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giovedì 26 marzo 2020

la religione della casa nei Malavoglia

la religione della casa nei Malavoglia

I Malavoglia volevano essere uno studio sincero e spassionato del nascere e dello svilupparsi delle prime irrequietudini per il benessere nell'anima  della povera gente.

La vaga bramosia dell'ignoto, l'insoddisfazione  delle proprie umili condizioni, doveva trascinare una casa patriarcale di pescatori alla rovina.

Questo senso di fatalità che c'è in tutto il racconto non insinuato  per tesi dallo scrittore  ma direttamente  sentito dai  protagonisti dà al romanzo  una intonazione tragica dove gli uomini non si atteggiano a eroi e sono eroi; silenziosi  eroi del dovere eroi dell'onore domestico  del lavoro e della fedeltà.

 Possiamo dire appunto che questo è il romanzo della fedeltà, nel senso religioso alla vita alle costumanze antiche e severe agli affetti semplici e patriarcali.

Padron 'Toni è il custode di queste leggi invisibili della casa è questa primitiva e potente religione della casa e delle virtù patriarcali  che strinte in una ferrea unit il romanzo, una sola fede in tutti. Questo tragico sentimento religioso degli uomini nel Verga perfino finisce col diventare la tragedia religiosa delle cose stesse, Quando I Malavoglia devono lasciare la casa del Nespolo  il dolore e il pudore degli esiliati pare che trapassino in quelle mura, in quelle masserizie  in quel nespolo e in tutto  quel vuoto riecheggiante nelle stanze squallide e disabitate.

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