senza monotone ripetizioni di frasi o di costrutti tali che pur cambiando le parole l'espressione
risulti troppo simmetrica
si sappia variare l'ordine dei vocaboli e si ricordi che la lingua italiana come la latina è artistica cioè non legata quanto alla costruzione a rigole rigide se si scrive dunque lasciando correre la bocca e il polso come dissero i già citati fratelli Yan la vivacità che è propria del tono discorsivo non verrà meno né mancherà di brio
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