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martedì 18 maggio 2021

Sergio Corazzini

 Sergio Corazzini 


Sergio Corazzini  nato a Roma nel 1886  moto a 21 anni  di tisi rappresenta  l'aspetto più malinconico  e teso della poesia crepuscolare. Lo differenziano  da Gozzano ( i due non si conobbero e probabilmente non lessero l'uno le poesie dell'altro ) l'esperienza di una poesia sempre volta a indagare in sé per ritrovare  nel proprio animo un senso di solitudine e di rinuncia, e l'uso del verso libero; l'accomuna  a Gozzano ed agli altri crepuscolari la consapevolezza di un'aridità interiore, di un'impossibilità di colloquio con gli altri uomini che lo porta a ripiegarsi sulle piccole cose comuni, specie su quelle che appaiono simbolo di abbandono, di malattia  e di morte.

La lirica che desolazione di un povero poeta sentimentale  la più nota di Corazzini costituisce il suo testamento spirituale :il poeta sente la sua opera come il riflesso della sua stanchezza interiore, della sua vita che si consuma senza speranza. Per questo  la sua poesia malinconica che si conclude  con un Silenzio ed alla Morte, una contrapposizione implicitamente  contrapposta alla celebrazione della vitalità impersonata da d'Annunzio