Dovevano essere un poema nell'ideazione del Foscolo e sono nella realizzazione soltanto tre inni
a Venere (sentita lucreziamente cioè come simbolo della natura generatrice dea della fecondità e della bellezza)
a Vesta ( dea dell'intelligenza)
a Pallade (della virtù)
Nel primo inno il poeta canta come per virtù di bellezza e di amore gli uomini passino dallo stato di ferinità al consorzio civile la scena si svolge in Grecia
Nel secondo inno descrive il passaggio delle Grazie dalla Grecia all'Italia ed esalta la musica la poesia e la danza
Tre bellissime donne in veste di sacerdotesse Eleonora Nencini Cornelia Martinetti e Maddalena Bignami che simboleggiano la musica la poesia e la danza sono guidate dal poeta all'altare delle Grazie
Nel terzo inno il poeta celebra l'arte che libera l'anima umana dalle passioni ed infonde serenità La scena è collocata nella favolosa Atlantide qui la dea Pallade fa tessere da diverse dee un velo che proteggerà le Grazie dalle passioni
Il motivo che ispira il poemetto del "Le Grazie" frammentario e incompleto è l'esaltazione della Bellezza che sola riesce ad offrire ristoro ai mortali nati a vaneggiare
E bellezza vuol dire forme perfette ed atteggiamenti armonici di una bella donna ma anche forme suggestive di paesaggi naturali ed artificiali
Le Grazie sono insomma il poema della Bellezza intesa come armonia che consola e rende gentile la vita
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