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venerdì 29 maggio 2015

ALESSANDRO MANZONI - LA VITA - I GENITORI E LA GIOVINEZZA

Alessandro Manzoni nacque a Milano il 7 marzo del 1785  nella casa di via San Damiano  n:20  parrocchia allora di San Babila, da Giulia Beccaria, sposata dal 12 settembre 1782 con il conte Pietro Manzoni. Giulia  era la figlia del giurista Cesare, autore del libro "Del delitto e delle pene"  nel quale era propugnata l'abolizione  della pena di morte e della tortura inquisitoria : l'opera apparsa a tempo giusto, aveva reso famoso il suo autore in tutta Europa
Pietro Manzoni  era un piccolo nobile  di campagna: i suoi antenati provenivano dalla Val Taleggio  e sul principio del settecento, giunti in Valsassina  e stanziatisi  dapprima a Barzio , si erano stabiliti definitivamente a Lecco , dove Pietro  aveva acquistato una bella villa (il Caleotto)  ed ampi possessi terrieri. Egli aveva acquistato un ceto tradizionalista, alquanto retrivo , di stretta osservanza  cattolica  chiuso alle novità anche se amico del Monti del Mellerio  e di altri nobili  ingegni
Il suo matrimonio con  Giulia Beccaria  era stato combinato dal conte Pietro Verri  forse anche per mettere fine alle chiacchiere che correvano in Milano  sulla troppo libera vita della figlia de marchese Beccaria
I due sposi andarono ad abitare in via San Damiano, 20 (l'odierna via Uberto Visconti di Modrone  16) non era la ricca via Brera, non era l'ampio  giardino del palazzo Beccaria dove Giulia era cresciuta  appena uscita dal collegio : la casa era in un angolo tranquillo  e semplice della quieta Milano. Davanti  le scorrevano le acque  del Naviglio ed era la parte più bella e decorosa di esso per i giardini che vi si affacciavano  per le nobili case che vi si specchiavano
Pietro  cercò di avvicinare a sé Giulia, di seguirla nella sua vita mondana, ma troppo diverso  era il temperamento dei due coniugi
Forse la sua relazione con Giovanni Verri conte  e Cavaliere di Malta, frate professo  anzi del sovrano  Militare Ordine di Malta continuava
Tanto che alla nascita  di Alessandro molte furono le chiacchiere 
L'unione tra Giulia di 20 anni e Pietro che ne aveva 46 fallì e nel febbraio del 1792 si ebbe una legale separazione, per la quale Giulia  si obbligava a vivere a Milano , nella casa di uno zio matenro
Fuggì invece prima a Londra e poi a Parigi  con il conte Carlo Imbonati
l'illustre nome di Beccaria la fece facilmente entrare nel circolo intellettuale degli  ideologi francesi  che si radunavano nella Maisonette presso Parigi 
I primi anni di Alessandro  li trascorse presso la balia alla Cascina  La Costa nel Lecchese, poi venne messo in collegio presso  i Padri Somaschi  a Merate vicino Lecco 
Quando nel 1796 si annunciava la calata dei francesi in Italia  i collegiali furono trasferiti nel collegio di S. Antonio a Lugano
nel 1798 il Manzoni dovette tornare in Italia  per ordine della Cisalpina  e fu dal padre affidato al collegio dei Nobili  tenuto dai Padri Barnabiti, che per ragioni di guerra erano sfollati  a Castelletto de' Bradi  (presso Cuggiono MI)  da qui il Manzoni avrebbe visto la fuga dei francesi  da Milano nel 1799 e gli incendi che ne derivarono  sotto le  truppe Austro Russe .
Il giovane Alessandro  pur non essendo un bambino prodigio  avvertì in sé la vocazione delle lettere  e alla poesia  e a 15 anni compose il poemetto "Il trionfo della libertà" di inspirazione giacobina
Gli scritti dell'Enciclopedia  e le dottrine  illuministiche di cui fu tutto pervaso  il suo pensiero se giovarono alla formazione  culturale lo portarono  al più arido scetticismo  in fatto di religione  che viva negli anni dell'infanzia andò del tutto spegnendosi nel periodo della giovinezza
Dall'ottobre 1803 al luglio 1804 soggiorna a Venezia con una zia vi si era recato per la malattia di uno zio di cui pareva imminente la morte ma lì gli mancarono gli amici
Nel 1805 una lettera di Carlo Imbonati  lo invita a Parigi ma nel frattempo  Carlo Imbonati  muore
Giulia introduce il figlio  nel circolo della Maisonette 

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