Faust
il poema drammatico che è considerato per complessità e profondità spirituale ed artistica il capolavoro non solo di Goethe ma dell'intera letteratura tedesca ha una storia piuttosto complessa. La prima stesura risale al 1773 -75 ed è designata con il nome di Urfaust (Faust originario ); il lavoro è ripreso nel 1797 e nel 1808 è pubblicata la pria parte del nuovo Faust; la seconda parte ,a cui il poeta lavorò negli ultimi anni di vita (1825-31) uscì nello stesso anno della sua morte, nel 1832. La vicenda non è un invenzione goetiana si richiama infatti ad una leggenda nota fin dal medioevo, ma è goetiano lo spirito che l'anima. La materia dell'opera è talmente vasta e complessa che se ne può fare solo un rapidissimo cenno. Il vecchio dott. Faust ha studiano invano per tanti anni il mistero dell'esistenza affidandosi sia alla filosofia e alle scienze naturali sia alle scienze occulte e alla negromanzia ed ora rimpiange il tempo perduto e al rinuncia alle gioie della vita per l'irrealizzabile sogno di raggiungere la sapienza. All'improvviso gli appare il demonio Mefistofele che gli promette la felicità e il possesso di tutti i beni terreni in cambio dell'anima : Faust accetta ma a patto che il diavolo avrà la sua anima solo quando egli sarà talmente soddisfatto da fermare l'attimo fuggente dalla raggiunta felicità. Mefistofele conduce Faust attraverso una serie di avventure e il godimento dei beni terreni rappresentati dal sesso, dal denaro, dall'amore e dalla potenza; ma l'appagamento di Faust porterà dovunque dolore e desolazione. Il diavolo tuttavia non avrà la sua anima perché Faust sognando la possibilità di contemplare una libera gente vivere operosa e serena in una terra libera, afferma che di fronte a tale spettacolo potrebbe dire all'attimo fuggente :"fermati sei bello !".
La frase è al condizionale perché è un desiderio e non di una realtà di un'aspirazione umana e non di un dono del demonio.
l'essenza dell'opera risiede nello spirito che caratterizza e anima il protagonista cioè la legge immanente nell'uomo, la sua tensione naturale a superare continuamente se stesso, a non accontentarsi mai della conquiste e delle mete raggiunte. L'interiore scontento e la perpetua insoddisfazione sono il segno positivo di una personalità che non si adagia su se stessa, ma anela a espandersi al di fuori dei propri limiti e si sforza di operare per realizzare pienamente tutta la propria potenziale vitalità.
per la salvezza è fondamentale l'importanza dell'umana tensione per i ben dello spirito : solo chi si arresta e cede alle passioni terrene cade vittima del demonio e Dio non lo aiuaterà.
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