la correzione è l'ultima fase del lavoro di composizione e segue alla stesura comportando un certo sforzo di attenzione nel controllo d'ogni parte
si corregge non solo l'elocuzione, ma prima ancora, lo sviluppo del pensiero, si eliminano le contraddizioni, le ripetizioni di concetto, la monotonia nell'impostare e svolgere la trattazione
A volte è necessario sacrificare per maggior unità o per chiarezza idee accessorie, a cui pure si è affezionati e che però rischiano di soverchiare, con l'importanza che attribuiamo loro, l'importanza delle altre idee fondamentali
Certi chiarimenti ed ampliamenti sono indispensabili ma vanno dosati in omaggio alla legge della proporzione che deve frenare le divagazioni inutili; in tale revisione lo spirito di autocritica salva da molti errori e va esercitato con un atteggiamento di diffidenza, anziché di affetto , verso i propri scritti atteggiamento questo piuttosto difficile perché si è naturalmente portati ad amare le proprie idee e le proprie parole come proprie creature
Perciò per superare tale riluttanza bisognerebbe lasciar trascorrere del tempo prima della correzione, quasi per dimenticare ciò che si è scritto e rileggerlo come se fosse uno scritto altrui
Tuttavia, nel corregger il compito più gravoso riguarda di solito l'elocuzione che risulta oscura ed impacciata quando il pensiero non è di per sé chiaro
Comunque non è facile stilare una ricetta infallibile per "scrivere bene" al più si indicano delle mete da raggiungere e dei difetti da evitare
IN generale affinché una correzione sia efficace si tenda all'acquisto di una espressione appropriata, corretta, vivace, stringata, varia, attuale e sobria
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