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mercoledì 15 aprile 2020

la mula - Luigi Capuana

La mula - Luigi Capuana

Il racconto risale al 1881 e fa parte delle Paesane, l'opera dove si descrivono usi, costumi, passioni, superstizioni, vizi, mentalità  del popolo siciliano.

Per gli scrittori naturalisti e veristi nell'uomo no c'è spazio per I sentimenti, perché il suo comportamento è legato alle condizioni ambientali ed economiche della situazione  in cui vive. Così' è per don Michele per il quale conta solo la proprietà : la mula che vale 40 onze è perciò più importante della moglie e la sua malattia lo mette giustamente in angosciosa costernazione.

 Invece la malattia della moglie non lo angustia anzi  per lui non esiste da un punto di vista affettivo; è solo un accidente  che gli si aggiunge con la minaccia di rovinarlo completamente perché se la moglie muore  egli dovrà restituirne la dote ai famigliari.

 Don Michele non è un uomo, non ha sentimenti  ne passioni, non ha neanche l'amore per la roba del verghiano Mazzarò, non ha cuore; Capuana ha costruito  un personaggio che vive soltanto perché sollecitato da una molla del tutto esteriore che annulla in lui ogni elemento  sentimentale e umano. La conclusione ha qualcosa di grottesco e una sfumatura ironica : lo scrittore esce improvvisamente allo scoperto abbandonando la tradizionale impossibilità e ci lascia scorgere per un attimo solo la sua sdegnata condanna



lunedì 13 aprile 2020

Luigi Capuana

Luigi Capuana

Luigi Capuana  siciliano (1839-1915)  di Mineo presso Catania fu scrittore  critico insegnante universitario, ma soprattutto  amò la sua terra che descrisse e fece conoscere in tutto il paese.

Si appassionò ai principi  dei naturalisti francesi, li sostenne, li divulgò e li applicò nella sua opera letteraria. Scrisse  due importanti romanzi  Giacinta (1879) il marchese di Roccaverdina (1901) e parecchi libri di novelle  tra cui eccellono Le paesane ( 1894). Compose anche opere teatrali  in dialetto  e libri di narrativa per l'infanzia (Scurpiddu).