quando parliamo bisogna dare al nome un senso determinato o indeterminato contribuendo alla precisione, alla chiarezza alla vivacità dl discorso
se noi scriviamo una bicicletta intendiamo una bicicletta qualsiasi una delle tante non ancora conosciuta abbiamo utilizzato l'articolo indeterminativo
se dopo scriviamo la bicicletta si sapeva di quale bicicletta si trattava abbiamo usate l'articolo determinativo
se scriviamo che bella invenzione la bicicletta diamo alla bicicletta un valore esteso all'infinito esteso a tutte le biciclette del mondo
abbiamo date tre valori diversi alla stessa parola
l'articolo infatti precisa quale valore diamo ad un nome cioè indeterminato determinato o generico
l'articolo può essere determinativo il lo al maschile singolare i gli al maschile plurale
la femminile singolare le femminile plurale
indeterminativo un uno maschile
un' una al femminile
gli articoli lo gli la una subiscono l'elisione davanti a una parola che inizia per vocale
si pone l'articolo
il per il singolare i per il plurale davanti a nomi maschili che non cominciano per s impura , sc, z, x. gn, pn, ps,
eccezione gli dei
lo per il singolare gli per il plurale davanti a nomi maschili che cominciano per vocale o s impura
sc, z, x,gn, pn, ps
lo pneumatico lo psicologo lo scolaro
la per il singolare davanti a tutti i nomi femminili
le per il plurale dinanzi a tutti i nomi femminili
l'articolo indeterminativo
un davanti a nomi maschili che cominciano per vocale (fuorché quelli che cominciano per semi consonante) o per consonante che non si a s impura sc z x gn ps pn non vuole l'apostrofo
un uomo un albero
uno davanti ai nomi maschili che cominciano per s impura sc z x gn ps pn
uno struzzo uno scalone
una un' davanti a nomi femminili l'accento se iniziano per vocale
un'anima una cicogna
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mercoledì 3 dicembre 2014
martedì 2 dicembre 2014
i nomi alterati
se volgiamo indicare una cosa più grande del comune si aggiunge - one maschile e -ona femminile ed è un accrescitivo
ragazzo ragazzone amica amicona
certe volte - one si mette alla fine di nomi femminili
la stanza lo stanzone la donna il donnone
se desideriamo indicare una cosa più piccola del comune si usano i suffissi - ino - ello - etto - ina -etta -ella
e diventa un diminutivo
casa casetta micio micino micetto
oppure possiamo indicare con un vezzeggiativo una cosa simpatica con -uccia - uccio
ragazzo ragazzuccio bocca boccuccia
se invece se voglia indicare una cosa pessima si usa un dispregiativo o peggiorativo con i suffissi tipo -accio -astro -accia
poetastro gentaccia
ma non è sempre vero perchè dipende dall'animo di chi parla tante volte ragazzaccio per esempio è usato con affetto
ragazzo ragazzone amica amicona
certe volte - one si mette alla fine di nomi femminili
la stanza lo stanzone la donna il donnone
se desideriamo indicare una cosa più piccola del comune si usano i suffissi - ino - ello - etto - ina -etta -ella
e diventa un diminutivo
casa casetta micio micino micetto
oppure possiamo indicare con un vezzeggiativo una cosa simpatica con -uccia - uccio
ragazzo ragazzuccio bocca boccuccia
se invece se voglia indicare una cosa pessima si usa un dispregiativo o peggiorativo con i suffissi tipo -accio -astro -accia
poetastro gentaccia
ma non è sempre vero perchè dipende dall'animo di chi parla tante volte ragazzaccio per esempio è usato con affetto
le parole sostantivate
possono svolgere la funzione di sostantivi
gli aggettivi qualificativi voglio che tu mi dica il vero
gli aggettivi numerali i tre furono irraggiungibili
i verbi all'infinito il viaggiare mi diletta
i partecipi presenti e passati il vinto non può avere pretese
le congiunzioni voglio sapere il perché
gli avverbi il troppo stroppia
le interiezioni i tuoi ahimè non si contano
le preposizioni il per è una preposizione
gli aggettivi qualificativi voglio che tu mi dica il vero
gli aggettivi numerali i tre furono irraggiungibili
i verbi all'infinito il viaggiare mi diletta
i partecipi presenti e passati il vinto non può avere pretese
le congiunzioni voglio sapere il perché
gli avverbi il troppo stroppia
le interiezioni i tuoi ahimè non si contano
le preposizioni il per è una preposizione
i nomi sovrabbondanti
i nomi sovrabbondanti hanno più plurali e i due plurali hanno significati diversi
il braccio i bracci del fiume della croce
le braccia del corpo umano
il calcagno i calcagni dell'uomo
le calcagna in senso figurato stare alle calcagna
il ciglio i cigli della strada
le ciglia dell'occhio
il corno i corni della luna da caccia
le corna degli animali
il dito i diti si può dire ma non comune
le dita della mano
il filo i fili dell'erba..
le fila di una tela ...
il fondamento i fondamenti di una scienza
le fondamenta di un edificio
il fuso i fusi strumento per filare
le fusa del gatto
il ginocchio i ginocchi di solito considerati singolarmente
le ginocchia tutte due insieme
il grido i gridi degli uccelli
le grida dell'uomo
il labro i labbri di un vaso di una ferita
le labbra della bocca
il lenzuolo i lenzuoli considerati individualmente
le lenzuola considerati appaiati
il membro i membri della società
le membra del corpo umano
il muro i muri della stanza
le mura della città
l'osso gli ossi considerati singolarmente gli ossi del cane
le ossa considerati nel loro complesso le ossa dell'uomo
lo strido gli stridi poco comune
le strida voci
l'urlo gli urli alte grida degli animali
le grida dell'uomo
il braccio i bracci del fiume della croce
le braccia del corpo umano
il calcagno i calcagni dell'uomo
le calcagna in senso figurato stare alle calcagna
il ciglio i cigli della strada
le ciglia dell'occhio
il corno i corni della luna da caccia
le corna degli animali
il dito i diti si può dire ma non comune
le dita della mano
il filo i fili dell'erba..
le fila di una tela ...
il fondamento i fondamenti di una scienza
le fondamenta di un edificio
il fuso i fusi strumento per filare
le fusa del gatto
il ginocchio i ginocchi di solito considerati singolarmente
le ginocchia tutte due insieme
il grido i gridi degli uccelli
le grida dell'uomo
il labro i labbri di un vaso di una ferita
le labbra della bocca
il lenzuolo i lenzuoli considerati individualmente
le lenzuola considerati appaiati
il membro i membri della società
le membra del corpo umano
il muro i muri della stanza
le mura della città
l'osso gli ossi considerati singolarmente gli ossi del cane
le ossa considerati nel loro complesso le ossa dell'uomo
lo strido gli stridi poco comune
le strida voci
l'urlo gli urli alte grida degli animali
le grida dell'uomo
grammatica - il numero del nome
oltre ai generi il nome ha anche numeri diversi
il nome può essere singolare o plurale
il passaggio dal singolare al plurale è indicato dalla sua desinenza e ci sono tre declinazioni
la prima comprende i nomi di genere maschile e femminile che terminano con -a
la seconda comprende i nomi di genere maschile e femminile che terminano con -o
la terza comprende i nomi di genere maschile e femminile che terminano con -e
prima declinazione
se sono maschili fanno al plurale -i
poeta poeti
se sono femminili fanno plurale -e
giornata giornate
-ca -ga fanno al plurale-
-chi -ghi se sono maschili
monarca monarchi
se sono femminili - che -ghe
barca barche
cia e gia fanno al plurale
-cie -gie
in -ce - ge se hanno davanti alla c e g una consonante
querce rocce frange
2° declinazione
terminano in -o fanno al plurale in -i
canotto canotti
se terminano in - chi -ghi se la parola è piana
pacco pacchi arco archi
se la parola è sdrucciola in ci e gi
medico medici monaco monaci
alcuni sdruccioli fanno -chi e ghi
incarico lastrico carico solletico pizzico valico rammarico diadoco strascico indaco abbaco monologo pelago riepilogo epilogo dialogo apologo melologo callifugo catalogo allobrogo e pochi altri
fanno in ci e chi tutti e due i modi
manico bilico stomaco esofago fondaco parroco farmaco
le parole che terminano in -io
fanno al plurale -ii
se hanno la i tonica
addio addii zio zii leggio leggii
i se hanno la i atona
salvataggio salvataggi marinaio marinai
3° declinazione
le parole che finiscono per -e
fanno al plurale -i
paese paesi mare mari
ie hanno il plurale uguale al singolare
barbarie specie serie
nomi indeclinabili
- i nomi che terminano al maschile e al femminile in -i in consonante in vocale accentata e i monosillabi
crisi lunedì re gru tunnel
- i nomi stranieri
film bar
-i cognomi i nomi propri
non tutti hanno il plurale o il singolare quelli che non ce l'hanno sono difettivi
calzoni nozze forbici prole miele pepe
i nomi composti
sono formati da due parole diverse
arcobaleno cassapanca
i nomi composti sostantivo + aggettivo prendono la desinenza del plurale entrambi
la terracotta le terrecotte
- se abbiamo un aggettivo + sostantivo cambia solo la vocale finale
bassorilievo bassorilievi
- se abbiamo sostantivo + sostantivo
se sono tutte e due femminili o maschili mutano solo la desinenza
pescecane pescecani
se sono di genere di verso cambia solo il primo
il pescespada i pescispada
- se abbiamo una forma verbale + sostantivo cambia solo la desinenza del sostantivo
spazzacamino spazzacamini
- se abbiamo una forma verbale + sostantivo femminile singolare
se la parola è maschile rimane invariata
lo spazza neve gli spazzaneve
se la parola è di genere maschile cambia la desinenza
la retroguardia le retroguardie
- se abbiamo nomi composti da verbi + verbo oppure verbo + avverbio rimangono invariati
il parapiglia i parapiglia il posapiano i posapiano
con capo
alcuni cambiano il primo elemento
capobanda capibanda capofila capifila
altri il secondo elemento
capocomico capocomici capoluogo capoluoghi
altri tutte e due gli elementi
caposaldo capisaldi
non cambiano mai il primo elemento se si riferiscono a persona femminile
i capistazione le capostazione
il nome può essere singolare o plurale
il passaggio dal singolare al plurale è indicato dalla sua desinenza e ci sono tre declinazioni
la prima comprende i nomi di genere maschile e femminile che terminano con -a
la seconda comprende i nomi di genere maschile e femminile che terminano con -o
la terza comprende i nomi di genere maschile e femminile che terminano con -e
prima declinazione
se sono maschili fanno al plurale -i
poeta poeti
se sono femminili fanno plurale -e
giornata giornate
-ca -ga fanno al plurale-
-chi -ghi se sono maschili
monarca monarchi
se sono femminili - che -ghe
barca barche
cia e gia fanno al plurale
-cie -gie
in -ce - ge se hanno davanti alla c e g una consonante
querce rocce frange
2° declinazione
terminano in -o fanno al plurale in -i
canotto canotti
se terminano in - chi -ghi se la parola è piana
pacco pacchi arco archi
se la parola è sdrucciola in ci e gi
medico medici monaco monaci
alcuni sdruccioli fanno -chi e ghi
incarico lastrico carico solletico pizzico valico rammarico diadoco strascico indaco abbaco monologo pelago riepilogo epilogo dialogo apologo melologo callifugo catalogo allobrogo e pochi altri
fanno in ci e chi tutti e due i modi
manico bilico stomaco esofago fondaco parroco farmaco
le parole che terminano in -io
fanno al plurale -ii
se hanno la i tonica
addio addii zio zii leggio leggii
i se hanno la i atona
salvataggio salvataggi marinaio marinai
3° declinazione
le parole che finiscono per -e
fanno al plurale -i
paese paesi mare mari
ie hanno il plurale uguale al singolare
barbarie specie serie
nomi indeclinabili
- i nomi che terminano al maschile e al femminile in -i in consonante in vocale accentata e i monosillabi
crisi lunedì re gru tunnel
- i nomi stranieri
film bar
-i cognomi i nomi propri
non tutti hanno il plurale o il singolare quelli che non ce l'hanno sono difettivi
calzoni nozze forbici prole miele pepe
i nomi composti
sono formati da due parole diverse
arcobaleno cassapanca
i nomi composti sostantivo + aggettivo prendono la desinenza del plurale entrambi
la terracotta le terrecotte
- se abbiamo un aggettivo + sostantivo cambia solo la vocale finale
bassorilievo bassorilievi
- se abbiamo sostantivo + sostantivo
se sono tutte e due femminili o maschili mutano solo la desinenza
pescecane pescecani
se sono di genere di verso cambia solo il primo
il pescespada i pescispada
- se abbiamo una forma verbale + sostantivo cambia solo la desinenza del sostantivo
spazzacamino spazzacamini
- se abbiamo una forma verbale + sostantivo femminile singolare
se la parola è maschile rimane invariata
lo spazza neve gli spazzaneve
se la parola è di genere maschile cambia la desinenza
la retroguardia le retroguardie
- se abbiamo nomi composti da verbi + verbo oppure verbo + avverbio rimangono invariati
il parapiglia i parapiglia il posapiano i posapiano
con capo
alcuni cambiano il primo elemento
capobanda capibanda capofila capifila
altri il secondo elemento
capocomico capocomici capoluogo capoluoghi
altri tutte e due gli elementi
caposaldo capisaldi
non cambiano mai il primo elemento se si riferiscono a persona femminile
i capistazione le capostazione
lunedì 1 dicembre 2014
il nome - nel periodo in grammatica
con il verbo indichiamo l'azione uno stato che possiamo determinare con gli avverbi
di solito lo accompagniamo con un nome o con un nome preceduto dall' articolo per specificare chi fa l'azione cioè un soggetto
l'articolo e in nome formano un' unità sintattica ed ugualmente la formano aggettivo e nome
articolo : il la un l' ecc.
nomi : giardino massa zona luce confini silenzio
aggettivi : violacea larga tricolore
inoltre essi concordano in numero e genere
il nome, detto anche sostantivo, può essere di più specie
comune : indica una persona una cosa un animale senza distinguerli individualmente
vie città bandiere cielo stadio
proprio : si scrive con la lettera maiuscola e indica una sola persona e la distingue da tutte le altre
Gijón Italia Marco
collettivo : indica più individui della stessa specie raggruppandoli in un'unica idea
popolo flotta mandria sciame
il nome può essere anche astratto o concreto
concreto : indica persone cose e animali che possono essere visti o toccati o uditi che possono essere
sentiti attraverso i sensi pane cane isola
astrato : indica un sentimento un'idea della mente una qualità modi essere
virtù valore egoismo fanciullezza
genere del nome può essere
maschile : uomo gallo bue balcone
femminile : donna bandiera gallina coppa
comune : nomi che hanno un'unica forma la nipote il nipote il pianista la pianista
promiscuo : animali che hanno un solo genere
leopardo giraffa pantera (maschio e femmina)
mobile
il fanciullo la fanciulla a il maestro la maestra
non tutti sono mobili per esempio : uomo donna padre madre
di solito lo accompagniamo con un nome o con un nome preceduto dall' articolo per specificare chi fa l'azione cioè un soggetto
l'articolo e in nome formano un' unità sintattica ed ugualmente la formano aggettivo e nome
articolo : il la un l' ecc.
nomi : giardino massa zona luce confini silenzio
aggettivi : violacea larga tricolore
inoltre essi concordano in numero e genere
il nome, detto anche sostantivo, può essere di più specie
comune : indica una persona una cosa un animale senza distinguerli individualmente
vie città bandiere cielo stadio
proprio : si scrive con la lettera maiuscola e indica una sola persona e la distingue da tutte le altre
Gijón Italia Marco
collettivo : indica più individui della stessa specie raggruppandoli in un'unica idea
popolo flotta mandria sciame
il nome può essere anche astratto o concreto
concreto : indica persone cose e animali che possono essere visti o toccati o uditi che possono essere
sentiti attraverso i sensi pane cane isola
astrato : indica un sentimento un'idea della mente una qualità modi essere
virtù valore egoismo fanciullezza
genere del nome può essere
maschile : uomo gallo bue balcone
femminile : donna bandiera gallina coppa
comune : nomi che hanno un'unica forma la nipote il nipote il pianista la pianista
promiscuo : animali che hanno un solo genere
leopardo giraffa pantera (maschio e femmina)
mobile
il fanciullo la fanciulla a il maestro la maestra
non tutti sono mobili per esempio : uomo donna padre madre
funzione dell'avverbio nel discorso
il verbo indica un'azione questa può essere dilatata precisata e sfumata dall'avverbio il quale con il verbo forma un' unità sintattica
l'azione specificata dal verbo viene dunque specificata caratterizzata e rafforzata o indebolita per mezzo dell'avverbio il quale spesso si colloca vicino ai modi e ai verbali come un vero e proprio attributo e indica :
il modo
bene, adagio , presto , volentieri
lavorava bene
cercava a tastoni la porta
il luogo
qui, qua, lassù, intorno, altrove
qui grandina
il tempo
oggi ieri allora subito sempre mai poi
tornerà presto
gli avverbi possono
esprimere un atteggiamento affermativo
si appunto certo certamente davvero perfettamente
avete certo ragione
esprimere un atteggiamento negativo
non nulla nemmeno affatto
neanche per sogno
esprimere un dubbio
forse probabilmente chissà eventualmente
forse accetterà
e possono indicare
una quantità indeterminata
molto assai poco troppo parecchio
sei molto ordinato
e anche aggiungere qualcosa al verbo
anche pure perfino
vennero anche loro
indicare una somiglianza così come
ti sei comportato come un bambino
tra gli avverbi dobbiamo ricordare anche ci vi ne
che nono devono essere confuse con le particelle pronominali
ci vi ne avverbi di luogo non ci vado
pronomi egli ci disse
locuzioni avverbiali
di maniera alla carlona, alla meglio
di quantità a bizzeffe, a due a due di più
di luogo di sopra, di sotto, a sinistra in qua
di affermazione per davvero, senz'altro, di certo
di tempo ieri l'altro l'anno scorso
di negazione no davvero niente affatto per nulla
di dubbio in forse, se mai, quasi quasi
ci sono avverbi alterati
maluccio benino benone
comparativi e superlativi
più dolcemente, meno spesso, meglio pochissimo
l'avverbio si pone dopo il verbo ma ogni tanto anche prima
l'azione specificata dal verbo viene dunque specificata caratterizzata e rafforzata o indebolita per mezzo dell'avverbio il quale spesso si colloca vicino ai modi e ai verbali come un vero e proprio attributo e indica :
il modo
bene, adagio , presto , volentieri
lavorava bene
cercava a tastoni la porta
il luogo
qui, qua, lassù, intorno, altrove
qui grandina
il tempo
oggi ieri allora subito sempre mai poi
tornerà presto
gli avverbi possono
esprimere un atteggiamento affermativo
si appunto certo certamente davvero perfettamente
avete certo ragione
esprimere un atteggiamento negativo
non nulla nemmeno affatto
neanche per sogno
esprimere un dubbio
forse probabilmente chissà eventualmente
forse accetterà
e possono indicare
una quantità indeterminata
molto assai poco troppo parecchio
sei molto ordinato
e anche aggiungere qualcosa al verbo
anche pure perfino
vennero anche loro
indicare una somiglianza così come
ti sei comportato come un bambino
tra gli avverbi dobbiamo ricordare anche ci vi ne
che nono devono essere confuse con le particelle pronominali
ci vi ne avverbi di luogo non ci vado
pronomi egli ci disse
locuzioni avverbiali
di maniera alla carlona, alla meglio
di quantità a bizzeffe, a due a due di più
di luogo di sopra, di sotto, a sinistra in qua
di affermazione per davvero, senz'altro, di certo
di tempo ieri l'altro l'anno scorso
di negazione no davvero niente affatto per nulla
di dubbio in forse, se mai, quasi quasi
ci sono avverbi alterati
maluccio benino benone
comparativi e superlativi
più dolcemente, meno spesso, meglio pochissimo
l'avverbio si pone dopo il verbo ma ogni tanto anche prima
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