la poesia dialettale
La poesia dialettale ha una tradizione letteraria che risale ai secoli precedenti ; però non tutta la poesia dialettale può essere considerata poesia popolare perchè fatta appunto dal popolo o diffusa tra il popolo . Infatti I poeti dialettali spesso furono dei finissimi letterati che scelsero il dialetto lavorando nel solco di un genere letterario con le sue proprie caratteristiche di contenuto, di stile e di linguaggio ; l'immediatezza, la schiettezza, la semplicità ne sono le note più importanti.
In epoca romantica però la poesia dialettale assume un carattere particolare perché corrisponde all'esigenza di opporsi alla poesia dotta classicistica per volgersi al popolo, ai suoi sentimenti, alla sua vita d'ogni giorno. Nel quadro della lirica romantica poeti come Porta e Belli hanno perciò un posto ben preciso perché corrispondono alle esigenze spirituali e culturali del momento: Naturalmente ciascuno dei due ha una sua fisionomia personale dovuta alla sensibilità, al periodo storico e al mondo ritratto; in comune hanno quello che è tipico dei dialettali, cioè immediatezza e vivacità e maggiore adesione all'anima semplice e spontanea della gente comune.
La poesia dialettale si ripresenta con rinnovata possibilità di diffusione soprattutto nei periodi di tendenza realistica. Così accanto a scrittori regionali di forte impronta dialettale come il milanese De Marchi, i toscani Fucini e Pratesi, il genovese Zena I siciliani Verga e Capuana ecc.
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