indica quali sono i soggetti delle frasi
1. il cavalcare mi mette allegria
2. in quel momento entrò nella sala una folla urlante
3. fu un fuggi fuggi generale
4. il bello piace a tutti
5. vi erano gravi errori nella tua lettera
6. domani è un alto giorno
7. il dire e il fare sono cose diverse
8. da Firenze giungeranno domani i nostri amici
9. il si e il no dipendono da te
10. nel negozio si vendono scampoli
soluzioni
1. il cavalcare
2. una folla
3. un fuggi fuggi
4. il bello
5 . dei gravi errori
6. domani
7. il dire e il fare
8. i nostri amici
9. il si e il no
10. gli scampoli
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martedì 27 gennaio 2015
lunedì 29 dicembre 2014
saper scrivere - la lettura
l'osservazione e la descrizione costituiscono due delle principali fonti di idee, ma un' altra fonte importante è la lettura. anche qui occorre tuttavia chiarire "che cosa" si deve leggere e in quale modo dalla lettura si possono trarre frutti utili per i nostri componimenti
che cosa si deve leggere.
indubbiamente si si leggono libri scritti malamente in maniera sciatta si perde solo del tempo.
anche i fumetti, così diffusi oggi tra i ragazzi, possono interessare o divertire ma non insegnano a scrivere bene e non abituano a svolgere con ordine e con connessione i proprio pensiero
ciò non significa mettere al bando i fumetti se ne possono leggere tanti quanti si desidera purchè :
- essi non soppiantino la lettura degli altri libri e degli altri racconti
- essi siano fumetti creati con spirito ed intelligenza grafica, che stimolino la nostra fantasia che dicano qualche cosa attraverso un linguaggio magari sintetico ma significativo
perché la lettura giovi dunque è indispensabile che si leggano libri scritti con serietà con frutto di esperienze di riflessioni di impegno
i grandi scrittori d'ogni tempo e di ogni paese hanno osservato, riflettuto, vissuto, creato immagini per noi e noi leggendo le loro opere vivremo i loro e i nostri sentimenti e i loro problemi, che spesso sono anche i nostri, impareremo ad osservare affineremo il nostro intelletto e il nostro gusto, accresceremo sempre più le nostre cognizioni
come si deve leggere
ma il solo leggere non è sufficiente per arricchire la mente di idee, di concetti, e per imparare a scrivere : è necessario leggere bene con attenzione e meditare su ciò che si legge
potrà anche essere utile leggere ad alta voce pronunciando chiaramente le singole parole, ma soprattutto impegnando a leggere con espressione, assecondando con i tono della voce il senso del testo
leggere con espressione non è artificio . Quando si narra ad una persona un fatto doloroso, la voce assume naturalmente un tono basso e triste, E, se al contrario, si riferisce un fatto allegro , la voce assume una intonazione vivace. Dunque si può fare altrettanto quando si legge un brano in prosa o poesia.
si legga perciò lentamente, e con voce sommessa, un brano malinconico e con tutte le sfumature che essa richiede; velocemente un dialogo tra persone che bisticciano; con tono spigliato un racconto in cui si narra una burla
dalla lettura alla riflessione , al riassunto-componimento
alla lettura è bene far seguire di tanto in tanto qualche esercitazione
- si legga qualche pagina di un buon libro e si ricerchi il significato di ogni vocabolo non noto ricorrendo al vocabolario
- si sottolineino tutte le espressioni che ci sembrano felici e che ci hanno particolarmente colpito
- si sottolineino via via, ad esempio tutte le espressioni che indicano stati d'animo oppure le descrizioni di luoghi, di persone ecc.
A questa lettura approfondita si può far seguire una esercitazione scritta :
.-si riassuma per iscritto quanto letto : ma senza tralasciare ( sia pur riassumendolo in poche parole) alcun concetto e ricopiando quasi integralmente, le descrizioni, i ritratti dei personaggio e le espressioni indicanti lo stato d'animo, così da imprimere bene tutto ciò nella mente ed arricchire il proprio patrimonio di idee.
- si pongano in evidenza l'immediatezza descrittiva, le immagini efficaci, la proprietà nell'uso dei vocaboli, notando come questi e non altri doveva usare l'autore per esprimere con esattezza il proprio pensiero.
- si esprima , infine, il proprio pensiero su quanto letto, e si dica oltre a quanto suggerisce il brano specifico
a) se il brano letto ci è piaciuto o no e perché
b) quale parte di esso ha maggiormente colpito il nostro interesse (si riportino le frasi che maggiormente sono piaciute
c)qualora si tratti di un racconto, quale personaggio ci ha maggiormente interessato e per
chè
che cosa si deve leggere.
indubbiamente si si leggono libri scritti malamente in maniera sciatta si perde solo del tempo.
anche i fumetti, così diffusi oggi tra i ragazzi, possono interessare o divertire ma non insegnano a scrivere bene e non abituano a svolgere con ordine e con connessione i proprio pensiero
ciò non significa mettere al bando i fumetti se ne possono leggere tanti quanti si desidera purchè :
- essi non soppiantino la lettura degli altri libri e degli altri racconti
- essi siano fumetti creati con spirito ed intelligenza grafica, che stimolino la nostra fantasia che dicano qualche cosa attraverso un linguaggio magari sintetico ma significativo
perché la lettura giovi dunque è indispensabile che si leggano libri scritti con serietà con frutto di esperienze di riflessioni di impegno
i grandi scrittori d'ogni tempo e di ogni paese hanno osservato, riflettuto, vissuto, creato immagini per noi e noi leggendo le loro opere vivremo i loro e i nostri sentimenti e i loro problemi, che spesso sono anche i nostri, impareremo ad osservare affineremo il nostro intelletto e il nostro gusto, accresceremo sempre più le nostre cognizioni
come si deve leggere
ma il solo leggere non è sufficiente per arricchire la mente di idee, di concetti, e per imparare a scrivere : è necessario leggere bene con attenzione e meditare su ciò che si legge
potrà anche essere utile leggere ad alta voce pronunciando chiaramente le singole parole, ma soprattutto impegnando a leggere con espressione, assecondando con i tono della voce il senso del testo
leggere con espressione non è artificio . Quando si narra ad una persona un fatto doloroso, la voce assume naturalmente un tono basso e triste, E, se al contrario, si riferisce un fatto allegro , la voce assume una intonazione vivace. Dunque si può fare altrettanto quando si legge un brano in prosa o poesia.
si legga perciò lentamente, e con voce sommessa, un brano malinconico e con tutte le sfumature che essa richiede; velocemente un dialogo tra persone che bisticciano; con tono spigliato un racconto in cui si narra una burla
dalla lettura alla riflessione , al riassunto-componimento
alla lettura è bene far seguire di tanto in tanto qualche esercitazione
- si legga qualche pagina di un buon libro e si ricerchi il significato di ogni vocabolo non noto ricorrendo al vocabolario
- si sottolineino tutte le espressioni che ci sembrano felici e che ci hanno particolarmente colpito
- si sottolineino via via, ad esempio tutte le espressioni che indicano stati d'animo oppure le descrizioni di luoghi, di persone ecc.
A questa lettura approfondita si può far seguire una esercitazione scritta :
.-si riassuma per iscritto quanto letto : ma senza tralasciare ( sia pur riassumendolo in poche parole) alcun concetto e ricopiando quasi integralmente, le descrizioni, i ritratti dei personaggio e le espressioni indicanti lo stato d'animo, così da imprimere bene tutto ciò nella mente ed arricchire il proprio patrimonio di idee.
- si pongano in evidenza l'immediatezza descrittiva, le immagini efficaci, la proprietà nell'uso dei vocaboli, notando come questi e non altri doveva usare l'autore per esprimere con esattezza il proprio pensiero.
- si esprima , infine, il proprio pensiero su quanto letto, e si dica oltre a quanto suggerisce il brano specifico
a) se il brano letto ci è piaciuto o no e perché
b) quale parte di esso ha maggiormente colpito il nostro interesse (si riportino le frasi che maggiormente sono piaciute
c)qualora si tratti di un racconto, quale personaggio ci ha maggiormente interessato e per
chè
domenica 21 dicembre 2014
saper scrivere - l'osservazione
per scrivere c'è bisogno di idee
queste si acquistano con l'osservazione con la riflessione con lo studio con la lettura con l'esperienza di vita
tutto ciò che è intorno a noi costituisce una miniera di idee
ma molti non se ne accorgono si muovo camminano percorrono vie attraversano strade ma non vedono non guardano non ascoltano non osservano
e ben poco si fissa nella memoria
per sapere un giorno comporre la memoria deve essere nutrita continuamente da osservazioni
infatti la nostra mente è simile ad una pellicola dove rimane impresso quello che abbiamo visto
tutte le immagini tutti i ricordi vi si accumulano e vi rimangono secondo l'impressione provata
bisogna accrescere quanto più si può questa ricchezza osservando tutto quanto avviene intorno a noi senza trascurare i particolari fermare in noi le sensazioni rendere attiva la memoria.
per educare noi stessi all'osservazione per acquisire quello che comunemente si dice spirito di osservazione è però necessario eseguire molte descrizioni.
se scriviamo cose o avvenimenti facendo esercizio verrà tutto naturale ci abitueremo a esporre con metodo
queste si acquistano con l'osservazione con la riflessione con lo studio con la lettura con l'esperienza di vita
tutto ciò che è intorno a noi costituisce una miniera di idee
ma molti non se ne accorgono si muovo camminano percorrono vie attraversano strade ma non vedono non guardano non ascoltano non osservano
e ben poco si fissa nella memoria
per sapere un giorno comporre la memoria deve essere nutrita continuamente da osservazioni
infatti la nostra mente è simile ad una pellicola dove rimane impresso quello che abbiamo visto
tutte le immagini tutti i ricordi vi si accumulano e vi rimangono secondo l'impressione provata
bisogna accrescere quanto più si può questa ricchezza osservando tutto quanto avviene intorno a noi senza trascurare i particolari fermare in noi le sensazioni rendere attiva la memoria.
per educare noi stessi all'osservazione per acquisire quello che comunemente si dice spirito di osservazione è però necessario eseguire molte descrizioni.
se scriviamo cose o avvenimenti facendo esercizio verrà tutto naturale ci abitueremo a esporre con metodo
martedì 16 dicembre 2014
la stilistica e le sue parti
con lo studio della grammatica nei suoi aspetti fonologia morfologia e sintassi veniamo in possesso cosciente e ragionato della lingua che comunemente usiamo impariamo a parlare a scrivere con correttezza, a disporre opportunamente le categorie di parole nel messaggio che comunichiamo ad altri
ma così esporremmo il nostro pensiero in modo scialbo e freddo se alle possibilità espressive forniteci dalla grammatica non daremo vita se dopo esserci impadroniti di esse non sapremo usarle in modo da raggiungere gli effetti che desideriamo, pervenendo ad una nostra particolare maniera di esprimersi ad uno stile ciò dipende
- dalle nostre facoltà intellettuali
- dalle condizioni della società in cui viviamo perché condiziona il nostro mondo interiore
- dal tipo de dalla qualità dei pensieri e dei sentimenti che ci proponiamo di esprimere i quali necessariamente determinano modi particolari di raggruppare le idee ed esporle
- dal fine che ci proponiamo con il nostro messaggio di narrare, di rappresentare avvenimenti reali o immaginari, di esprimere sentimenti umani, civili, religiosi
- dalla scelta che facciamo del fraseggio ed dei costrutti con cui traduciamo quello che abbiamo da dire
- dallo studio in genere, dalla lettura di autori, dalla riflessione, dalla fantasia, dal sentimento
lo stile quindi è una manifestazione concreta della nostra personalità e come tale non può soggiacere a regole, a leggi
ma è anche vero che possiamo perfezionarlo attraverso lo studio della stilistica questa è costituita essenzialmente in :
- invenzione : cioè la ricerca di pensieri sentimenti intorno ad un argomento
- disposizione: la scelta la disposizione e coordinazione secondo un ordine logico ma anche con criteri soggettivi
- elocuzione : alla espressione più appropriata ed efficace
ma così esporremmo il nostro pensiero in modo scialbo e freddo se alle possibilità espressive forniteci dalla grammatica non daremo vita se dopo esserci impadroniti di esse non sapremo usarle in modo da raggiungere gli effetti che desideriamo, pervenendo ad una nostra particolare maniera di esprimersi ad uno stile ciò dipende
- dalle nostre facoltà intellettuali
- dalle condizioni della società in cui viviamo perché condiziona il nostro mondo interiore
- dal tipo de dalla qualità dei pensieri e dei sentimenti che ci proponiamo di esprimere i quali necessariamente determinano modi particolari di raggruppare le idee ed esporle
- dal fine che ci proponiamo con il nostro messaggio di narrare, di rappresentare avvenimenti reali o immaginari, di esprimere sentimenti umani, civili, religiosi
- dalla scelta che facciamo del fraseggio ed dei costrutti con cui traduciamo quello che abbiamo da dire
- dallo studio in genere, dalla lettura di autori, dalla riflessione, dalla fantasia, dal sentimento
lo stile quindi è una manifestazione concreta della nostra personalità e come tale non può soggiacere a regole, a leggi
ma è anche vero che possiamo perfezionarlo attraverso lo studio della stilistica questa è costituita essenzialmente in :
- invenzione : cioè la ricerca di pensieri sentimenti intorno ad un argomento
- disposizione: la scelta la disposizione e coordinazione secondo un ordine logico ma anche con criteri soggettivi
- elocuzione : alla espressione più appropriata ed efficace
interiezioni onomatopee
una particella di solito dimenticata è l'interiezione
capita di dover esprimere uno stato d'animo durante il discorso ed usiamo delle esclamazioni o interiezioni le quali non hanno alcun nesso grammaticale con il resto del discorso
le interiezioni sono
semplici formate da una sola parola uh! ah! mah!
composte formate da una parola composta suvvia! addio! ahimè!
improprie formate da sostantivi aggettivi avverbi usati come esclamativi orrore! zitto! bene!
esclamative sono espresse da più parole che bellezza! alto là! quanti guai !
quelle onomatopee son voci di richiamo pss, pss! sst!
a desse si aggiungono anche le voci degli animali, i rumori
miao ! patatrac!
capita di dover esprimere uno stato d'animo durante il discorso ed usiamo delle esclamazioni o interiezioni le quali non hanno alcun nesso grammaticale con il resto del discorso
le interiezioni sono
semplici formate da una sola parola uh! ah! mah!
composte formate da una parola composta suvvia! addio! ahimè!
improprie formate da sostantivi aggettivi avverbi usati come esclamativi orrore! zitto! bene!
esclamative sono espresse da più parole che bellezza! alto là! quanti guai !
quelle onomatopee son voci di richiamo pss, pss! sst!
a desse si aggiungono anche le voci degli animali, i rumori
miao ! patatrac!
uso della preposizione
le preposizioni proprie hanno valore generico e ciascuna può formare più complementi diretti i quali completano un enunciato specificando una indicazione
di luogo
su un ramo
di specificazione
di ciliegio
di tempo
nell'ora
di modo
con i piedi
di fine
per mangiare
ecc.
di luogo
su un ramo
di specificazione
di ciliegio
di tempo
nell'ora
di modo
con i piedi
di fine
per mangiare
ecc.
la preposizione
le preposizioni possono esser proprie cioè di, a, da, in, con, su, per, tra, fra
quando si uniscono ad un articolo formano le preposizioni articolate
singolare plurale
di + il, lo, la, i gli, le del dello della dei degli delle
a + il, lo, la, i gli, le al allo alla ai agli alle
da + il lo la i gli le dal dallo dalla dai dagli dalle
in + il lo la i gli le nel nello nella nei negli nelle
con + il lo la i gli le (col collo colla) (coi cogli colle)
su + il lo la i gli le sul sullo sulla sui sugli sulle
per + il lo la i gli le (pei pello pella) (pei pegli pelle)
le preposizioni con e per adesso no si usano più articolate meglio dire con il o per il
ci sono poi le preposizioni improprie cioè quelle che per loro natura sono avverbi o aggettivi o participi verbali che vengono usati talvolta come preposizioni
sopra fuori di, vicino a, lontano da, in mezzo a, di là da, di qua da, prima di, dopo, accanto a, fino a, in luogo di, per opera di, a favore di, rispetto a, dietro, all'infuori di, insieme con a guisa di, alla presenza di, per causa di.
quando si uniscono ad un articolo formano le preposizioni articolate
singolare plurale
di + il, lo, la, i gli, le del dello della dei degli delle
a + il, lo, la, i gli, le al allo alla ai agli alle
da + il lo la i gli le dal dallo dalla dai dagli dalle
in + il lo la i gli le nel nello nella nei negli nelle
con + il lo la i gli le (col collo colla) (coi cogli colle)
su + il lo la i gli le sul sullo sulla sui sugli sulle
per + il lo la i gli le (pei pello pella) (pei pegli pelle)
le preposizioni con e per adesso no si usano più articolate meglio dire con il o per il
ci sono poi le preposizioni improprie cioè quelle che per loro natura sono avverbi o aggettivi o participi verbali che vengono usati talvolta come preposizioni
sopra fuori di, vicino a, lontano da, in mezzo a, di là da, di qua da, prima di, dopo, accanto a, fino a, in luogo di, per opera di, a favore di, rispetto a, dietro, all'infuori di, insieme con a guisa di, alla presenza di, per causa di.
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