l'eredità racconta la storia di due fratelli che alla morte del padre lasciano la campagna e si trasferiscono in città a Siena : Ferdinando col commercio del vino raggiunge una certa agiatezza che Stefano, contadino laborioso ma rozzo e irascibile, non otterrà mai neppure con l'eredità del fratello, la cui morte scatenerà rissosi e fatali contrasti tra gli eredi.
Il meglio dell'opera consiste al di là della vicenda, nella descrizione dell'ambiente toscano contadino e provinciale, nei paesaggi e nei personaggi, nel tono cupo e crudele degli egoismi, dell'animosità, delle cupidigie : la vicenda si conclude tragicamente ma è una tragedia che sa più di punizione che di malvagità della sorte.
Quando il protagonista va in città emerge l'impatto con la gente. La lingua ha il timbro della parlata toscana senza voci dialettali. Lo stile è denso talora duro e non si apre mai alla spensieratezza o all'entusiasmo, dietro a questo stile si avverte una concezione amara e scontrosa dell'esistenza.
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