anche la storiografia in un certo senso sente l'influsso neoclassico del primo Ottocento gli storici si uniformano alla perfezione formale nonostante in essi sia vivissimo l'interesse morale e politico e spiccato il sentimento patriottico
Notevole si rivela la letteratura dei loro scritti il proposito di contribuire alla formazione della coscienza rinascimentale
Gli storici di questo periodo degni di menzioni sono
Carlo Botta "storia della guerra di indipendenza degli Stati Uniti d'America" 2Storia d'Italia dal 1789 al 1814 " "Proposizione ai longobardi di una maniera di governo libero" "storia naturale e medica dell'isola di Corfù"
Pietro Colletta "storia del reame di Napoli dal 1734 al 1825"
ma il più grande storico del primo Ottocento fu :
Vincenzo Cuoco che si riallacciò al Macchiavelli e al Vico narrando con assoluta imparzialità i fatti storici di cui era stato testimone ed esprimendo sinceri sentimenti di amor patrio sul problema politico del Risorgimento nazionale italiano
Lo storico napoletano come viene denominato sebbene nato nel Molise a Civitacampomarano, professò come uomo politico e come scrittore idee liberali; fu antiborbonico come rivela la letteratura dei suoi "frammenti di lettere a Vincenzo Russo" di cui traccia le linee del progetto di costituzione della Repubblica Napoletana preparato da Mario Pagano , sul modello di quella francese dell'anno III
La sua più importante opera fu il "Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del '99 (pubblicato nel 1801)
Il suo credo di storiografo fu la verità che come egli scrisse deve esser sempre cara a chiunque ama la patria
Sostenne il Cuoco nella sua opera che la causa del fallimento della rivoluzione napoletana del '99 è da ricercarsi e rinvenirsi nel fatto che essa non era nata dal di dentro (cioè dal popolo) ma era stata imposta da fuori
Di straordinario interesse storico e culturale sono le pagine in cui sono descritte le condizioni politiche e economiche del Regno di Napoli dal principio della Rivoluzione francese alla fuga di re Ferdinando di Borbone
E' da ricordare inoltre che il Cuoco collaborò al "Redattore Cisalpino" e diresse il Giornale Italiano e fu l'autore di "Platone in Italia romanzo filosofico archeologico dove immagina che un suo avo scavando presso l'antica eraclea abbia trovato e tradotto un manoscritto greco in cui si narra il viaggio che Platone fece in Italia nel 406 anno di Roma visitando la Magna Grecia osservando le condizioni e i costumi
Nel 1806 fondò il Corriere di Napoli e ne 1809 preparò il "Progetto di decreto per l'organizzazione della pubblica istruzione nel Regno di Napoli " nel quale sostenne l'universalità dell'istruzione nel senso che essa deve comprendere tutte le scienze e tutte le arti la pubblicità e la socialità dell'istruzione stessa nel senso che ciascun cittadino deve essere istruito secondo le proprie necessità con un'uniformità assicurata e controllata dallo Stato
L'educazione e l'istruzione secondo il Cuoco deve tradursi in educazione civica deve cioè formare buoni cittadini i quali si hanno soltanto con la quotidiana pratica della virtù politica
Pietro Giordano
un ceno alla fine della completezza storico-letteraria merita uno studioso e letterato la cui fama in verità è andata col tempo sempre diminuendo
questo scrittore viene ricordato principalmente per la sua amicizia con Leopardi
attentissimo ai valori formali il Giordani non riuscì a scrivere un'opera organica di una certa ampiezza troppi ed eccessivi furono i suoi interessi stilistici per potere creare opere grandi e di durata Si fermava insomma più sulle idee accessorie che su quelle principali
La parola nei suoi scritti appare troppo guardinga di se stessa
La sua formula artistica fu "stile greco e lingua del trecento in questo senso si colloca fra i puristi
Laureato in legge e benedettino e quindi titolare di cariche amministrative in vari comuni dell'Italia centro-settentrionale fu tra i cantori di Napoleone (panegirico allo Imperator Napoleone)
Nei suoi pellegrinaggi giunse anche a Firenze dove conobbe letterati e poeti tra cui il Leopardi
Prima di morire (14 settembre 1848) salutò con gioia la prima guerra di indipendenza
tra le molte opere
La storia della spirito pubblico d'Italia per 600 anni considerata nelle vicende della lingua
della religione in Italia
Istruzione di un giovane italiano per l'arte di scrivere
la carcerazione di Pietro Giordani
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