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martedì 1 settembre 2020

Joris-Karl Huysmans

 Joris-Karl Huysmans


Dopo la raccolta di poemetti in prosa d'imitazione baudelairiana, Huysmans (Parigi 1848-1907) divenne romanziere naturalista, fino alla svolta decisiva di Controcorrente (1884), che fu definito la "bibbia" del Decadentismo. Nel '91 pubblicò Laggiù, esasperando il satanismo tardo romantico e più  tardi si convertì al cristianesimo (In cammino, 1891; La Cattedrale, 1898, ecc.).

Controcorrente raffigura il prototipo del nuovo eroe decadente (altri ne seguiranno; dai Ritratti immaginari dell'inglese Walter Pater, a Ritratto di Dorian Gray dell'inglese Oscar Wilde, al Piacere di D'annunzio): esteta raffinato, spregiatore della vita di tutti i giorni e soprattutto della volgarità del mondo borghese, con il suo lavoro febbrile e la sua ricerca del guadagno. Orgoglioso della sua solitudine di essere superiore, l'esteta vuole realizzare la sua vita come un'opera d'arte, scatenando un celebralistico e raffinato edonismo, al di fuori dei piaceri consueti. La bellezza da lui vagheggiata deve rinnegare la natura, i suoi piaceri devono sovvertire la comune sensibilità, nella direzione di una morbosità raffinata e scientemente perseguita. Ma più che della rivolta, egli è l'uomo del rifiuto, consumato nella solitudine del suo mondo esasperatamente soggettivo e gratuito, decisamente avverso a ogni impegno morale e politico, a ogni rapporto con gli altri che non sia il disprezzo.