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martedì 18 maggio 2021

Sergio Corazzini

 Sergio Corazzini 


Sergio Corazzini  nato a Roma nel 1886  moto a 21 anni  di tisi rappresenta  l'aspetto più malinconico  e teso della poesia crepuscolare. Lo differenziano  da Gozzano ( i due non si conobbero e probabilmente non lessero l'uno le poesie dell'altro ) l'esperienza di una poesia sempre volta a indagare in sé per ritrovare  nel proprio animo un senso di solitudine e di rinuncia, e l'uso del verso libero; l'accomuna  a Gozzano ed agli altri crepuscolari la consapevolezza di un'aridità interiore, di un'impossibilità di colloquio con gli altri uomini che lo porta a ripiegarsi sulle piccole cose comuni, specie su quelle che appaiono simbolo di abbandono, di malattia  e di morte.

La lirica che desolazione di un povero poeta sentimentale  la più nota di Corazzini costituisce il suo testamento spirituale :il poeta sente la sua opera come il riflesso della sua stanchezza interiore, della sua vita che si consuma senza speranza. Per questo  la sua poesia malinconica che si conclude  con un Silenzio ed alla Morte, una contrapposizione implicitamente  contrapposta alla celebrazione della vitalità impersonata da d'Annunzio


domenica 2 maggio 2021

Decameron - Boccaccio analisi

Decameron - analisi


con Dante e Petrarca Boccaccio è uno degli autori più importanti del 1300 e la sua opera più grande è stata il Decameron 

IL Decamerone è un racconto scritto tra il 1349 e il 135, è composta da cento novelle raccontate in 10 giornate che parlano dall'amore, passione, eros all'etica racconta della società fiorentina del XIV secolo.

Un'epoca in cui la morale era fondamentale quindi le novelle raccontate non erano comuni a tutti 

Dieci ragazzi tre ragazzi e sette ragazzi  decidono di andare in campagna per sfuggire alla peste che stava colpendo al città.

Sono isolati in una casa fuori città e per passare il tempo raccontano dieci novelle per dieci giornate, all'inizio il Boccaccio parla direttamente al lettore spiegando che l'intento dell'opera è per il pubblico femminile.

I temi trattati sono particolari e anche la situazione è abbastanza originale e strana infatti ragazzi in fuga difficilmente raccontano di etica  e morale più verosimile parlare di amore e di eros.

Il linguaggio utilizzato è il volgare però ogni personaggio ha il suo stile diverso e unico.

I protagonisti sono dieci e ognuno di loro rappresenta un aspetto della società è a un ruolo differente 

Dioneo 

Filostrato 

Panfilo 

Elissa 

Emilia 

Fiammetta 

Filomena 

Lauretta 

Neifile 

Pampinea


Le più famose novelle sono 

Andreuccio da Perugia 

Filomena racconta questa novella il secondo giorno e ambientata a Napoli e oltre al personaggio diventa protagonista la città descritta nei particolari anche con i suoi cittadini

Chicchibio e la gru

raccontata da Neifile nella sesta giornata, Chichibio è un cuoco veneziano un poco sciocco e presta servizio per un banchiere di Firenze si nota in questa novella la contrapposizione della borghesia e dei poveri al loro servizio

Tancredi e Ghismunda 

 la novella della quarta giornata raccontata da Fiammetta narra la storia di due amanti  Guiscardo e Ghismunda figlia del Principe di Salerno Tancredi. Inizia una storia d'amore con un valletto di corte IL padre li costringe a lasciarsi e imprigiona Guiscardo e viene poi condannato a morte Ghismunda alla fine si suicida