il giovine eroe - Foscolo
L'entusiasmo di Foscolo per Napoleone venne meno dopo il trattato di Campoformio. Nel 1799 il poeta ripubblicò l'ode Bonaparte liberatore premettendole una lettera nella quale esortava Napoleone a non dimenticarsi la libertà che aveva portato ai popoli e a meditare che, se l'avesse tradita per diventare un tiranno, il suo nome sarebbe infamato per l'eternità.
Il tormento per la passione politica delusa, anima, come si è visto le Ultime lettere di Jacopo Ortis : in esse si può leggere la pagina ferocemente antinapoleonica che riproduciamo.
Nella lettera del 17 marzo 1798 Jacopo sfoga con asprezza il suo sdegno contro Napoleone. Molti si fidano ancora di lui, ma non Jacopo, cioè Foscolo, il quale non può non diffidare di chi ha rivelato animo volgare e crudele, ha deluso con vile astuzia le speranze dei patrioti , ha sottoscritto una costituzione democratica per Venezia pur avendo già ceduto la città agli Austriaci. Le leggi egoistiche della politica hanno ormai abituato gli uomini ai vergognosi trattati che vendono i popoli come se fossero branchi di pecore, ma questo pensiero non può consolare che ha preso la patria e ne piange il turpe tradimento. Non si dica che Napoleone è italiano di origine e quindi un giorno aiuterà la sua terra : Napoleone è un tiranno e i tiranni non hanno patria.
E' una pagina ferma e polemicamente efficace, ispirata da una sincera passione politica, da un dolente amor patrio e da un profondo risentimento morale.
"Moltissimi intanto si fidano nel Giovin Eroe nato di sangue italiano; nato dove si parla il nostro idioma. Io da un animo basso e crudele, non m'aspetterò mai cosa utile ed alta per noi. Che importa ch'abbia il vigore e il fremito del leone, se ha la mente volpina, e se ne compiace ? Sì basso e crudele - né gli epiteti sono esagerati. A che non ha egli venduto Venezia con aperta generosa ferocia ? Selim I che fece scannare sul Nilo trenta mila guerrieri Circassi arresisi alla sua fede, e Nadir Schah che nel nostro secolo trucidò trecento mila indiani, sono più atroci bensì meno spregevoli. Vidi con gli occhi miei una costituzione democratica postillata dal Giovin Eroe, postillata di mano sua, e mandata da Passeriano a Venezia perché l'accettasse; e il trattato di Campoformio era già più giorni firmato e Venezia era trafficata, e la fiducia che l'Eroe nutriva in noi tutti ha riempito l'Italia di proscrizioni, d'emigrazioni e d'esili. - Non accuso la ragion di stato che vende, come branchi di pecore, le nazioni : così fu sempre, e così sarà : piango la patria mia,
che mi fu tolta e il modo ancor m'offende
- Nasce italiano, e soccorrerà un giorno alla patria : altri sel creda; io risposi e risponderò sempre :
- la Natura lo ha creato tiranno: e il tiranno non guarda a patria; e non l'ha.
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