Che cosa si può dire delle poetica del Foscolo ?
la poetica del Foscolo ha una evidente matrice classica ma si evolve nell'iter del pensiero e dello stile dell'autore in motivi di schietta arte romantica
per meglio rendere il significato della poetica foscoliana si può aggiungere che in essa convivono in perfetta armonia la forma classica e la concezione e la sensibilità romantica
Foscolo può definirsi romantico ?
definire Foscolo romantico dando al termine uno stretto significato cronologico non è del tutto possibile
Il romanticismo come corrente letteraria ufficiale in Italia inizia con la pubblicazione della lettera semiseria di Berchet nel 1816
a questa data il Foscolo ha già composto e pubblicato opere di ispirazione romantica (l'Ortis i Sonetti i Sepolcri
Il romanticismo foscoliano quindi affonda le sue origini nella concezione Vichiana della storia e della vita nel vasto movimento romantico europeo particolarmente occidentale (inglese e francese)
i sepolcri hanno un contenuto patriottico ?
Il carme dei Sepolcri trova la sua causa occasionale nell'editto napoleonico di Saint Cloud del 12 giugno 1804 contro cui è stato scritto dal Foscolo
Napoleone cantato dal poeta come liberatore (ode a Napoleone liberatore) viene riconosciuto e additato come tiranno oppressore e predatore alla generazione risorgimentale del nostro paese
In questo senso il Liberal Carme assume un significato di un canto patriottico che si potrebbe definire persino risorgimentale
c'è in esso chiaro incitamento agli italiani del tempo a compiere egregie cose
si potrebbe parlare di continuità a proposito della poesia foscoliana ?
La continuità della poesia foscoliana è agevolmente dimostrabile se si tiene conto che tutte le sue opere sono pervase da pessimismo dal senso eroico della vita dall'amore e dall'esaltazione della bellezza dal costante sentimento di morte dalla passione patria dall'ammirazione per la donna dalla celebrazione delle virtù e dei valori umani
Che cosa si può dire sul pessimismo foscoliano ?
IL pessimismo foscoliano è di una realtà innegabile
egli cioè non fa il pessimista non canta il dolore perché vuole diventare un poeta alla moda è realmente un pessimista come dimostra con tutta la chiarezza tutta la sua produzione poetica dall'Ortis alla Grazie
tutta la sua vita dalla fanciullezza alla morte è la causa del suo pessimismo e ad essa si aggiunge la sua formazione culturale umana attraverso i classici latini e greci la cui visione se non completamente pessimistica non fu intonata all'ottimismo
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sabato 5 settembre 2015
mercoledì 2 settembre 2015
FOSCOLO - LE GRAZIE
Dovevano essere un poema nell'ideazione del Foscolo e sono nella realizzazione soltanto tre inni
a Venere (sentita lucreziamente cioè come simbolo della natura generatrice dea della fecondità e della bellezza)
a Vesta ( dea dell'intelligenza)
a Pallade (della virtù)
Nel primo inno il poeta canta come per virtù di bellezza e di amore gli uomini passino dallo stato di ferinità al consorzio civile la scena si svolge in Grecia
Nel secondo inno descrive il passaggio delle Grazie dalla Grecia all'Italia ed esalta la musica la poesia e la danza
Tre bellissime donne in veste di sacerdotesse Eleonora Nencini Cornelia Martinetti e Maddalena Bignami che simboleggiano la musica la poesia e la danza sono guidate dal poeta all'altare delle Grazie
Nel terzo inno il poeta celebra l'arte che libera l'anima umana dalle passioni ed infonde serenità La scena è collocata nella favolosa Atlantide qui la dea Pallade fa tessere da diverse dee un velo che proteggerà le Grazie dalle passioni
Il motivo che ispira il poemetto del "Le Grazie" frammentario e incompleto è l'esaltazione della Bellezza che sola riesce ad offrire ristoro ai mortali nati a vaneggiare
E bellezza vuol dire forme perfette ed atteggiamenti armonici di una bella donna ma anche forme suggestive di paesaggi naturali ed artificiali
Le Grazie sono insomma il poema della Bellezza intesa come armonia che consola e rende gentile la vita
a Venere (sentita lucreziamente cioè come simbolo della natura generatrice dea della fecondità e della bellezza)
a Vesta ( dea dell'intelligenza)
a Pallade (della virtù)
Nel primo inno il poeta canta come per virtù di bellezza e di amore gli uomini passino dallo stato di ferinità al consorzio civile la scena si svolge in Grecia
Nel secondo inno descrive il passaggio delle Grazie dalla Grecia all'Italia ed esalta la musica la poesia e la danza
Tre bellissime donne in veste di sacerdotesse Eleonora Nencini Cornelia Martinetti e Maddalena Bignami che simboleggiano la musica la poesia e la danza sono guidate dal poeta all'altare delle Grazie
Nel terzo inno il poeta celebra l'arte che libera l'anima umana dalle passioni ed infonde serenità La scena è collocata nella favolosa Atlantide qui la dea Pallade fa tessere da diverse dee un velo che proteggerà le Grazie dalle passioni
Il motivo che ispira il poemetto del "Le Grazie" frammentario e incompleto è l'esaltazione della Bellezza che sola riesce ad offrire ristoro ai mortali nati a vaneggiare
E bellezza vuol dire forme perfette ed atteggiamenti armonici di una bella donna ma anche forme suggestive di paesaggi naturali ed artificiali
Le Grazie sono insomma il poema della Bellezza intesa come armonia che consola e rende gentile la vita
martedì 1 settembre 2015
ITALIANO I VERBI IL MODO INDICATIVO PRESENTE
- Le tre coniugazioni - Il modo indicativo |
I verbi italiani sono solitamente suddivisi in tre gruppi, chiamati coniugazioni , a seconda della desinenza dell'infinito.
Prima coniugazione: -ARE (Esempi: parlare , lavorare .
Modo indicativo
Presente
Particolarità della prima coniugazione.
Verbi in -care, -gare conservano il suono velare (duro) della -c- e della -g- prendendo un -h- davanti alle desinenze che iniziano per -e- o -i-:
Esempi:
Esempi:
Seconda coniugazione: -ERE (Esempi: mettere (å sette), vedere (å se).
Terza coniugazione: -IRE (Esempi: sentire, finire
Ricapitolazione delle tre coniugazioni, presente indicativo:
Prima coniugazione: -ARE (Esempi: parlare , lavorare .
Modo indicativo
Presente
Lavor -are Lavor-o Lavor-i Lavor-a Lavor-iamo Lavor-ate Lavor-ano |
Verbi in -care, -gare conservano il suono velare (duro) della -c- e della -g- prendendo un -h- davanti alle desinenze che iniziano per -e- o -i-:
Esempi:
- Mancare: io manc-o, tu manc-h-i, lui manc-a, noi manc-h-iamo, ecc...
- Pregare: io preg-o, tu preg-h-i, lui preg-a, noi preg-h-iamo, ecc...
Esempi:
- Cominciare: io cominci-o, tu cominc-i, lui cominci-a, noi cominc-iamo, ecc...
- Mangiare: io mangi-o, tu mang-i, lui mangi-a, noi mang-iamo, ecc...
- Lasciare: io lasci-o, tu lasci-a, noi lasc-iamo, eccc...
Andare | Dare |
Vado Vai Va Andiamo Andate Vanno | Do Dai Dà Diamo Date Danno |
Fare | Stare |
Faccio Fai Fa Facciamo Fate Fanno | Sto Stai Sta Stiamo State Stanno |
Ved-ere Modo indicativo Presente
| Molti verbi della seconda coniugazione sono irregolari. Esempi:
|
Senti-re Modo indicativo Presente
| La maggior parte dei verbi della terza coniugazione seguono il modello di Finire: finisco, finisci, finisce, finiamo, finite, finiscono. Verbo molto frequente e irregolare della terza coniugazione è Venire: vengo, vieni, viene, veniamo, venite, vengono. |
Ricapitolazione delle tre coniugazioni, presente indicativo:
Prima coniugazione | Seconda coniugazione |
Parl-are | Prend-ere |
Parl-o Parl-i Parl-a Parl-iamo Parl-ate Parl-ano | Prend-o Prend-i Prend-e Prend-iamo Prend-ete Prend-ono |
Terza coniugazione | |
Dorm-ire | Prefer-ire |
Dorm-o Dorm-i Dorm-e Dorm-iamo Dorm-ite Dorm-ono | Prefer-isc-o Prefer-isc-i Prefer-isc-e Prefer-iamo Prefer-ite Prefer-isc-ono |
lunedì 31 agosto 2015
foscolo - i sepolcri
si accentua nel carme (epistola poetica dedicata al poeta Ippolito Pindemonte autore dei Cimiteri) il concetto della poesia eternatrice ed inoltre si introduce il mito della storia che vince il tempo per cui l'opera dell'uomo non solo no è inutile ma rappresenta la perenne tradizione di gloria e di civiltà delle stirpi
Più largo posto occupano i grandi miti (o illusioni9 dell'Amore che è conforto all'umana sventura terrena della Poesia della Patria della Libertà e dell'Immortalità dello spirito
il carme è caratterizzato da una intima disciplina classica è insieme solenne eloquenza e solitaria meditazione passione accesa ed incontenibile e contemplazione statica e distaccata
I carme racchiude tutti i motivi già accennati nell'Ortis elaborati ed avvertiti in una nuova concezione spirituale ed umana che è andata maturandosi nel poeta negli anni che precedettero immediatamente la composizione del Carme
Il tema principale è la lotta dell'uomo contro la materia che caratterizza e domina l'universo
tutto trasforma il tempo ed in questa incessante ed universale trasformazione la materia trona ad essere materia quindi anche l'uomo considerato nella sua essenza corporea materiale si trasforma e finisce per essere quello che era stato prima
Ma la vita dell'uomo non cessa con la morte fisica la vita rimane viva nel ricordo dei viventi specialmente quella degli uomini grandi di coloro che si sono meritati la stima per avere compiuto opere straordinariamente insigni perciò le loro azioni ed essi stessi vengono resi immortali dalla poesia
Il carme deve perciò essere considerato un canto di fede dei valori spirituali del'operositù degli uomini
si può affermare con fermezza che i Sepolcri rappresentano una vittoria dello spirito sulla materia della storia sul tempo dell'universale sul contingente della libertà sulla tirannide
Il carme ha un rilevante contenuto patriottico se le gesta dell'uomo non vengono dimenticate con la sua morte no è senza utilità la vita sulla terra e non è vano sacrificare la vita per la patria
Un esempio di valore e di eroismo un sacrificio nobile e generoso saranno di spone e di sollecitazione sempre all'azione del singolo cittadino e di tutto il popolo In questo senso il Foscolo con il Carme i Sepolcri si colloca tra i poeti del Risorgimento nazionale
Protagonista del Carme è lo stesso Foscolo che in più di un passo parla in prima persona
Figure dominanti sono quelle di Parini (simbolo della perfetto condotta morale ) dell'Alfieri (simbolo dell'amore per la patria) di Omero (simbolo sublime della poesia)
Il carme è antinapoleonico e si svolge con una palese connotazione liberale
Il tono è malinconico in generale ma qualche volta assume tinte pessimistiche : l'uomo vive nel ricordo dei viventi è eternato dalla poesia ma è destinato lo stesso a morire
Ad eternarlo c'è la poesia questa è la grand
e illusione foscoliana illusione che gli consentì di superare la concezione meccanicistica dell'Illuminismo che tuttavia è presente nel Carme
Più largo posto occupano i grandi miti (o illusioni9 dell'Amore che è conforto all'umana sventura terrena della Poesia della Patria della Libertà e dell'Immortalità dello spirito
il carme è caratterizzato da una intima disciplina classica è insieme solenne eloquenza e solitaria meditazione passione accesa ed incontenibile e contemplazione statica e distaccata
I carme racchiude tutti i motivi già accennati nell'Ortis elaborati ed avvertiti in una nuova concezione spirituale ed umana che è andata maturandosi nel poeta negli anni che precedettero immediatamente la composizione del Carme
Il tema principale è la lotta dell'uomo contro la materia che caratterizza e domina l'universo
tutto trasforma il tempo ed in questa incessante ed universale trasformazione la materia trona ad essere materia quindi anche l'uomo considerato nella sua essenza corporea materiale si trasforma e finisce per essere quello che era stato prima
Ma la vita dell'uomo non cessa con la morte fisica la vita rimane viva nel ricordo dei viventi specialmente quella degli uomini grandi di coloro che si sono meritati la stima per avere compiuto opere straordinariamente insigni perciò le loro azioni ed essi stessi vengono resi immortali dalla poesia
Il carme deve perciò essere considerato un canto di fede dei valori spirituali del'operositù degli uomini
si può affermare con fermezza che i Sepolcri rappresentano una vittoria dello spirito sulla materia della storia sul tempo dell'universale sul contingente della libertà sulla tirannide
Il carme ha un rilevante contenuto patriottico se le gesta dell'uomo non vengono dimenticate con la sua morte no è senza utilità la vita sulla terra e non è vano sacrificare la vita per la patria
Un esempio di valore e di eroismo un sacrificio nobile e generoso saranno di spone e di sollecitazione sempre all'azione del singolo cittadino e di tutto il popolo In questo senso il Foscolo con il Carme i Sepolcri si colloca tra i poeti del Risorgimento nazionale
Protagonista del Carme è lo stesso Foscolo che in più di un passo parla in prima persona
Figure dominanti sono quelle di Parini (simbolo della perfetto condotta morale ) dell'Alfieri (simbolo dell'amore per la patria) di Omero (simbolo sublime della poesia)
Il carme è antinapoleonico e si svolge con una palese connotazione liberale
Il tono è malinconico in generale ma qualche volta assume tinte pessimistiche : l'uomo vive nel ricordo dei viventi è eternato dalla poesia ma è destinato lo stesso a morire
Ad eternarlo c'è la poesia questa è la grand
e illusione foscoliana illusione che gli consentì di superare la concezione meccanicistica dell'Illuminismo che tuttavia è presente nel Carme
giovedì 27 agosto 2015
FOSCOLO -I SONETTI
Possono definirsi la continuazione e lo sviluppo delle ""Ultime lettere di Jacopo Ortis"
i migliori per contenuto e per stile universalmente riconosciuti sono :
Alla sera in cui il poeta contempla il paesaggio su cui arrivano le tenebre e quindi canta alla sera come momento di serenità forse perché essa è l'immagine della morte
malinconia che gradualmente si traduce in una pena d'essere tutta romantica
In morte al fratello Giovanni tutto intriso di dolore questo sonetto riflette interamente la personalità e la fisionomia psicologica del poeta che mentre piange sul cenere muto del fratello corre col pensiero alla madre che soffre e si strugge per Giovanni morto e per Ugo lontano
Chiude il sonetto "sento gli avversi numi delle secrete cure che al viver tuo furon tempesta e prego anch'io nel tuo porto (la morte) quiete"
ed appello alle "straniere genti l'ossa mia rendete allora al petto della madre mesta "
A Zacinto dove si riverbera il ricordo del poeta che si rivede fanciulletto nella sua isola natale bagnata dal quel mare Ionio dalle cui acque nacque intatta Venere che con il suo sorriso rendeva feconde le isole ionie tutte per cui il verso insigne a Omero esaltò il paesaggio dello sventurato Ulisse e che alla fine baciò la sua petrosa Itaca anche questo sonetto si chiude con con un tono doloroso
I sonetti mentre vibrano di intenso sentimento e quindi son un magnifico esempio di poesia romantica most
rano stile classico
i migliori per contenuto e per stile universalmente riconosciuti sono :
Alla sera in cui il poeta contempla il paesaggio su cui arrivano le tenebre e quindi canta alla sera come momento di serenità forse perché essa è l'immagine della morte
malinconia che gradualmente si traduce in una pena d'essere tutta romantica
In morte al fratello Giovanni tutto intriso di dolore questo sonetto riflette interamente la personalità e la fisionomia psicologica del poeta che mentre piange sul cenere muto del fratello corre col pensiero alla madre che soffre e si strugge per Giovanni morto e per Ugo lontano
Chiude il sonetto "sento gli avversi numi delle secrete cure che al viver tuo furon tempesta e prego anch'io nel tuo porto (la morte) quiete"
ed appello alle "straniere genti l'ossa mia rendete allora al petto della madre mesta "
A Zacinto dove si riverbera il ricordo del poeta che si rivede fanciulletto nella sua isola natale bagnata dal quel mare Ionio dalle cui acque nacque intatta Venere che con il suo sorriso rendeva feconde le isole ionie tutte per cui il verso insigne a Omero esaltò il paesaggio dello sventurato Ulisse e che alla fine baciò la sua petrosa Itaca anche questo sonetto si chiude con con un tono doloroso
I sonetti mentre vibrano di intenso sentimento e quindi son un magnifico esempio di poesia romantica most
rano stile classico
mercoledì 26 agosto 2015
FOSCOLO - le Odi
Sono particolarmente due le più note (all'amica risanata e A Luigia Pallavicini caduta da cavallo) che manifestano il superamento da parte del poeta della crisi spirituale in cui si dibatte sono i grandi miti della bellezza serenatrice e della poesia eternatrice che aiutano il poeta a vincere con se stesso la dura e difficile lotta interiore appare chiara nelle Odi la necessità avvertita dal poeta di temperare l'esuberanza romantica del suo animo nella misura e armonia classica e di cantarla in contemplazione
A Luigia Pallavicini caduta da cavallo è un'ode amorosa si articola in 18 strofe ciascuna di sei settenari (versi di sette sillabe) di cui il secondo e il quarto verso sdruccioli
la prima edizione comparve in un Omaggio a Luigia Pallavicini contenente cinque poesie di autori diversi di queste la quarta in ordine di disposizione è l'Ode del Foscolo
Nelle strofe iniziali nel momento della caduta e del ferimento della nobildonna genovese cont
inui sono i richiami mitologici le Grazie Citerea (Venere) Adone Apollo (Dio della medicina)
Nelle strofe che seguono c'è un misto di romantiche visioni (la danza e la grazia della Pallavicini ) e di mitologia (Pallade che esce dal bagno ) per una similitudine forse poeticamente poco riuscita, come del resto tutta la rimanente parte dell'ode, nella quale il poeta rimprovera alla "diva" di avere trascurato le occupazioni femminili per dedicarsi a sport virili come l'equitazione
Invece si salvano bene le ultime strofe dell'Ode anche se ancora cariche di richiami mitologici nelle quali il poeta augura alla Pallavicini (che in realtà rimase deturpata da una cicatrice sul volto)
di diventare più bella di prima
La seconda Ode all'amica risata è formata da sedici strofe di sei versi ciascuna i primi cinque sono settenari il sesto è endecasillabo
Essa è dedicata alla contessa Antonietta Fagnani Arese
Il motivo dell'esaltazione della bellezza che non solo trasfigura i mortali ma li rende anche eterni
l'amica guarita nell'immaginazione del poeta da una lunga malattia ora abbandonati i farmaci è ritornata alle danze e alla musica con fascinosa grazi destando gelosia nella dame sue amiche per i sentimenti d'ammirazione e d'amore che ispira nei loro mariti
il poeta consapevole della funzione eternatrice e divinizzatrice della poesia le dedica quest'ode perché anch'essa possa essere un giorno venerata e quindi venerate Bellona e Venere la prima dea della guerra e la seconda dea della bellezza
A Luigia Pallavicini caduta da cavallo è un'ode amorosa si articola in 18 strofe ciascuna di sei settenari (versi di sette sillabe) di cui il secondo e il quarto verso sdruccioli
la prima edizione comparve in un Omaggio a Luigia Pallavicini contenente cinque poesie di autori diversi di queste la quarta in ordine di disposizione è l'Ode del Foscolo
Nelle strofe iniziali nel momento della caduta e del ferimento della nobildonna genovese cont
inui sono i richiami mitologici le Grazie Citerea (Venere) Adone Apollo (Dio della medicina)
Nelle strofe che seguono c'è un misto di romantiche visioni (la danza e la grazia della Pallavicini ) e di mitologia (Pallade che esce dal bagno ) per una similitudine forse poeticamente poco riuscita, come del resto tutta la rimanente parte dell'ode, nella quale il poeta rimprovera alla "diva" di avere trascurato le occupazioni femminili per dedicarsi a sport virili come l'equitazione
Invece si salvano bene le ultime strofe dell'Ode anche se ancora cariche di richiami mitologici nelle quali il poeta augura alla Pallavicini (che in realtà rimase deturpata da una cicatrice sul volto)
di diventare più bella di prima
La seconda Ode all'amica risata è formata da sedici strofe di sei versi ciascuna i primi cinque sono settenari il sesto è endecasillabo
Essa è dedicata alla contessa Antonietta Fagnani Arese
Il motivo dell'esaltazione della bellezza che non solo trasfigura i mortali ma li rende anche eterni
l'amica guarita nell'immaginazione del poeta da una lunga malattia ora abbandonati i farmaci è ritornata alle danze e alla musica con fascinosa grazi destando gelosia nella dame sue amiche per i sentimenti d'ammirazione e d'amore che ispira nei loro mariti
il poeta consapevole della funzione eternatrice e divinizzatrice della poesia le dedica quest'ode perché anch'essa possa essere un giorno venerata e quindi venerate Bellona e Venere la prima dea della guerra e la seconda dea della bellezza
sabato 22 agosto 2015
FOSCOLO : le ultime lettere di Jacopo Ortis
Il poeta descrive tutto il suo sconforto conseguente alla caduta di tutte le illusioni illuministiche e l'ansiosa speranza di risolvere spiritualmente in se stesso la crisi psicologica che lo tormenta
il romanzo è scritto sotto forma epistolare il Foscolo che assume il nome di Jacopo Ortis indirizza delle lettere che parlano d'amore di Patria di morte all'amico Lorenzo Alderani
Lo stile è ampolloso e talvolta persino fumoso ribollente di un pessimismo non domato
il tono è pessimistico
I morivi dominanti dell'opera sono : la fierezza di patriota e di uomo, l'esilio, gli affetti domestici, il desiderio di libertà spirituale e di indipendenza politica della patrio il concetto di poeta educatore di virtù patrie e custode di memorie la concezione della morte come ultimo riposo e della tomba lacrimata, la consapevolezza dell'alterna onnipotenza delle umane sorti e l'accenno alla divinizzazione della bellezza confortatrice e serenatrice
Altri motivi : le figure dell'Alfieri e del Parini il primo considerato ideale di amore di patria il secondo esempio sublime di saggezza e di nobilità
C'è nell'opera un sicuro passaggio dalla frantumazione illuministica alla costruzione nuova del Romanticismo
Il Foscolo nella sua adesione al Romanticismo nella cui spiritualità vive ed opera non è da considerarsi un romantico di scuola o di maniera (si ricordi che Ortis è stato iniziato nel 1797 mentre il Romanticismo italiano di derivazione germanica e francese iniziò nel 1816 undici anni prima della morte di Foscolo)
Egli come romantico è contemporaneo di Lessing, Schiller, Rousseau, Goethe, Alfieri e non Brechet Pellico ed in genere degli autori della letteratura patriottica
Il romanzo può definirsi autobiografico (mi sono dipinto fedelmente con tutte le mie follie nell'Ortis diceva Foscolo)
Suggestive sono alcune pagine di questo romanzo quelle che descrivono il paesaggio
Per quanto attiene allo stile c'è da notare che l'oratoria e l'esaltazione di sentimenti sono le caratteristiche dell'opera
il romanzo è scritto sotto forma epistolare il Foscolo che assume il nome di Jacopo Ortis indirizza delle lettere che parlano d'amore di Patria di morte all'amico Lorenzo Alderani
Lo stile è ampolloso e talvolta persino fumoso ribollente di un pessimismo non domato
il tono è pessimistico
I morivi dominanti dell'opera sono : la fierezza di patriota e di uomo, l'esilio, gli affetti domestici, il desiderio di libertà spirituale e di indipendenza politica della patrio il concetto di poeta educatore di virtù patrie e custode di memorie la concezione della morte come ultimo riposo e della tomba lacrimata, la consapevolezza dell'alterna onnipotenza delle umane sorti e l'accenno alla divinizzazione della bellezza confortatrice e serenatrice
Altri motivi : le figure dell'Alfieri e del Parini il primo considerato ideale di amore di patria il secondo esempio sublime di saggezza e di nobilità
C'è nell'opera un sicuro passaggio dalla frantumazione illuministica alla costruzione nuova del Romanticismo
Il Foscolo nella sua adesione al Romanticismo nella cui spiritualità vive ed opera non è da considerarsi un romantico di scuola o di maniera (si ricordi che Ortis è stato iniziato nel 1797 mentre il Romanticismo italiano di derivazione germanica e francese iniziò nel 1816 undici anni prima della morte di Foscolo)
Egli come romantico è contemporaneo di Lessing, Schiller, Rousseau, Goethe, Alfieri e non Brechet Pellico ed in genere degli autori della letteratura patriottica
Il romanzo può definirsi autobiografico (mi sono dipinto fedelmente con tutte le mie follie nell'Ortis diceva Foscolo)
Suggestive sono alcune pagine di questo romanzo quelle che descrivono il paesaggio
Per quanto attiene allo stile c'è da notare che l'oratoria e l'esaltazione di sentimenti sono le caratteristiche dell'opera
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