Translate

Visualizzazione post con etichetta Cecov. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Cecov. Mostra tutti i post

venerdì 17 gennaio 2020

Anton Cecov

Anton Cecov

Anton Cecov (1860-1904)  nipote di un servo della gleba che con I guadagni del commercio aveva potuto riscattarsi, nacque in Ucraina , studiò medicina a Mosca, ma sin da giovane cominciò a scrivere racconti preferendo la letteratura alla professione di medico  che no esercitò se non saltuariamente e occasionalmente a  vantaggio di contadini e di deportati. Della sua vita , abbastanza tranquilla ma non felice, basterò ricordare I viaggi in Siberia  e a Nizza, la malattia e l'improvvisa morte  nel pieno della maturità artistica. Ci ha lasciato meravigliosi racconti  e drammi ancor oggi rappresentati per la loro toccante bellezze. La sua arte dà il senso della realtà e della vita con umanità e piena di aderenza  a tutte le sfumature  dell'animo . I suoi racconti   sono pervasi da una sottile  vena di ironia, che è  il suo modo di guardare gli uomini  e ale cose  nascondendo la profonda  amarezza che gli viene dai vizi e dalle debolezze umane ma soprattutto  dalla decadenza della società russa  nella quale l'assenza di volontà e la noia prendono gradualmente il sopravvento. Questa atmosfera um poco stanca caratterizza le opere teatrali  nelle quali apparentemente  non capita  nulla perché lo spirito  e della coscienza : della vita non è fatta di grandi cose ma di sentimenti e di stati d'animo  che risuonano nell0intrimo  e danno il senso della realtà  di ogni giorno e di sempre . E' una realtà amara grigia e senza conforto ; e perciò  la visione di Cecov  è sconsolata  e dolente  di un'angoscia  sottile e disperata.
Oltre ai racconti  (1889 - 1900)  ricordiamo I drammi più famosi il gabbiano ( '95) Zio vania ('96 )  le tre sorelle (1900 e il giardino  dei ciliegi (1903 = che possiamo considerare la prima testimonianza del teatro del '900