letteratura del decadentismo
Della prima fase del decadentismo, ricordiamo in primo luogo l'Estetismo (rappresentato, ad esempio dal D'Annunzio da Oscar Wilde da J.K. Huysmans, ma anche da scrittori più vicini a noi nel tempo) che deriva direttamente dalla già esposta concezione della poesia. Se l'arte è il solo valore autentico dell'esistenza, questa dovrà, a sua volta, configurarsi come un'opera d'arte, essere pura ricerca della bellezza, rigettando ogni considerazione morale ogni dovere imposto dalla convivenza umana. Donde tutta una schiera di esteti, aristocratici e raffinati, intesi al culto della bella parola e del bel gesto, alla ricerca dei piaceri più sottili. delle sensazioni più complicate. D'altra parte l'esaltazione della vitalità istintiva, la svalutazione della moralità e della razionalità, portarono ai vari miti del superuomo, cioè l'egocentrismo anarchico e sfrenato, che culminò nelle tragiche figure dittatoriali del secolo e negli altrettanti tragici miti collettivi del sangue e della stirpe, e della volontà di potenza, che divenne impulso aggressivo e imperialistico.
La colpa di queste aberrazioni non va gettata sul decadentismo, che è se mai anch'esso espressione della crisi generale delle civiltà europea c, e sulla quale, quindi è possibile dare un giudizio definitivo. Si può dire, tuttavia, che il decadentismo dalle prima affermazione più abnormi e plateali , s'è venuto approfondendo, è divenuto la scoperta di una nuova dimensione del nostro essere. Ha infranto i miti più facili e superficiali del Positivismo, ha rivendicato la concretezza del dramma esistenziale della persona da certe astrattezze dello storicismo idealistico.
La migliore letteratura ripropone il tema della solitudine dell'io davanti al destino , la problematicità dell'esistenza la ricerca ansiosa di una luce che illumini l'ombra del dolore e della morte, d'altra parte, soprattutto nelle tendenze realistiche del romanzo, ha fatto sentire l'urgenza di un incontro più vero, di un dialogo pieno ed effettivo con gli altri uomini.
La crisi di cui il Decadentismo non è che uno degli aspetti, si è venuta approfondendo in un secolo , travagliato da tragiche esperienze di guerra e di violenza, da scoperte scientifiche e tecnologie sconvolgenti, che hanno messo in discussione una civiltà millenaria e la visione dell'uomo che era stata propria della cultura occidentale dell'età classiche al Romanticismo