Alessandro Manzoni nacque a Milano il 7 marzo del 1785 nella casa di via San Damiano n:20 parrocchia allora di San Babila, da Giulia Beccaria, sposata dal 12 settembre 1782 con il conte Pietro Manzoni. Giulia era la figlia del giurista Cesare, autore del libro "Del delitto e delle pene" nel quale era propugnata l'abolizione della pena di morte e della tortura inquisitoria : l'opera apparsa a tempo giusto, aveva reso famoso il suo autore in tutta Europa
Pietro Manzoni era un piccolo nobile di campagna: i suoi antenati provenivano dalla Val Taleggio e sul principio del settecento, giunti in Valsassina e stanziatisi dapprima a Barzio , si erano stabiliti definitivamente a Lecco , dove Pietro aveva acquistato una bella villa (il Caleotto) ed ampi possessi terrieri. Egli aveva acquistato un ceto tradizionalista, alquanto retrivo , di stretta osservanza cattolica chiuso alle novità anche se amico del Monti del Mellerio e di altri nobili ingegni
Il suo matrimonio con Giulia Beccaria era stato combinato dal conte Pietro Verri forse anche per mettere fine alle chiacchiere che correvano in Milano sulla troppo libera vita della figlia de marchese Beccaria
I due sposi andarono ad abitare in via San Damiano, 20 (l'odierna via Uberto Visconti di Modrone 16) non era la ricca via Brera, non era l'ampio giardino del palazzo Beccaria dove Giulia era cresciuta appena uscita dal collegio : la casa era in un angolo tranquillo e semplice della quieta Milano. Davanti le scorrevano le acque del Naviglio ed era la parte più bella e decorosa di esso per i giardini che vi si affacciavano per le nobili case che vi si specchiavano
Pietro cercò di avvicinare a sé Giulia, di seguirla nella sua vita mondana, ma troppo diverso era il temperamento dei due coniugi
Forse la sua relazione con Giovanni Verri conte e Cavaliere di Malta, frate professo anzi del sovrano Militare Ordine di Malta continuava
Tanto che alla nascita di Alessandro molte furono le chiacchiere
L'unione tra Giulia di 20 anni e Pietro che ne aveva 46 fallì e nel febbraio del 1792 si ebbe una legale separazione, per la quale Giulia si obbligava a vivere a Milano , nella casa di uno zio matenro
Fuggì invece prima a Londra e poi a Parigi con il conte Carlo Imbonati
l'illustre nome di Beccaria la fece facilmente entrare nel circolo intellettuale degli ideologi francesi che si radunavano nella Maisonette presso Parigi
I primi anni di Alessandro li trascorse presso la balia alla Cascina La Costa nel Lecchese, poi venne messo in collegio presso i Padri Somaschi a Merate vicino Lecco
Quando nel 1796 si annunciava la calata dei francesi in Italia i collegiali furono trasferiti nel collegio di S. Antonio a Lugano
nel 1798 il Manzoni dovette tornare in Italia per ordine della Cisalpina e fu dal padre affidato al collegio dei Nobili tenuto dai Padri Barnabiti, che per ragioni di guerra erano sfollati a Castelletto de' Bradi (presso Cuggiono MI) da qui il Manzoni avrebbe visto la fuga dei francesi da Milano nel 1799 e gli incendi che ne derivarono sotto le truppe Austro Russe .
Il giovane Alessandro pur non essendo un bambino prodigio avvertì in sé la vocazione delle lettere e alla poesia e a 15 anni compose il poemetto "Il trionfo della libertà" di inspirazione giacobina
Gli scritti dell'Enciclopedia e le dottrine illuministiche di cui fu tutto pervaso il suo pensiero se giovarono alla formazione culturale lo portarono al più arido scetticismo in fatto di religione che viva negli anni dell'infanzia andò del tutto spegnendosi nel periodo della giovinezza
Dall'ottobre 1803 al luglio 1804 soggiorna a Venezia con una zia vi si era recato per la malattia di uno zio di cui pareva imminente la morte ma lì gli mancarono gli amici
Nel 1805 una lettera di Carlo Imbonati lo invita a Parigi ma nel frattempo Carlo Imbonati muore
Giulia introduce il figlio nel circolo della Maisonette
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