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venerdì 28 settembre 2018

il mito di Napoleone nell'età della restaurazione

il mito di Napoleone nell'età della restaurazione

I giovani nati al tempo della rivoluzione o di Napoleone furono gli spiriti che maggiormente patirono l'età della restaurazione : per loro l'Imperatore  restava un mito abbagliante  di cui si dovevano accontentare di ricevere una luce riflessa attraverso i ricordi e i racconti dei genitori. Una luminosa stagione di gloria li aveva sfiorati,  ma non raggiunti, e perciò  più grande era la delusione che provavano e insieme l'insoddisfazione  che li angosciava. Il presente  ai loro occhi si presentava piatto e mortificante, non aveva per i loro cuori  nessuna attrattiva non offriva né ideali né sogni né speranze gettandoli nel vuoto opaco  della malinconia  e della noia : la malattia romantica  comincia a insinuarsi negli spiriti  più sensibili  e a tormentarli. Ma l'assenza degli ideali  può spingere gli spiriti desiderosi  di affermarsi ad agire senza scrupoli adattandosi al mutamento dei tempi in una società avida di successo e di guadagni.
Stendhal e De Musset ci hanno lasciato pagine indimenticabili in cui si riflette  lo stato d'animo con cui il mito di Napoleone  è rivissuto nel periodo della restaurazione : ma mentre Stendhal nato nel 1783  aveva preso parte alle campagne d'Italia e di Russia, il più giovane De Musset del 1810, appartiene per formazione ed esperienza diretta ad un periodo culturale e politico successivo. Di qui il diverso atteggiamento dei due scrittori.

sabato 22 settembre 2018

Il mito di Napoleone

Il mito di Napoleone

La figura e l'opera di Napoleone grandeggiato a cavallo tra il XVII e il XIX secolo  : erede della Rivoluzione francese ne diffuse le idee e le conquiste per tutta Europa, sconvolgendo  con la sua presemza e la sua azione l'intero continente. La fine dell'impero napoleonico chiuse un'epoca  di grandiose vicende e di generosi entusiasmi; ma l'Europa non tornò  quella di prima. I germi di un mondo nuovo  erano stati ormai gettati.
L'Europa dei sovrani e dell'assolutismo era tramontata e stava nascendo l'Europa delle nazioni  e della libertà. Oggetto contemporaneamente  di amore e di odio  Napoleone entrò subito nella vicenda : il suo fu il primo mito romantico a investire le coscienze e ad accendere le fantasie con giudizi e sentimenti talora contrastanti, anche in una stessa persona.
Questo ad esempio accadde non solo a Foscolo  ma anche al grande musicista tedesco Beethoven, che nel 1804 aveva concepito una grandiosa sinfonia (la numero 3)  in omaggio al genio di Napoleone  primo console, che gli sembrava incarnasse i suoi ideali di libertà e di democrazia; però  quando Napoleone  si fece incoronare imperatore, Beethoven cancellò la dedica e la sostituì con il titolo  con cui oggi è nota di " sinfonia Eroica , composta per festeggiare il ricordo di un grand'uomo "
A noi qui ora non interessa registrare il dibattito  storico politico che si sviluppò sulla sua opera e che non si è  ancora del tutto  concluso