiatrico di Passy nel 1893.
Maupassant è uno scrittore nato di racconti per l'incredibile capacità di ritrarre con pochi tratti figure e personaggi nell'ambiente e nella situazione che, attraverso un rapido intreccio, ne rivelano interamente l'animo. Il suo mondo è la borghesia di Parigi e delle cittadine di provincia e la gente della nativa Normandia, visite attraverso in casi della vita quotidiana; amico di Flaubert, Zola e altri scrittori reality ne seguì l'indi
rizzo letterario, distinguendosi per la ricchezza e la vivacità della fantasia, ma anche per una meno rigorosa applicazione dei principi estetici naturalistici
Guy De Maupassant nacque nel 1850 in Normandia, dove trascorse la giovinezza in piena libertà accanto alla madre, amica sin dalla fanciullezza di Flaubert, che affettuosamente lo seguì nel lavoro letterario. Dopo la disastrosa esperienza della guerra del 1870 si stabilì a Parigi, lavorando appartato e osservando la società contemporanea; poi dall'80 al 90 ebbe una vita intensissima e una frenetica attività letteraria : tre anni di silenzio sconvolti e tormentati dalla follia ; morì nell'ospedale psichiatrico di Passy nel 1893.
Maupassant è uno scrittore nato di racconti per l'incredibile capacità di ritrarre con pochi tratti figure e personaggi nell'ambiente e nella situazione che, attraverso un rapido intreccio, ne rivelano interamente l'animo. Il suo mondo è la borghesia di Parigi e delle cittadine di provincia e la gente della nativa Normandia, visite attraverso in casi della vita quotidiana; amico di Flaubert, Zola e altri scrittori reality ne seguì l'indi
rizzo letterario, distinguendosi per la ricchezza e la vivacità della fantasia, ma anche per una meno rigorosa applicazione dei principi estetici naturalistici
mercoledì 23 ottobre 2019
Alphonse Daudet
Alphonse Daudet
Alphonse Daudet nato a Nimes nel 1840 e morto a Parigi nel 1897 divise la sua esistenza tra la capitale e l'amata Provenza, le cui tradizioni e le cui lingua in quegli anni erano state riportate a grande notorietà dal poeta Federico Mistral, senza voler ricordare al parte che la Provenza ebbe allora nella pittura di Cezanne e di Van Gogh, Daudet ha dedicato alla sua terra due libri, Lettere dal mio mulino (1866), racconti e bozzetti che da un vecchio mulino di Fontvieille presso Arles riattato a residenza estiva lo scrittore immagina di mandare agli amici parigini e il famosissimo Tartarino di Tarascona (1872) di cui riportiamo uno dei primi capitoli.
Il realismo di Daudet abbandona I toni duri e crudi di Flaubert e di Zola e preferisce quelli più amabili dell'ironia pacata e scintillante : dei compaesani egli non scandaglia drammi intimi o crisi interiori nè descrive fatiche, povertà, difficoltà materiali, monotonia e grigiore di vita, ma più superficialmente e semplicemente si limita a sbozzare caratteri singolari, a raccontare episodi grotteschi o stravaganti tramandandoci una galleria di tipi spacconi e meschini gaudenti e taccagni intriganti e ingenui ambiziosi e sprovveduti. Siamo ormai alla fine della grande letteratura realistica.
Il suo linguaggio è un linguaggio di chi ama la sua terra e la sua gente e non si pone problemi limitandosi a descrivere cose o persone d'ogni giorno con un sorriso pieno di affetto e venato di malinconia
Alphonse Daudet nato a Nimes nel 1840 e morto a Parigi nel 1897 divise la sua esistenza tra la capitale e l'amata Provenza, le cui tradizioni e le cui lingua in quegli anni erano state riportate a grande notorietà dal poeta Federico Mistral, senza voler ricordare al parte che la Provenza ebbe allora nella pittura di Cezanne e di Van Gogh, Daudet ha dedicato alla sua terra due libri, Lettere dal mio mulino (1866), racconti e bozzetti che da un vecchio mulino di Fontvieille presso Arles riattato a residenza estiva lo scrittore immagina di mandare agli amici parigini e il famosissimo Tartarino di Tarascona (1872) di cui riportiamo uno dei primi capitoli.
Il realismo di Daudet abbandona I toni duri e crudi di Flaubert e di Zola e preferisce quelli più amabili dell'ironia pacata e scintillante : dei compaesani egli non scandaglia drammi intimi o crisi interiori nè descrive fatiche, povertà, difficoltà materiali, monotonia e grigiore di vita, ma più superficialmente e semplicemente si limita a sbozzare caratteri singolari, a raccontare episodi grotteschi o stravaganti tramandandoci una galleria di tipi spacconi e meschini gaudenti e taccagni intriganti e ingenui ambiziosi e sprovveduti. Siamo ormai alla fine della grande letteratura realistica.
Il suo linguaggio è un linguaggio di chi ama la sua terra e la sua gente e non si pone problemi limitandosi a descrivere cose o persone d'ogni giorno con un sorriso pieno di affetto e venato di malinconia
lunedì 21 ottobre 2019
Il delirium tremens - Emile Zola
il delirium tremens - Emile Zola
L'Assommoir (1877) lo Scannatoio, com'è chiamata la bettola dove I personaggi vanno a trovare nell'acquavite conforto alle miserie della loro disumana esistenza, è il settimo romanzo dei Rougon-Maquart. La figura principale è la povera Gervasia, una giovane sciancata che, travolta da una vita di sacrifici e di dolori, finisce nel vizio e nell'abiezione, mentre il marito, Coupeau, muore alcolizzato. Zola regitra analizza e descrive quel sordido mondo, lasciando chiaramente intravedere il suo giudizio di uomo e di cittadino : le vittime dell'alcolismo non sono dei viziosi da condannare, ma le vittime della società che sfrutta ignobilmente gli operai e poi li uccide con l'alcol nelle taverne dove lentamente precipitano verso l'abiezione e la morte.
Come esempio del crudo realismo e dell'attenzione scientifica ad ogni particolare della malattia, anche I più ributtanti Zola descrive al fine di Coupeau soffermandosi con distaccata accuratezza su tutti gli aspetti del delirio prodotto dall'alcolismo nella fase acuta, il delirium tremens : il personaggio è un caso patologico studiato scientificamente in tutte le fasi della malattia sino alla morte.
Già da qualche tempo Coupeau per sei mesi era continuamente ubriaco poi cadeva nella pazzia e veniva ricoverato nell'ospedale di Sant'Anna: in tre anni vi era entrato ben sette volte.
L'Assommoir (1877) lo Scannatoio, com'è chiamata la bettola dove I personaggi vanno a trovare nell'acquavite conforto alle miserie della loro disumana esistenza, è il settimo romanzo dei Rougon-Maquart. La figura principale è la povera Gervasia, una giovane sciancata che, travolta da una vita di sacrifici e di dolori, finisce nel vizio e nell'abiezione, mentre il marito, Coupeau, muore alcolizzato. Zola regitra analizza e descrive quel sordido mondo, lasciando chiaramente intravedere il suo giudizio di uomo e di cittadino : le vittime dell'alcolismo non sono dei viziosi da condannare, ma le vittime della società che sfrutta ignobilmente gli operai e poi li uccide con l'alcol nelle taverne dove lentamente precipitano verso l'abiezione e la morte.
Come esempio del crudo realismo e dell'attenzione scientifica ad ogni particolare della malattia, anche I più ributtanti Zola descrive al fine di Coupeau soffermandosi con distaccata accuratezza su tutti gli aspetti del delirio prodotto dall'alcolismo nella fase acuta, il delirium tremens : il personaggio è un caso patologico studiato scientificamente in tutte le fasi della malattia sino alla morte.
Già da qualche tempo Coupeau per sei mesi era continuamente ubriaco poi cadeva nella pazzia e veniva ricoverato nell'ospedale di Sant'Anna: in tre anni vi era entrato ben sette volte.
venerdì 18 ottobre 2019
Emile Zola
Emile Zola
Emile Zola (1840-1902) nacque a Parigi da padre di origine italiana morto quando egli era ancora giovane. Ebbe come compagno di collegio il celebre pittore Cezanne iniziatore della moderna pittura francese ed europea. Divenuto direttore dell'ufficio pubblicità di un grande editore della capitale, conobbe I maggiori scrittori del tempo. Tutta la sua esistenza fu occupata dalla letteratura,
che egli pose al servizio della verità, seguendo I principi del naturalismo- di cui fu il principale sostenitore -cioè riproducendo la realtà dopo averla analizzata con il rigore scientifico con cui il medico studia il comportamento di personalità malate o seziona un cadavere per indagarne le cause del decesso. Decise così di mostrare attraverso una serie di romanzi tra loro concatenati come il principio dell'ereditarietà determini la vita umana. I venti romanzi del ciclo Rougon-Macquart ( 1871-93) seguono I discendenti del capostipite di ogni ambiente sociale, I mercati generali I grandi magazzini il mondo raffinato e galante I sobborghi operai I villaggi minerali: ne deriva un quadro vivo e vario della Francia del secondo impero. Il suo interesse umano e sociale lo portò a farsi sostenitore dei ceti meno abbienti in particolare degli operai di Parigi e dei contadini delle campagne, sfruttati e abbruttiti dal lavoro. Lo stesso amore per la giustizia lo spinse a intervenire nel caso Dreyfus contro la corrotta classe politica e militare francese : gliene derivarono un processo e una condanna con un anno di volontariato esilio in Inghilterra, coronati dal riconoscimento di aver sostenuto la verità.
Capo indiscusso del naturalismo, osteggiato come scrittore da chi non sopportava le sue impietose descrizioni di ogni umana bassezza e vizio esaltato da chi ne ammirava invece la rappresentazione priva di convenzionalismi e di falsi pudori della vita contemporanea. Zola morì nella sua casa parigina asfissiato dall'ossido di carbonio di un braciere
Emile Zola (1840-1902) nacque a Parigi da padre di origine italiana morto quando egli era ancora giovane. Ebbe come compagno di collegio il celebre pittore Cezanne iniziatore della moderna pittura francese ed europea. Divenuto direttore dell'ufficio pubblicità di un grande editore della capitale, conobbe I maggiori scrittori del tempo. Tutta la sua esistenza fu occupata dalla letteratura,
che egli pose al servizio della verità, seguendo I principi del naturalismo- di cui fu il principale sostenitore -cioè riproducendo la realtà dopo averla analizzata con il rigore scientifico con cui il medico studia il comportamento di personalità malate o seziona un cadavere per indagarne le cause del decesso. Decise così di mostrare attraverso una serie di romanzi tra loro concatenati come il principio dell'ereditarietà determini la vita umana. I venti romanzi del ciclo Rougon-Macquart ( 1871-93) seguono I discendenti del capostipite di ogni ambiente sociale, I mercati generali I grandi magazzini il mondo raffinato e galante I sobborghi operai I villaggi minerali: ne deriva un quadro vivo e vario della Francia del secondo impero. Il suo interesse umano e sociale lo portò a farsi sostenitore dei ceti meno abbienti in particolare degli operai di Parigi e dei contadini delle campagne, sfruttati e abbruttiti dal lavoro. Lo stesso amore per la giustizia lo spinse a intervenire nel caso Dreyfus contro la corrotta classe politica e militare francese : gliene derivarono un processo e una condanna con un anno di volontariato esilio in Inghilterra, coronati dal riconoscimento di aver sostenuto la verità.
Capo indiscusso del naturalismo, osteggiato come scrittore da chi non sopportava le sue impietose descrizioni di ogni umana bassezza e vizio esaltato da chi ne ammirava invece la rappresentazione priva di convenzionalismi e di falsi pudori della vita contemporanea. Zola morì nella sua casa parigina asfissiato dall'ossido di carbonio di un braciere
mercoledì 16 ottobre 2019
Emma Bovary - Gustave Flaubert
Emma Bovary - Gustave Flaubert
Emma ha sposato Carlo Bovary, un medico di provincia che l'ama sinceramente, ma non sa corrispondere I suoi sogni romantici. Delusa Emma fantastica e vagheggia la vita della capitale, ma l'immaginazione si scontra con la deludente realtà; poco alla volta il suo cuore si inaridisce e il suo animo scivola lentamente nella terribile morsa della noia. Flaubert usa uno stile distaccato mettendo a nudo lo sviluppo psicologico.
Emma ha sposato Carlo Bovary, un medico di provincia che l'ama sinceramente, ma non sa corrispondere I suoi sogni romantici. Delusa Emma fantastica e vagheggia la vita della capitale, ma l'immaginazione si scontra con la deludente realtà; poco alla volta il suo cuore si inaridisce e il suo animo scivola lentamente nella terribile morsa della noia. Flaubert usa uno stile distaccato mettendo a nudo lo sviluppo psicologico.
lunedì 14 ottobre 2019
Gustave Flaubert
Gustave Flaubert
Gustave Flaubert (1821-1880) nacque a Rouen in Normandia e visse in una vicina casa di campagna un'esistenza turbata da malattie e lutti famigliari, interrotta da qualche breve viaggio a Parigi e all'estero, in Corsica, in Italia, nel Medio Oriente e a Tunisi; sin dalla giovinezza si dedicò all'attività letteraria con metodo e assiduità. Le prime opere rispecchiano un certo gusto romantico per l'esotico, ma I romanzi della maturità descrivono realisticamente con fedeltà e obiettività la vita monotona e piatta della provincia francese. Le sue opere più importanti sono Madame Bovary(1857) storia di una giovane donna romantica e smaniosa di avventure che, delusa dalla mediocrità del marito e dalla noia della vita di provincia lo tradisce e poi si uccide; l'Educazione sentimentale (1869) storia di un fallimento di un giovane provinciale a Parigi; e il postumo incompiuto Buvard e Pecuchet, aspramente ironico contro l'imbecillità piccolo borghese. Le opere di Flaubert sono un'altra lezione stilistica con un linguaggio rigoroso e distaccato lo scrittore rimane al di fuori di ciò che narra limitandosi a descrivere I fatti senza darne nessuna interpretazione perché I fatti parlano da sé.
Flaubert avvertì la crisi che travaglia la società contemporanea : il fallimento o l'imbecillità dei suoi personaggi indirettamente la riflettono e lasciano trasparire l'interiore tensione dello scrittore al di là della sua concezione oggettiva dell'arte e della rigorosa impassibilità del suo stile
Gustave Flaubert (1821-1880) nacque a Rouen in Normandia e visse in una vicina casa di campagna un'esistenza turbata da malattie e lutti famigliari, interrotta da qualche breve viaggio a Parigi e all'estero, in Corsica, in Italia, nel Medio Oriente e a Tunisi; sin dalla giovinezza si dedicò all'attività letteraria con metodo e assiduità. Le prime opere rispecchiano un certo gusto romantico per l'esotico, ma I romanzi della maturità descrivono realisticamente con fedeltà e obiettività la vita monotona e piatta della provincia francese. Le sue opere più importanti sono Madame Bovary(1857) storia di una giovane donna romantica e smaniosa di avventure che, delusa dalla mediocrità del marito e dalla noia della vita di provincia lo tradisce e poi si uccide; l'Educazione sentimentale (1869) storia di un fallimento di un giovane provinciale a Parigi; e il postumo incompiuto Buvard e Pecuchet, aspramente ironico contro l'imbecillità piccolo borghese. Le opere di Flaubert sono un'altra lezione stilistica con un linguaggio rigoroso e distaccato lo scrittore rimane al di fuori di ciò che narra limitandosi a descrivere I fatti senza darne nessuna interpretazione perché I fatti parlano da sé.
Flaubert avvertì la crisi che travaglia la società contemporanea : il fallimento o l'imbecillità dei suoi personaggi indirettamente la riflettono e lasciano trasparire l'interiore tensione dello scrittore al di là della sua concezione oggettiva dell'arte e della rigorosa impassibilità del suo stile
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