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giovedì 3 settembre 2020

spleen - Baudelaire

 spleen - Baudelaire 


Con questa parola inglese Blaudelaire indica la noia, l'angoscia ossessiva che nasce dal senso della vita come limite, inganno delusione. Il tema, ripreso da molta letteratura posteriore, è qui svolto non con la scorata rassegnazione di certi scrittori  nel nostro tempo, ma con ritmo violento e traumatico; è  un'atroce presa di coscienza che nasce da un sommovimento dell'io profondo sulla scia di sensazioni intensificate dalle ardite trasposizioni analogiche (dal cielo plumbeo alle immagini  di vita fradicia putrefatta : le strisce di pioggia come sbarre di prigione; i ragni che tessono tele nel cranio del poeta). Soprattutto le ultime immagini - le campane urlanti e i funerali che sfilano nell'anima - sono esempi dell'analogia tipica della poesia contemporanea. In esse non viene stabilito un paragone concettualmente preciso tra realtà  fisica e spirituale, ma una totale identificazione. Le campane urlanti evocano l'intimo spasimo, i funerali silenti un senso di morte e desolazione, nel suo emergere dalla coscienza profonda e condensarsi in un'immagine che è al tempo stesso, percezione esistenziale immediata e decisiva.

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