Meditare sul primo abbozzo tracciato ampliandolo in profondità con il consueto soliloquio a base di domande e risposte così certe constatazioni generiche fissate in un orientamento iniziale si configureranno meglio
da idea nasce idea, gli appunti prendono maggior consistenza e miglior forma, le opinioni errate o pericolose introdotte in un primo momento nello schema , passano al vaglio, si scartano o si temperano poiché ci si accorge fino dove rischiano di metterci in contraddizione
Rimanendo per lo sempre nei limiti dello schema si formerà una concatenazione di pensieri, atta a dare logicità al nostro lavoro, questi si moltiplicheranno per concomitanza o dipendenza e in uno se ne inserirà un altro, quasi come in un gioco a sorpresa
Tuttavia non si abbia fretta di voler vedere lo svolgimento, già in forma di composizione, si lascino fermentare idee e schema con l'aggiunta di cenni, impressioni e tocchi
allo specchietto si conservi la sua caratteristica serie di titoli , sottotitoli , graffe asterischi, virgolette, parentesi tonde e quadre i numeri romani arabi , lettere dell'alfabeto; cioè la sua forma di indicatore di idee , anzi nel compilarlo si lasci sempre dello spazio fra un cenno e un altro per eventuali aggiunte
Dal disordine iniziale d'uno schema si profila poi dipanando il gomitolo dei pensieri , un nucleo che costituirà l'introduzione, un corpo ossia il vero e proprio sviluppo centrale, una conclusione destinata a tirare le somme per ciascuna delle tre parti; si proceda ad una disposizione gerarchica di pensieri- base , di quelli dipendenti da questi o secondi, dei terzi, quarti ecc. Nel frattempo si risolveranno da sé dubbi si aggiungeranno commenti, impressioni, esperienze personali, analogie, contrasti ecc.
dato l'avvio a questa macchina, le resistenze e le inerzie saranno superate
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