IL TERRITORIO DI LECCO
il lago di Como (detto anche Lario) ha tre bracci o rami, con centro divisionale alla punta di Bellagio : il ramo meridionale fa capo a Lecco ne cui territorio è posta l'azione iniziale del romanzo un'ampi a descrizione introduttiva offre una panoramica del lago e della costiera che vi si rispecchia
tutta ridente di paesi e villaggi
l'INCONTRO DI DON ABBONDIO CON I BRAVI
tornando dalla solita passeggiata, Don Abbondio, il curato di un paese della costiera verso la sera del 7 novembre 1628, incontra i bravi, al servizio del nobile Don Rodrigo, i quali gli impongono di non fare il matrimonio di Renzo e Lucia due suoi giovani parrocchiani che egli doveva sposare l'indomani. Don Abbondio si dichiara disposto all'obbedienza
LE CONDIZIONI SOCIALI NEL SEICENTO
erano tempi duri quelli in cui viveva il povero Don Abbondio che non era nato con un cuor di leone
ecco un breve quadro di quest'epoca : inefficacia delle leggi (queste leggi o "gride" si ripetevano e si susseguivano negli anni con il solo effetto di accrescere la confusione e la impotenza della legge) assenza di protezione giuridica dei deboli soprusi dei più violenti sempre impuniti connivenza e omertà dei tutori ed esecutori di giustizia con i facinorosi esistenza di classi privilegiate (specialmente clero nobili e militari)
DON ABBONDIO VASO DI TERRACOTTA
In questo ambiente s'era sviluppata la vocazione di Don Abbondio "vaso di terracotta tra vasi di ferro" con un temperamento fiacco e rinunciatario
incapace di prendere decisioni vigorose aveva obbedito ai genitori che lo avviarono allo stato ecclesiastico ritenuto il più difeso e munito contro ogni sopraffazione
Barcamenandosi alla meglio era riuscito a passarsela liscia per sessant'anni, cedendo a tutti pur di salvare la propria quiete e scendendo con troppa facilità ai compromessi: dominato com'era da un sentimento che prevaleva sugli altri; la paura , che era in parte conseguenza del suo egoismo
I PARERI DI PERPETUA
Giunto a casa Don Abbondio chiama Perpetua
La serva che "sa ubbidire e comandare, secondo l'occasione " si accorge subito del "viso stravolto" del padrone
Don Abbondio ha forse tanta voglia di scaricarsi del suo doloroso segreto quanta....Perpetua di conoscerlo
finalmente dopo "averle fatto più di una volta giurare che non fiaterebbe le racconta il miserabile caso "
Per risolvere la difficile situazione Perpetua consiglia il padrone di scrivere al cardinale arcivescovo di Milano che sa far star a dovere i prepotenti
Respinto il consiglio della sua governante don Abbondio prende il lume e si avvia brontolando alla propria camera solo con i suoi pensieri e le sue preoccupazioni
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