Carducci - il comune rustico
il poeta sul punto di lasciare il paese della Carnia ripensa al passato, al lontano medioevo, rivivendo con la fantasia non paurose congreghe di diavoli e streghe, ma un momento solenne e luminoso della vita comunale. Una domenica d'estate gli abitanti sono raccolti in assemblea intorno al console che assegna ad alcuni giovani dei pascoli per le loro greggi; ma perché li possano proteggere dalle invasioni barbariche consegna loro le armi di difesa della libertà. Mentre I giovani fremono di orgoglio le donne pregano. Poi in grande semplicità l'assemblea si scaglie sotto il mite sguardo delle giovenche che tranquillamente pascolano nei campi illuminati dal sole.
E' una scena ampia e forte intessuta su pochi motivi : l'amore della libertà, l'anelito alla pace operosa, il senso armonioso della vita e della natura. IN questa, che è tra le sue più felici ricostruzioni storiche tratta dalle Rime Nuove il poeta rivive la civiltà comunale in uno spirito di composta solennità e di vigorosa fierezza: mentre I romantici rievocavano il medioevo per spingere gli italiani alla lotta contro lo straniero Carducci invece guarda a quel periodo storico con una sottile nostalgia come di un'età gloriosa di alta dignità e fermezza spirituale ormai irrimediabilmente perdute
metro : sestine di endecasillabi rimati aabccb
Nessun commento:
Posta un commento