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mercoledì 6 settembre 2017

grammatica italiana - discorso diretto e indiretto

grammatica italiana - discorso diretto e indiretto

Cambiamenti nella struttura del periodo

Le proposizioni principali si mutano in subordinate di primo grado e precisamente

a) la proposizioni enunciative ed esclamative diventano oggettive rette da un verbo dire affermare ecc.

L'udienza è aperta                  dichiarò che l'udienza era aperta

b) le proposizioni imperative ed esortative si trasformano in proposizioni finali rette dai verbi  comandare ammonire ecc.

imputata alzatevi                    ordinò all'imputata di alzarsi

c)  le interrogative dirette si trasformano in indirette

cosa ha da dire l'imputata ?     chiese cosa avesse da dire l'imputata

Le proposizioni subordinate aumentano di grado.

cambiamenti nei tempi e modi

a) il presente in dipendenza del presente rimane immutato in dipendenza da un passato diventa imperfetto

l'udienza è aperta                             dichiarò che l'udienza era aperta
                                                         dichiara che l'udienza è aperta

b) Il passato in dipendenza del presente rimane immutato in dipendenza da un passato diventa trapassato

il furto c'è stato                        assicura che il furto c'è stato
                                                 assicuò che il furto  c'era stato

Quanto al mutamento dei modi  non esistono regole precise possiamo dire che

a) l'imperativo  si trasforma in infinito o congiuntivo
b) l'imperativo futuro in condizionale

nei pronomi e negli avverbi

La prima persona e la seconda dei pronomi personali e possessivi  degli aggettivi possessivi e dei verbi passano alla terza persona

io sono innocente                               affermò che essa era innocente

i dimostrativi questo costui  diventano quello  ciò per le cose colui

gli avverbi ieri oggi domani diventano  allora il giorno precedente quel giorno  i giorno passato
qui e qua  diventano lì  e là

 infine il complemento di vocazione si trasforma in complemento di termine

martedì 18 luglio 2017

la prosa - componimenti

la prosa - componimenti

La prosa si può distinguere in prosa narrativa, prosa didascalica, prosa oratoria, prosa epistolare, prosa d'arte, critica.

PROSA NARRATIVA  si espongono i fatti.
E' essa fra i generi della prosa quella che  tende ad essere più genuinamente artistica in quanto gli scopi pratici  sono nella narrazione di solito molto limitati o  secondari e più liberamente trova sfogo in essa la fantasia dell'autore.
Si distingue in più componimenti: la novella, la favola la fiaba, l'apologo, la parabola, il bozzetto, il romanzo, la trattazione  storica.

La novella  consiste in una narrazione breve ma particolareggiata di un fatto umano, interessante vero o verosimile.
Gli argomenti  che si possono trattare in una novella sono innumerevoli: una beffa, una burla, un poliziesco, un fatto di cronaca cittadina o nazionale un caso tragico, un fatto storico, un racconto fantastico, una vicenda erotica ..................
Mentre prima la novella era prevalentemente descrittiva  oggi investiga essa l'animo dei protagonisti  con aderenza alla realtà; il suo contenuto  è essenzialmente psicologico.

Se invece di raccontare s'intende descrivere soltanto e brevemente  dal vero una scena un ambiente o un tipo si ha il bozzetto, fra i più noti quelli contenuti nelle Opere Le Veglie di Neri  di Renato Fucini  e La Vita Militare di Edmondo De Amicis.

Una breve narrazione per lo più verosimile, con il fine di  porgere ammaestramenti morali è la favola. Questa assume il nome di fiaba, se la narrazione verte su fatti fantastici, i cui protagonisti sono personaggi soprannaturali quali maghi folletti ecc. o animali o cose inanimate e ha scopo di dilettare; di apologo se si tratta di un racconto  che adombra una verità morale per mezzo di un allegoria; di parabola se il racconto è immaginario ma verosimile dando  insegnamenti sotto forma allegorica ed i protagonisti sono uomini.

La differenza tra romanzo e novella è solo l'ampiezza; il romanzo  è una narrazione estesa di fatti veri (ma ricreati dalla fantasia) e immaginari (ma verosimili)  ed esposti con efficacia e vivacità. Si tratta di una situazione ben complessa rispetto a quella narrata nella novella. azione  unica è arricchita da numerosi episodi che da essa nascono e sono strettamente uniti: l'autore  deve saper muovere sapientemente le fila a volte complicate  di una vasta trama desunta per lo più dall'esperienza  sua e dalla comune vita degli uomini  con tutte le sue complesse tendenze; e deve sapere non solo suscitare l'interesse del lettore per la trama, ma parlare al suo cuore facendogli rivivere in pieno quanto narrato nel libro. Non ci devono essere capitoli  inutili  non strettamente legati al nucleo spirituale del racconto; le stesse descrizioni dei paesaggi devono avere corrispondenza con lo stato d'animo dei protagonisti  della vicenda.
Il romanzo  moderno è essenzialmente psicologico; la trama ha un'importanza secondaria. Particolarmente si sviluppa nell'Ottocento e predomina  nella letteratura  di oggi. Il  carattere dei personaggi si rivela a mano a mano che i giorni passano a mano a mano che le situazioni maturano; l'arte dello scrittore sta in gran parte  nel condurre alla rivelazione, alla scena capitale, evitando lentezze  non strettamente indispensabili.
Numerosi  i tipi in cui si differenzia un romanzo  in quanto esso è solito  procedere pari passo con lo sviluppo  ideale dello spirito umano  con particolari vicende storiche sociali umane del tempo.
Ricordiamo :
il romanzo storico  narrazione in parte immaginari collocati in un periodo storico o attribuiti a personaggi storici  (Promessi sposi, Le confessioni di un italiano)

il romanzo sociale  descrizione dei mali che affliggono la società  delle lotte economiche. Spesso diventa romanzo verista  rispecchiando la realtà (I Malavoglia, Mastro Don Gesualdo 

il romanzo d'ambiente  rappresentazione degli usi e costumi  di una regione o periodo storico (i romanzi di Grazia Deledda o Verga)

E' una definizione comunque un po' sottile  e non facilmente sostenibile in quanto specie nei migliori scrittori il romanzo  è difficilmente soltanto storico solo sociale o solo d'ambiente  ma può essere al tempo stesso tutti e tre insieme.

PROSA DIDASCALICA

Si propone un fine educativo comprende il trattato il dialogo il saggio.
Il trattato  è un'esposizione  ordinata e compiuta in una dottrina  arte o scienza: può avere come argomento  temi politici filosofici o morali ... ; il dialogo  è simile al trattato ma svolto sotto forma dialogica in cui gli interlocutori sono veri o immaginari.
Il saggio  è uno studio analitico di un particolare argomento filosofico scientifico letterario ....

PROSA EPISTOLARE

La lettera conversazione con persone lontane che può raggiungere un'elevazione artistica.

PROSA D'ARTE

Una prosa che ha valore principalmente stilistico, che dà vita, in forma limpida  e controllata ad un mondo di fantasia  una prosa densa anche di elementi riflessi che raggiunge momenti felici, la levità della poesia  e si risolve nella bella pagina.

PROSA POETICA

tende ai modi della poesia quasi una poesia in prosa; la prosa lirica  arieggia ai modi della poesia e si risolve in un breve componimento in prosa di un lirismo essenziale depurato di ogni elemento morale psicologico estraneo ad esso.

CRITICA

la scienza cioè che studia gli scritti di arte per spiegarli nelle loro particolarità  linguistiche storiche  ed estetiche e dare un giudizio  sul loro valore

il genere drammatico

Gli scritti per il teatro si differenziano dagli altri in quanto il loro autore  anziché  esprimere direttamente il proprio pensiero e sentimento li incarna in personaggi che parlano e si muovono in scena e rappresentano un atto, un episodio di vita se non vera verosimile. Si svolgono attraverso un intreccio di situazioni in un susseguirsi  di scene e di accorgimenti tecnici  e si basano  su un contrasto di passioni.
Il testo sia in versi che in prosa è dialogato 

TRAGEDIA 

Consiste nella rappresentazione di fatti grandiosi luttuosi e compassionevoli in cui i protagonisti sono personaggi illustri spesso Dei o eroi.
Nella veste classica dura cinque atti preceduti da un prologo separati da intermezzi lirici e chiusi da un epilogo. Solenne è il personaggio.

COMMEDIA

è la rappresentazione di un fatto  di un episodio che si ispira alla vita di tutti i giorni  ai sentimenti comuni ed è per lo più  a lieto fine. Può avere un intento satirico o umoristico  oppure un fine sociale o civile. L'anima uno spirito burlesco  oppure un più intimo e a volte pensoso studio di vita. Il dialogo è vivace e il linguaggio  si accosta per quanto disponibile  al parlare familiare. Può essere scritta anche in dialetto.

COMMEDIA DELL'ARTE

consiste in dialoghi che gli attori improvvisavano sulla scena dopo aver studiato lo svolgersi delle azioni  e delle scene su un "canovaccio". Ogni attore  di tale commedia si specializzava in un personaggio tipico dando origine alle maschere ( Pulcinella Arlecchino Colombina.....).

FARSA

breve commedia per lo più un atto solo  con intreccio semplice rappresentante un fatterello ridicolo e comico.

DRAMMA

rappresentazione scenica di un episodio i cui personaggi sono uomini di qualunque condizione sociale; l'azione  consiste essenzialmente in una vicenda dolorosa nascente di solito da un conflitto  che giunge al massimo della tensione.
Di solito scritto in prosa  e si distingue in dramma sentimentale, storico, psicologico, sociale, verista.

FAVOLA PASTORALE

rappresentazione scenica ove al dialogo si alternano brani lirici  collocata in un ambiente  campestre pastorale  e la cui trama  si svolge intorno a un tenue episodio d'amore a lieto fine

MELODRAMMA

azione drammatica accompagnata da musica  nato tra la fine del Cinquecento  e l'inizio del Seicento   e dopo un periodo di decadenza elevato  a dignità artistica nel Settecento  da Pietro Metastasio.

MONOLOGO

recita fatta  da un solo attore per intrattenere il pubblico durante gli intermezzi.

giovedì 15 giugno 2017

generi letterari - introduzione

generi letterari - introduzione

La vera materia dell'arte non sono - come abbiamo sopra detto le cose, ma i sentimenti del poeta, e anche ribadendo tale concetto  che i carattere della poesia non è nel contenuto ma nello spirito che vi spira al di dentro.

Da ciò  e da quanto abbiamo affermate sulla valutazione di un'opera artistica, risulta  chiaramente l'impossibilità  di collocare questa in una determinata categoria secondo la forma in cui l'autore si è espresso  definirne il genere : infatti  una stessa opera  un poema cavalleresco per esempio  può essere  di genere elegiaco  in un episodio e di genere  drammatico in un altro e in un altro di genere lirico. Il vero è che ogni opera  di poesia esprime i sentimenti del suo autore e quindi non esiste il genere ma l'opera singola. Il dire che un componimento poetico è una tragedia  una commedia un poema epico o romanzesco poco o nulla ci dice del valore : ciò che conta è l'animo poetico infuso nella materia dell'autore il modo in cui questi è riuscito  a trasfigurare in azione in visione i propri sentimenti  il proprio mondo morale il concetto ch'egli  ha dell'umano  vivere.
Tuttavia  quei termini  è lecito  usare se s'intende  indicare con essi non già il genere del componimento  che si esamina bensì il suo tono  la sua tonalità  che può essere  ora elegiaca ora drammatica  ora epica.
Ciò premesso  chiarito che i generi letterari  non esistono per sé stessi e che si considerano oggi classificazioni arbitrarie rigidamente catalogate nel XVI SECOLO  e che non hanno valore  per noi se non in termini tecnici e di comodità didascalica  impariamo quali forme letterarie sono state  usate in passato e come furono estese.
Ciò  sarà utile propedeutica  per chi si accinge allo studio  della letteratura  e integrerà  quella preparazione  culturale che dovrà servigli a meglio comprendere e a gustare l'opera d'arte.

generi letterari - introduzione

martedì 13 giugno 2017

analisi del periodo - tabella coordinate

analisi del periodo - tabella coordinate


TIPO COORDINATA                       CONGIUNZIONI                                  FRASI

COPULATIVA                                  e - anche - pure - né                    si voltò e uscì di corsa
legame simile a somma                      neppure - nemmeno

DISGIUNTIVA                                 o - oppure - ovvero                      credo che gli scrivo oppure
una possibilità alternativa                  altrimenti                                      gli telefonerò

AVVERSATIVA                              ma - però - tuttavia - anzi             vorrei  uscire ma devo lavorare
un contrasto contrapposizione           peraltro - piuttosto -        
                                                           eppure

ESPLICATIVA                                infatti - difatti  - invero  - cioè       la rivista è semestrale  cioè
spiega ciò che affermato                                                                          esce ogni sei mesi

CONCLUSIVA                              quindi  - dunque - perciò                 non arriva  nessuno quindi ce
introdurre deduzioni logiche             pertanto - ebbene                           ne andremo

CORRELATIVA                            e....e - sia ...... sia - né .....né        o mi accompagnate o me ne vado
stesse congiunzioni                          o...o  - non solo ..... ma anche
che legano  strettamente    

SOSTITUTIVA                                bensì - invece - ma - anzi             li hanno battuti  anzi umiliati                                             
affermano un concetto
contrastante

lunedì 12 giugno 2017

analisi del periodo - schema riassuntivo

analisi del periodo - schema riassuntivo

SUBORDINATA                               CONGIUNZIONI                                ESEMPI

AVVERSATIVA                                anziché mentre ma                              vorrei fidarmi di te ma tu
                                                            laddove                                                 dici sempre bugie

CAUSALI                                          poiché  dato che                                   siccome non ho soldi
                                                           siccome                                                non andrò in vacanza

COMPARATIVE                              così .... come                                        sei meno furbo di quanto
                                                           tanto ... quanto                                      pensassi
                                                           meglio che        

CONCESSIVE                                   sebbene  nonostante                             anche se mi piacerebbe
                                                            anche se                                               non potrò andare con loro

CONSECUTIVE                                tanto....che così..... che                        sono così arrabbiata che
                                                            al punto che                                         picchierei tutti

CONDIZIONALI                              se qualora  purchè a patto che              non voglio che tu venga
                                                                                                                        con me se non hai voglia

DICHIARATIVE                             che come  cioè                                      penso che tu sia stato
                                                                                                                        poco educato

ESCLUSIVE                                     senza senza che                                   mi ha fregato senza che me
                                                                                                                        ne accorgessi

FINALI                                             Perché allo scopo di                            abbasserò la radio  affinché
                                                                                                                       tu possa studiare
INTERROGATIVE                          come quale chi dove                            voleva sapere cosa stessi  
                                                           quando cosa                                         facendo

LIMITATIVE                                   per quanto riguarda                             Per quello che ne so  non
                                                          per quello che                                      è mai stato bocciato


MODALI                                         come nel modo in cui  come se            si è comportato come se
                                                                                                                       non l'avesse mai vista

TEMPORALI                                  mentre quando appena dopo che          era sveglia mentre parlavo  

venerdì 26 maggio 2017

il verso la metrica e computo delle sillabe

il verso italiano e computo delle sillabe

I generi letterari in versi a cui abbiamo ora accennato, soggiacciono ad alcune norme, che nel loro insieme  costituiscono  una particolare disciplina, detta metrica, la quale  indica come devono essere formati i versi  come questi devono essere eventualmente  ordinati in strofe e le strofe in componimenti.

Se leggiamo  una composizione in versi  sentiamo un'armonica cadenza. Essa è  dovuta al determinato numero di sillabe che compone il verso (numero che varia secondo le specie dei versi), all'accento ritmico e, quando c'è, alla rima.
Secondo il numero delle sillabe di cui è composto il verso prende il nome di  BISILLABO ( due sillabe) TERNARIO (tre sillabe)  QUATERNARIO (quattro sillabe), di QUINARIO (cinque sillabe), di SENARIO (sei sillabe) di SETTENARIO (sette sillabe) OTTONARIO, NOVENARIO, DECASILLABO, ENDECASILLABO (otto, nove, dieci, unici sillabe).

Vi sono inoltre versi doppi : il doppio quinario ( due quinari accoppiati)  doppio senario ( due senari) ecc.

Per contare il numero delle sillabe contenute in un verso  occorre tenere conto di alcuni fenomeni fonetici o figure metriche quali la sinalefe (detta anche elisione)

Sinalefe quando una parola termina per vocale e la parola che segue comincia per vocale (non accentata)  o per h le due vocali formano una sola sillaba ovvero si considera come non esistente la vocale finale della prima parola.

questa isola

La Sinalefe non ha luogo quando o ambedue le vocali o una sola di queste è accentata  si ha allora la figura metrica chiamata iato

che è

La sineresi  contrazione in una sola di due vocali appartenenti a sillabe diverse

parea

dièresi  E' l'opposto della sineresi  due vocali di un dittongo vengono pronunciate distinte per ragioni poetiche e si indica con un doppio punto sopra la prima vocale

Ä

Se una parola termina con due o più vocali  esse sono nell'interno del verso formano una sillaba sola mentre fanno sempre dièresi alla fine del verso.

via -  mio - miei

Un poeta può avvalendosi delle cosiddette licenze poetiche aggiungere una sillaba in principio di una parola (pròtesi) o nel mezzo (epentesi)  o alla fine (paragoge)

ignudo (nudo)  similemente (similmente)

come pure può sopprimere  una sillaba all'inizio di una parola (aferesi) nel mezzo di essa  (sincope)
o alla fine (apòcope)

verno (inverno)  opre (opere)

Inoltre il poeta è talvolta portato a sostituire  una vocale o una consonante in una data parola dando luogo a una antitesi fonetica o a trasporre una lettera avvalendosi della metàtesi.

lome (lume)

Per il computo delle sillabe è inoltre necessario tenere presente che l'ultima parola del verso si considera sempre piana  anche se tronca o sdrucciola.

giovedì 12 gennaio 2017

grammatica italiana - pronomi allocutivi

grammatica italiana - pronomi allocutivi

Si chiamano allocutivi i pronomi che si usano rivolgendosi a persone di riguardo  o ad amici nel parlare o nello scrivere

si può dare del tu del lei del voi

Si da  del tu a persona di confidenza amici parenti ... a Dio alla Vergine  ai Santi  come pure a cose inanimate come sole luna terra alle quali si rivolge la parola con intimità confidenziale.
Il verbo di cui il pronome tu  è soggetto va in seconda persona singolare

Si da del voi  invece del tu a persona verso al quale si vuole mostrare rispetto  e con la quale non si è in confidenza per creare comunque una certa distanza
Si usa il verbo alla seconda persona plurale.

Si da del lei a persona di riguardo in segno di rispetto il verbo si accorda alla terza persona singolare

Questi pronomi si scrivono di solito con la lettera maiuscola.

Si usa raramente il loro piuttosto enfatico di origine spagnola