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lunedì 2 settembre 2019

Giacomo Leopardi - dialogo di un venditore di almanacchi e un passeggero

Giacomo Leopardi - dialogo di un venditore di almanacchi e un passeggero

Un venditore di almanacchi offre un almanacco ad un passeggero, che si ferma a fare con lui due chiacchiere, chiedendogli come sarà il nuovo anno. Per il venditore  esso sarà fortunatissimo, addirittura il migliore di quanti ne son già trascorsi. Richiesto  poi se sarebbe disposto a rivivere gli anni già vissuti, egli risponde di no, rifiutando  soprattutto di rivivere il tempo già passato conoscendone tutti gli eventi. La vita, conclude è bella quando si ignora il futuro e si può giorno per giorno sognare e sperare.
La felicità dunque consiste nella speranza  e nella possibilità delle illusioni; questa è opinione dell'uomo comune. Ma le parole del passeggero, distaccate e venate di sottile ironia, celano una più amara verità: anche questa felicità non esiste  perché è vana e infatti che ad essa ingenuamente si affida soffrirà maggiormente. Dietro il passeggero si nasconde lo scrittore, ormai chiuso nella sua totale negazione, al quale la fiduciosa debolezza e la semplicità dell'ignaro venditore strappano un sorriso di comprensione e di pietà.

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