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martedì 22 agosto 2023

poesia - struttura

poesia - struttura



 Il termine poesia deriva dal verbo greco poièo che significa , produrre e infatti è l’arte di produrre composizioni.

Le caratteristiche della poesia

METRICA relativa al ritmo e la struttura

RITMO  è la successione dei suoni quelli accentati e quelli non accentati

VERSO  la parola significa andare a capo ed è l'unità principale del testo

SILLABA  la sillaba serve come unità di misura del verso a seconda del numero delle sillabe si determina la lunghezza del verso 

le figure metriche


  •  SINERESI La sineresi è una figura metrica per cui due sillabe vicine formate da due vocali vengono contate come se fossero una sola.
  •  DIERESI le vocali che compongono un dittongo vengono conteggiate con una sola sillaba. E' quindi il contrario della sineresi. 
  • SINAFELE due vocali che appartengono a due parole diverse ma contigue vengono conteggiate come un'unica sillaba. 
  • DIALESI la vocale finale di una parola e quella iniziale della successiva rimangono separate nel computo metrico. 
  • ACCENTO RITMICO si utilizza per conferire ritmo al verso
  • EMISCHIO  è un mezzo verso 

  • VERSO SDRUCCIOLO l'accento cade nella terzultima sillaba e quando si contano le sillabe se ne toglie una
  • VERSO PIANO  l'accento cade nella penultima sillaba
  • VERSO TRONCO  l'accento cade nell'ultima sillaba e perciò si conta una sillaba in più
  •  CESURA  ha lo scopo di creare una pausa e che deriva dal termine latino caedo che significa taglio.
  •       La sua collocazione sta più o meno a metà verso, ma non è sempre regolare e spesso coincide con una pausa sintattica come una virgola o una pausa logica, la quale indica un cambiamento di discorso.

    La cesura si utilizza quando si vuole mettere in evidenza una parola chiave come un particolare aggettivo o sostantivo, che per il poeta è interpretata fondamentale per capire il contenuto della sua poesia.

    L'ENJAMBEMENT SI  utilizza per arricchire il suo testo. Letteralmente deriva dal termine francese enjamber che vuol dire “oltrepassare, andare oltre” la misura del verso e infatti significa “scavalcatura e inarcamento”.

    Nella poesia il poeta adotta una seria di regole che gli permettono di scegliere quando andare a capo e quando le unità metriche e le unità sintattiche, cioè la frase e il verso devono coincidere.

    Scavalcatura, la frase sconfina nel verso successivo e ciò significa che si può trovare in versi diversi le parti sintattiche di una frase.

    Separando le parti sintattiche meno importanti si può rallegrare utilizzando l’enjambement per accelerare la poesia, se invece si vuole dare un impressione di malinconia si usa per rallentare.

    RIMA il suono della parte finale di due parole è uguale a partire da quella accentata senza rima si chiamano versi sciolti spesso le parole  vengono scelte compagne di rima parole che siano sinonime o opposte.

    le rime.

    • BACIATA     AABBCCDD. Effetto vivace delle filastrocche.
    • ALTERNATA   ABABCDCD
    •  INCROCIATA    ABBACDDC
    • INCATENATA   ABABCBCDC

    RIMA AL MEZZO  cade nella parte finale dell’emistichio nelle sue prossimità, in cui cade la cesura e fa rima con l’ultima o con un’altra in mezzo di un verso successivo

    RIMA INTERNA.  cade in qualunque altra posizione che sia interna al verso.

    TERZA RIMA   è una struttura metrica creata da Dante Alighieri  nella Divina Commedia e portata alla fama in tale opera.

    Una composizione in terza rima presenta una sequenza di tre endecasillabi a rima incatenata: ABA BCB CDC.

     OTTAVA RIMA  è una forma metrica che fu usata soprattutto da Boccaccio, composta da strofe di otto versi di cui sei endecasillabi a rima incatenata e due endecasillabi a rima baciata.

    Lo schema metrico ABABABCC sono state usate dai poemi epici del 1500.

    La rima secondo il rapporto di significato:

     RIMA PERFETTO suono identico a partire dalla vocale accentata e per cui corrisponde alla rima baciata.

    RIMA IMPERFETTA suono uguale parzialmente a partire dalla vocale tematica data dal fatto che la parola è condizionata dall’assonanza (consonanti diverse e vocali uguali) e dalla consonanza (consonanti uguali tranne la vocale tonica invece per altri è l’esatto contrario dell’assonanza).

    RIMA EQUIVOCA due parole sono identiche foneticamente ma hanno un significato diverso.

    RIMA IPERMETRA : l'ultima sillaba di un verso supera la misura del verso e dal punto metrico fa parte di quello successivo

    RIMA RICCA : identità di suono o di fonema precedente alla vocale tonica.

    LE STROFE 

    Le strofe raggruppano più versi e si definiscono in base al numero, disposizione dello schema delle rime e dal tipo di rime 

    forme metriche o metro : combinazione di strofe con certi tipi di versi o rime medievale, rinascimentale o della modernità

    COMPONIMENTI POETICI 


    SONETTO : Il sonetto è la forma metrica maggiormente usata e la più antica nasce nella scuola siciliana ed è formato da due quartine seguite da due terzine (14 versi). Di solito le quartine sono a rima incrociata o altrernata ABBA- ABAB, e le terzine sono a rima alternata CDC DCD oppure invertita CDE EDC.

    CANZONE : La canzone era un tempo accompagnata da musica più avanti utilizzata dal Petrarca ed è una forma metrica varia formata al  massimo da 10 strofe e un minimo di 5, con versi endecasillabi e settenari, ance le rime sono varie.

    CANZONE LIBERA :Ha una forma metrica più libera e moderna, venne utilizzata da Giacomo Leopardi. Ha versi sciolti.

    BALLATA : Una volta accompagnata da musica e danza, ha un ritornello identico fino alla fine della strofa.

    MADRIGALE : Il madrigale nasce nel '300 e prende il nome dalla musica che lo accompagna, composto da 2 o 5 terzine chiuso da uno o due distici con versi endecasillabi.

    ODE : utilizzata spesso da Giuseppe Parini con versi misti o unici più corti, possono essere quinari o settenari oppure ottonari e quaternari. Ha contenuti religiosi o politici e vari schemi metrici.