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giovedì 22 ottobre 2020

Paul Verlaine

 Paul Verlaine 


Quella del francese Verlaine (1844-1896) fu la vita d'un poeta "maledetto" (sua è la definizione), con le squallide vicende dell'alcolismo, dell'equivoco rapporto con Rimbaud, i viaggi senza meta, la prigione, le conversioni e le ricadute : espressione di una crisi ideologica ed essenziale che s'esprime come rifiuto della civiltà borghese, come una rivolta senza approdo sicuro. La sua poetica è quella della sfumatura, dell'indefinito, della musica fra una stanchezza sensuale morbida e melanconica, che ispirerà tutto un filone della lirica contemporanea fino ai nostri Crepuscolari, e una ricerca simbolista, intesa a togliere ogni elemento ideologico dalla poesia per privilegiare la capacità musicali ed evocative del linguaggio come mezzo per raggiungere di là dal fenomeno, l'essenza delle cose. In tal senso la poesia di Verlaine si rivela originale sviluppo della tematica baudelairiana.