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mercoledì 2 settembre 2015

FOSCOLO - LE GRAZIE

Dovevano essere un poema nell'ideazione del Foscolo  e sono nella realizzazione soltanto tre inni
a Venere  (sentita lucreziamente cioè come simbolo  della natura generatrice  dea della fecondità e della bellezza)
a Vesta ( dea dell'intelligenza)
a Pallade (della  virtù)
 Nel primo inno  il poeta canta come per virtù  di bellezza e di amore  gli uomini  passino dallo stato di ferinità al consorzio civile la scena si svolge in Grecia
Nel secondo inno descrive il passaggio delle Grazie  dalla Grecia all'Italia  ed esalta la musica la poesia e la danza
Tre bellissime donne in veste di sacerdotesse   Eleonora Nencini  Cornelia Martinetti  e Maddalena  Bignami  che simboleggiano la musica la poesia e la danza sono guidate dal poeta  all'altare delle Grazie 
Nel terzo inno  il poeta celebra l'arte che libera l'anima  umana dalle passioni  ed infonde serenità La scena è collocata  nella favolosa Atlantide  qui la dea Pallade  fa tessere da diverse dee un velo che proteggerà le Grazie  dalle passioni
Il motivo  che ispira il poemetto del "Le Grazie" frammentario  e incompleto  è l'esaltazione della Bellezza  che sola riesce ad offrire ristoro ai mortali  nati a vaneggiare
E bellezza vuol dire forme perfette  ed atteggiamenti armonici  di una bella donna ma anche forme suggestive  di paesaggi naturali  ed artificiali
Le Grazie  sono insomma il poema della Bellezza intesa come armonia  che consola e rende gentile la vita

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