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domenica 31 maggio 2015

SINTESI DEL SECONDO CAPITOLO DEI PROMESSI SPOSI

 Il colloquio tra Renzo  e Don Abbondio 
Don Abbondio  passa una notte agitata con lunghe ore di veglia  per fare un esame angosciato della situazione
Delibera alla fine  di guadagnar tempo  menando Renzo per le lunghe
Renzo arriva ben presto
L'accoglimento incerto e misterioso di don Abbondio gli fa capire che c'è qualcosa non desiderato
Con un dialogo  concitato buttando là qualche espressione in latino  il curato riesce  ad ottenere  il rinvio  del matrimonio  per una settimana; ma dopo poco la Perpetua conferma Renzo nei suoi sospetti
Questi torna indietro dal curato e con modi risoluti si fa dire il nome del prepotente
Renzo domando poi scusa a don Abbondio  delle maniere energiche  usate per carpirgli  la verità ed esce arrabbiato  avviandosi verso casa  di Lucia mentre don Abbondio se ne va a letto  e ordina a Perpetua di sprangare l'uscio  di strada rimandando chiunque chiedesse di lui

Renzo va a casa di Lucia 
Renzo cammina in preda all'ira e non pensa che all'omicidio e ha la mente intenta a figurarsi la scena di vendetta 
Ripensa però a Lucia  si rammenta dei suoi parenti di Dio  e prova gioia nell'aver solo immaginato
Arrivato a casa della sposa la fa chiamare dalla piccola Bettina
Lucia scende  e apprende tutta smarrita che per quel giorno  tutto è a monte 
Renzo informa  Agnese che licenzia le donne  poiché dice il curato è ammalato 
Le donne sfilano all'uscio del curato per verificare Perpetua conferma dalla finestra un febbrone

SINTESI DEL PRIMO CAPITOLO DEI PROMESSI SPOSI

IL TERRITORIO DI LECCO

il lago di Como (detto anche Lario) ha tre bracci o rami, con centro divisionale alla punta di Bellagio : il ramo meridionale fa capo a Lecco ne cui territorio  è posta l'azione iniziale del romanzo  un'ampi a descrizione introduttiva offre una panoramica del lago  e della costiera che vi si rispecchia
tutta ridente di paesi e villaggi

l'INCONTRO DI DON ABBONDIO CON I BRAVI

tornando dalla solita passeggiata, Don Abbondio, il curato  di un paese della costiera  verso la sera del 7 novembre 1628, incontra i bravi, al servizio del nobile Don Rodrigo, i quali  gli impongono  di non fare il matrimonio  di Renzo e Lucia  due suoi giovani  parrocchiani  che egli doveva sposare l'indomani. Don Abbondio si dichiara disposto all'obbedienza

LE CONDIZIONI SOCIALI NEL SEICENTO

erano tempi duri  quelli in cui viveva il povero Don Abbondio  che non era nato con un cuor di leone 
ecco un breve quadro di quest'epoca : inefficacia delle leggi (queste leggi o  "gride" si ripetevano e si susseguivano  negli anni  con il solo effetto  di accrescere la confusione  e la impotenza della legge)  assenza di protezione giuridica dei deboli  soprusi dei più violenti sempre impuniti  connivenza e omertà dei tutori  ed esecutori di giustizia  con i facinorosi  esistenza di classi privilegiate (specialmente clero  nobili e militari)

DON ABBONDIO VASO DI TERRACOTTA

In questo ambiente  s'era sviluppata la vocazione di Don Abbondio  "vaso di terracotta tra vasi di ferro" con un temperamento fiacco  e rinunciatario 
incapace di prendere decisioni  vigorose aveva obbedito ai genitori che lo avviarono allo stato ecclesiastico  ritenuto il più difeso  e munito contro ogni  sopraffazione
Barcamenandosi  alla meglio  era riuscito a passarsela liscia per sessant'anni, cedendo  a tutti pur di salvare la propria quiete  e scendendo con troppa facilità ai compromessi: dominato com'era da un sentimento che prevaleva sugli altri; la paura , che era in parte conseguenza del suo egoismo

I PARERI  DI PERPETUA

Giunto a casa  Don Abbondio chiama Perpetua
La serva che "sa ubbidire e comandare, secondo l'occasione " si accorge subito del "viso stravolto" del padrone
Don Abbondio  ha forse tanta voglia di scaricarsi  del suo doloroso segreto  quanta....Perpetua di conoscerlo
finalmente dopo  "averle fatto  più di una volta  giurare che non fiaterebbe  le racconta il miserabile  caso "
Per  risolvere la difficile situazione Perpetua consiglia il padrone di scrivere al cardinale  arcivescovo di Milano che sa far star a dovere i prepotenti
Respinto il consiglio  della sua governante don Abbondio  prende il lume e si avvia brontolando  alla propria camera  solo con i suoi pensieri  e le sue preoccupazioni

sabato 30 maggio 2015

ALESSANDRO MANZONI IL MATRIMONIO CON ENRICHETTA BLONDEL

Giulia  pensa ad un matrimonio per Alessandro che non si oppone  ed ecco madre e figlio in viaggio per Genova  dove si trovava  una  Luigina Visconti che il Manzoni aveva conosciuto  a Milano corteggiata per breve tempo chiamata la Divina  Luigina  ma a Genova trovano che si è già sposata
un'altra notizia li raggiunge
Pietro Manzoni  è gravemente malato a Milano 
quando però giungono  d Genova a Brusuglio vengono a sapere che Pietro è morto è stato sepolto nella chiesetta annessa alla villa Calleotto a Lecco
non hanno nessun motivo per tornare a Milano   madre e figlio proseguono  immediatamente per Parigi
Il Fauriel pensa ad un matrimonio del Manzoni con la bella mademoiselle  da Tracy la figlia del conte Destutt conosciuto in Francia come il capo degli ideologi  ma il progetto fallisce
nel 1807 nuovo viaggio a Milano   per ragioni di affari  Giulia Beccaria  aveva venduto il palazzo Imbonati sito di fronte alla chiesa di San Fedele, proprio in quei tempi, a Francesco Luigi Blondel il quale aveva stipulato un contratto a esborsi rateali
Francesco  Luigi Blondel non era ginevrino nel 1783 sposa Jeanne Lucrèce Privat  rimasto vedovo sposa  Marie Anne Pernette  Mariton  la madre di Enrichetta  che nacque nel 1791 a Casirate
Il Blondel  si era facilmente arricchito attraverso l'acquisto  e le vendite  dei beni ecclesiastici accumulati  prima dal governo austriaco poi da quello francese  attraverso la sospensione  degli ordini ecclesiastici
In occasione del viaggio fatto con la madre  il Manzoni conosce Enrichetta che sapeva bene il francese, ricamava, dipingeva  e suonava il piano  aveva 16 anni
La madre l'ha trovata molto affettuosa  e tutta casa anche s protestante questo non fu un ostacolo  per il Manzoni miscredente  e per Giulia sorda al problema religioso
Siccome i preti pongono ostacoli per la celebrazione del matrimonio misto  in quanto occorrerebbero  dispense lunghe a venire  il Manzoni sposa Enrichetta  con il rito calvinista  l'8 febbraio 1808  nella casa della sposa 
Vita tranquilla e riservata solo alcune visite  della Maisonette
Il 23 dicembre 1808 nasce la primogenita  del Manzoni  Giulia Claudina 
la piccola però ha un inizio tormentato di vita  per una serie di malattie

venerdì 29 maggio 2015

ALESSANDRO MANZONI - LA VITA - I GENITORI E LA GIOVINEZZA

Alessandro Manzoni nacque a Milano il 7 marzo del 1785  nella casa di via San Damiano  n:20  parrocchia allora di San Babila, da Giulia Beccaria, sposata dal 12 settembre 1782 con il conte Pietro Manzoni. Giulia  era la figlia del giurista Cesare, autore del libro "Del delitto e delle pene"  nel quale era propugnata l'abolizione  della pena di morte e della tortura inquisitoria : l'opera apparsa a tempo giusto, aveva reso famoso il suo autore in tutta Europa
Pietro Manzoni  era un piccolo nobile  di campagna: i suoi antenati provenivano dalla Val Taleggio  e sul principio del settecento, giunti in Valsassina  e stanziatisi  dapprima a Barzio , si erano stabiliti definitivamente a Lecco , dove Pietro  aveva acquistato una bella villa (il Caleotto)  ed ampi possessi terrieri. Egli aveva acquistato un ceto tradizionalista, alquanto retrivo , di stretta osservanza  cattolica  chiuso alle novità anche se amico del Monti del Mellerio  e di altri nobili  ingegni
Il suo matrimonio con  Giulia Beccaria  era stato combinato dal conte Pietro Verri  forse anche per mettere fine alle chiacchiere che correvano in Milano  sulla troppo libera vita della figlia de marchese Beccaria
I due sposi andarono ad abitare in via San Damiano, 20 (l'odierna via Uberto Visconti di Modrone  16) non era la ricca via Brera, non era l'ampio  giardino del palazzo Beccaria dove Giulia era cresciuta  appena uscita dal collegio : la casa era in un angolo tranquillo  e semplice della quieta Milano. Davanti  le scorrevano le acque  del Naviglio ed era la parte più bella e decorosa di esso per i giardini che vi si affacciavano  per le nobili case che vi si specchiavano
Pietro  cercò di avvicinare a sé Giulia, di seguirla nella sua vita mondana, ma troppo diverso  era il temperamento dei due coniugi
Forse la sua relazione con Giovanni Verri conte  e Cavaliere di Malta, frate professo  anzi del sovrano  Militare Ordine di Malta continuava
Tanto che alla nascita  di Alessandro molte furono le chiacchiere 
L'unione tra Giulia di 20 anni e Pietro che ne aveva 46 fallì e nel febbraio del 1792 si ebbe una legale separazione, per la quale Giulia  si obbligava a vivere a Milano , nella casa di uno zio matenro
Fuggì invece prima a Londra e poi a Parigi  con il conte Carlo Imbonati
l'illustre nome di Beccaria la fece facilmente entrare nel circolo intellettuale degli  ideologi francesi  che si radunavano nella Maisonette presso Parigi 
I primi anni di Alessandro  li trascorse presso la balia alla Cascina  La Costa nel Lecchese, poi venne messo in collegio presso  i Padri Somaschi  a Merate vicino Lecco 
Quando nel 1796 si annunciava la calata dei francesi in Italia  i collegiali furono trasferiti nel collegio di S. Antonio a Lugano
nel 1798 il Manzoni dovette tornare in Italia  per ordine della Cisalpina  e fu dal padre affidato al collegio dei Nobili  tenuto dai Padri Barnabiti, che per ragioni di guerra erano sfollati  a Castelletto de' Bradi  (presso Cuggiono MI)  da qui il Manzoni avrebbe visto la fuga dei francesi  da Milano nel 1799 e gli incendi che ne derivarono  sotto le  truppe Austro Russe .
Il giovane Alessandro  pur non essendo un bambino prodigio  avvertì in sé la vocazione delle lettere  e alla poesia  e a 15 anni compose il poemetto "Il trionfo della libertà" di inspirazione giacobina
Gli scritti dell'Enciclopedia  e le dottrine  illuministiche di cui fu tutto pervaso  il suo pensiero se giovarono alla formazione  culturale lo portarono  al più arido scetticismo  in fatto di religione  che viva negli anni dell'infanzia andò del tutto spegnendosi nel periodo della giovinezza
Dall'ottobre 1803 al luglio 1804 soggiorna a Venezia con una zia vi si era recato per la malattia di uno zio di cui pareva imminente la morte ma lì gli mancarono gli amici
Nel 1805 una lettera di Carlo Imbonati  lo invita a Parigi ma nel frattempo  Carlo Imbonati  muore
Giulia introduce il figlio  nel circolo della Maisonette 

LEGGERE LA REALTA' - COS'E' UN METODO SCIENTIFICO :QUESTIONI DI EPISTEMOLOGIA

quali sono i  problemi dell'epistemologia 
come dice la parola stessa  l'epistemologia  è logos (discorso)  sulla episteme (scienza) 
e il temine epistemologia è equivalente che metodologia
data quindi  la definizione vediamo a quali problemi  gli epistemologi  tentino di offrire  adeguate risposte
gli uomini nel corso della loro storia  oltre ad aver inventato  e raccontato storie declamato poesie costruito  sistemi giuridici e morali proposto  metafisiche fondato citta ecc.
hanno ormai costruito un imponente edificio di sapere che chiamiamo saper scientifico  sapere costituito dalla fisica, dalla chimica, dalla biologia, dalla linguistica, dalla sociologia, dalla storia, dalla psicologia ecc.
Ebbene  dinanzi a questo enorme complesso di teorie scientifiche  ( che intuitivamente, distinguiamo  dalle norme morali , dai comandi giuridici  da una teoria metafisica  o da una preghiera ) l'epistemologo si pome problemi come questi :
in che moto, cioè attraverso quali criteri  possiamo distinguere un discorso non scientifico da uno  discorso scientifico? che cosa vuol dire spiegare scientificamente un fenomeno ? che tipo di argomentazioni mettiamo in atto  allorché prevediamo  scientificamente un fenomeno ? qual è il rapporto tra  teoria ed esperienza?  cosa vuol dire  che una teoria scientifica  è oggettiva ? la scienza ideologicamente  neutrale ? possiamo ottenere teorie scientifiche  certe ? come si fa tecnicamente a provare una teoria scientifica? quali sono  i rapporti tra epistemologia (che è un insieme  di prescrizioni  su come gli scienziati dovrebbero procedere e  se vogliono raggiungere  teorie più verosimili)) e la storia  della scienza (che è l'insieme delle teorie  descrittive su come la scienza è progredita ) qual è il ruolo dell'errore  nella ricerca scientifica ? esiste un unico metodo per le scienze  fisico- naturalistiche  e per le cosiddette  scienze umane  oppure si danno differenti metodi di indagine? come valutare  il progresso della scienza ?
ecco dunque  alcuni dei tipici  problemi degli epistemologo o del metodologo:
E la risposta articolata  e sistematica a questi  interrogativi  costituisce l'epistemologia (o teoria o filosofia della scienza

giovedì 28 maggio 2015

SCRIVERE UN TEMA SU UN ARGOMENTO DI ATTUALITA'

introduzione

definire i veri termini del problema  come viene richiesto dall'enunciato discutere  se la formulazione  permette  uno svolgimento  esauriente o data l'ampiezza richiede limitazioni
In questo caso  precisare la scelta  di alcuni argomenti  e motivarla

corpo 

1 aspetto  morale, sociale, politico o religioso  del problema in genere

2 sguardo storico  all'origine e sviluppo del problema in particolare

3 sua urgenza  o meno  nell'epoca attuale

4 partecipazione  o meno delle varie  classi sociali  dei vari  governi  e sistemi politici  alla sua soluzione

5 conseguenze da esso prodotte

conclusione
critiche e proposte  per una migliore  e costruttiva  sensibilizzazione al riguardo  enumerando  i vantaggi  e gli svantaggi  derivanti dall'interesse  o disinteresse generale  infine esaminate varie  opinioni in proposito  esporre il proprio parere personale

mercoledì 27 maggio 2015

SCRIVERE UN TEMA - SU RICORDI ED ESPERIENZE PERSONALI

1 si raccolgano in un pre-schema  gli episodi da collegare tra loro e riguardanti  quel periodo della vita, di studi, di vacanza  di viaggi ecc. che il tema richiede
2 si alternino tali episodi con  riflessioni  accostando situazioni simili o contrastanti 
3 non si indugi  in meticolose descrizioni  che per amor di precisione rischiano di  stancare  evitando particolari  comuni che possono interessare solo a chi scrive
4 non rinunciando  né a spontaneità né  a naturalezza, su i  cerchi qualche taglio di quadro originale
5 prudenza quanto all'umorismo  e' un arma a doppio taglio che rischia di diventare contro producente
6 il commento degli episodi è come il sale nelle vivande : tra la descrizione d'un fatto e la sua interpretazione passa pressappoco  la differenza che corre tra la fotografia ed un dipinto.
7 un saggio uso (non ostentazione  della propria cultura  può elevare  il tono dello scritto  confrontando  i propri casi  con quelli occorsi a personaggio noti, però si eviti la saccenteria  che toglie  freschezza ai ricordi
8 Bando alle  esagerazioni  a e all'inverosimile a meno che non si voglia  trattare il "grottesco" che non è pane per tutti i denti
9 E' necessaria  una conclusione  che si a intonata  a tutto il lavoro  "conclusione intonata "  vuol dire
opportuna quanto al tempo e allo spazio , logica  quanto al pensiero,  armonica quanto all'atteggiamento  precedentemente assunto