Emile Zola
Emile Zola (1840-1902) nacque a Parigi da padre di origine italiana morto quando egli era ancora giovane. Ebbe come compagno di collegio il celebre pittore Cezanne iniziatore della moderna pittura francese ed europea. Divenuto direttore dell'ufficio pubblicità di un grande editore della capitale, conobbe I maggiori scrittori del tempo. Tutta la sua esistenza fu occupata dalla letteratura,
che egli pose al servizio della verità, seguendo I principi del naturalismo- di cui fu il principale sostenitore -cioè riproducendo la realtà dopo averla analizzata con il rigore scientifico con cui il medico studia il comportamento di personalità malate o seziona un cadavere per indagarne le cause del decesso. Decise così di mostrare attraverso una serie di romanzi tra loro concatenati come il principio dell'ereditarietà determini la vita umana. I venti romanzi del ciclo Rougon-Macquart ( 1871-93) seguono I discendenti del capostipite di ogni ambiente sociale, I mercati generali I grandi magazzini il mondo raffinato e galante I sobborghi operai I villaggi minerali: ne deriva un quadro vivo e vario della Francia del secondo impero. Il suo interesse umano e sociale lo portò a farsi sostenitore dei ceti meno abbienti in particolare degli operai di Parigi e dei contadini delle campagne, sfruttati e abbruttiti dal lavoro. Lo stesso amore per la giustizia lo spinse a intervenire nel caso Dreyfus contro la corrotta classe politica e militare francese : gliene derivarono un processo e una condanna con un anno di volontariato esilio in Inghilterra, coronati dal riconoscimento di aver sostenuto la verità.
Capo indiscusso del naturalismo, osteggiato come scrittore da chi non sopportava le sue impietose descrizioni di ogni umana bassezza e vizio esaltato da chi ne ammirava invece la rappresentazione priva di convenzionalismi e di falsi pudori della vita contemporanea. Zola morì nella sua casa parigina asfissiato dall'ossido di carbonio di un braciere
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