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venerdì 12 febbraio 2016

sillaba e versi

sillaba e versi

i verso italiano e il computo della sillabe

i generi letterari in versi  a cui abbiamo ora accennato  devono sottostare ad alcune regole  che nel loro insieme costituiscono una particolare disciplina  detta metrica  la quale indica  come debbono essere formati i versi come questi devono essere eventualmente ordinati in strofe  e le strofe in componimenti

se leggiamo una composizione in versi sentiamo un'armonica cadenza essa è dovuta al determinato numero di sillabe  che compone il verso (numero che varia a seconda della specie dei versi) all'accento  ritmico e quando c'è dalla rima
Secondo  il numero delle sillabe  di cui è composto il verso prende il nome di 

bisillabo  (due sillabe)
ternario (tre sillabe)
quaternario (quattro sillabe)
quinario (cinque sillabe)
senario (sei sillabe)
 settenario (sette sillabe)
ottonario (otto sillabe)
novenario (nove)
decasillabo (dieci)
endecasillabo (undici)

vi sono inoltre i versi doppi  il doppio quinario (due quinari) accoppiati  insieme doppio senario  (due senari) ecc.

per contare il numero di sillabe contenute in un verso occorre tenere conto di alcuni fenomeni fonetici  o figure metriche  quali la sinalefe (detta elisione)  lo iato  la sineresi  la dieresi

SINALEFE
 quando la parola termina per vocale e la parola che segue comincia per vocale (vocali non accentate) o per h le due vocali formano una sola sillaba  ovvero si considera come non esistente la finale della parola della prima parola

per es

e vidivi  entro terribile  stipa

la vocale  finale di vidivi  si considera inesistente e la si fa cadere  e per il computo delle sillabe  si considera  come se fosse scritto  "e vidiventro  terribile stipa" e  si ha un endecasillabo

la sinalefe non ha luogo quando o ambedue le vocali  o una sola di queste è accentata si ha allora la figura metrica chiamata IATO

SINERESI
contrazione in una sola di due vocali appartenenti a sillabe diverse  e quindi che non formano un dittongo
es 
 ch'io  perdei la speranza dell'altezza

DIERESI
è l'opposto della  sineresi : due vocali di un dittongo  vengono pronunciate distinte per ragioni poetiche  la dieresi si indica con un doppio punto  sopra la prima vocale

dolce color d'oriental zaffiro

se la parola termina con  due o più vocali  (es miei mio  via pio  ecc.)  esse all'interno  del verso formano  una sillaba sola mentre fanno sempre dieresi in fin di verso

es.
andiam chè  la via lunga ne sospinge

un poeta può anche avvalendosi delle cosiddette licenze poetiche  aggiungere una sillaba in principio della parola (protesi)  in mezzo (epentesi)  o alla fine (paragoge)

ignudo    similemente    fue

come pure può sopprimere  una sillaba all'inizio  di una parola (aferesi) nel mezzo  (sincope)
o alla fine apocope

verno ( inverno )   opre ( opere )  polve (polvere)

inoltre il poeta è talvolta portato a sostituire una vocale con una consonante in una data parola  (dando luogo ad una antitesi fonetica) o a trasporre una lettera (avvalendosi di una  metatesi)

es
lome (lume)   savere (sapere)   dipigne (dipinge)

per il computo delle sillabe è inoltre necessario tenere presente che l'ultima parola del verso si considera sempre piana  anche se è tronca o sdrucciola


per quanto riguarda l'ortografia poetica si usava nel passato porre la lettera maiuscola alla prima parola di ciascun verso oggi  questa tendenza è abolita
si usava pure  porre l'accento circonflesso ^  sulle parole contratte  tipo voto  ( vuoto )

quando si riportano i versi
uno dopo l'altro senza andare a capo  dopo ciascuno  di essi si mette una sbarra |


mercoledì 10 febbraio 2016

scrivere un tema - descrivere una cosa

scrivere un tema - descrivere una cosa

se si tratta di descrivere una cosa (un frutto, una bicicletta,  un tavolo)  secondo i genere di questa si inizia una descrizione di un suo late o si procede lentamente osservando e  descrivendo fino all'estremità opposta oppure dal centro  verso la periferia o dall'alto verso il basso o viceversa oppure prima nel suo complesso poi  in ciascuna sua parte si possono svolgere per esempio i seguenti punti 
 
1) quale è la cosa che si sta per descrivere
     in quale luogo si trova
 per rendere mino monotona la descrizione  e dare maggior naturalezza  nel suo inizio bisogna inquaderarla  in un fatto in 'azione in un ricordo in un luogo
 
es descrivi un vecchio giocattolo
 
la giornata era noiosa pioveva  ad un tratto mi venne un'idea  rovistare tra le vecchie cose, i ricordi di quando ero bambino
 
2) qual è la sua forma esterna 
    quali  le sue dimensioni  (grande piccola  di giusta misura)
    qual è il valore 
    di che materiale è fatta
     è elastica liquida  densa
    quali sono le sue qualità estetiche ( bellezza eleganza semplicità proporzione ecc:)
 
3) qual è il suo colore esterno 
 
4)  descrizione particolareggiata delle parti  di cui  si compone la cosa con tale precisione che chi legge può vederla 
 
5) secondo la natura della cosa si noti quale sapore odore  manda la sensazione tattile  se molle flessibile duttile friabile
 
6) utilità (utile superfluo adatto a ..)  a cosa serve 
 
7)  Giudizio (piace non piace e perché )
 
8) accenniamo se è la prima volta che la vediamo o l'abbiamo già vista in passato e quando
 
questa linea possiamo applicarla ad una puntina
 
sul banco davanti a me stanno una qua e una là alcune puntine da disegno di tanto in tanto mi viene voglia di giocherellarci  ne tento una tra le mani  è nuova e lucidissima
nonostante la sua piccolezza  è costruita con cura. Ha una forma di chiodo  con la testa larghissima  ha un colore metallico  lucente
la testa larga presenta in periferia una strettissima fascia circolare separata dal resto della testa stessa da un linea leggermente incisa nell'acciaio.
Più internamente  sono incise  alcune lettere in stampatello  che indicano la marca di fabbrica della puntina ETERNA . Dal centro  della testa verso l'esterno  si apre una fessure a forma di triangolo  in cui vertice  tocca la fascetta circolare  il pezzetto di metallo  che la riempiva è piegato in modo da formare una punta che si eleva  perpendicolarmente rispetto alla testa della puntina 
la puntina è leggerissima  e rigida nelle sue parti. Sembra una cosetta insignificante  invece ha pur essa un impiego ben utile  serve a fissare la carta da disegno sul tavolo  non potrei fare senza
cominciai ad usare le puntine in quinta elementare

venerdì 27 novembre 2015

Grammatica italiana - attributo e apposizione

L'attributo e' un aggettivo che si aggiunge a un nome

Per esempio

Voi avete una casa bella e spaziosa

Mi e' stato regalato un libro interessante

Per quanto riguarda l'apposizione non si tratta di un aggettivo ma di un nome o sostantivo che serve a detrminarlo

Per esempio

Dante poeta

Galileo scienziato

L'apposizione puo'essere posta davanti al nome

Il musicista Verdi

Il sostantivo puo'essere precedetu da una preposizione

Petrarca come poeta

Puo essere preceduta da un'aggettivo

Roma, la splendida capitale d'Italia

giovedì 26 novembre 2015

Il predicato - grammatica italiana

E' la parte della preposizione che indica l'azione il predicato può essere verbale  o nominale (detto anche copulativo)

1) il predicato verbale si ha quando il verbo  ha un senso compiuto e indica un'azione

2) il predicato nominale ha bisogno di un nome e di un aggettivo per essere di senso compiuto essi infatti completano il verbo

il verbo che viene usato più frequentemente  per formare il predicato nominale è il verbo essere che si chiama copula
si possono però avere anche altri verbi  che vengono chiamati verbi copulativi

ATTENZIONE  non sempre il verbo essere forma il predicato nominale  può anche essere predicato verbale
quando

ha il significato di trovarsi

tuo cugino  era a Roma

ha il significato di esistere

Dio è

ha il significato di appartenere

questa casa è del comune

ha il significa di consistere

La commedia è di tre atti

ha il significato di recarsi

siamo stati a Parigi

ha significato di essere fatto

quel bastone è di legno

ecco i verbi copulativi

sembrare, parere, diventare, rimanere ( rimanere stupito)  restare (restare attonito)  nascere, vivere ( nel senso di vivere felice) crescere, apparire, risultare, presentarsi (presentarsi difficile)

e i verbi copulativi apparenti

si tratta di verbi che nella forma passiva si presentano come copulativi

essere chiamati, essere nominato, essere soprannominato, venire eletto, essere creato, essere dichiarato  essere stimato, venire creduto, essere giudicato, essere fatto, essere costruito, essere trovato, essere lasciato, essere veduto essere reso( ne senso di trasformare non di restituire)

non sono  copulativi se  non sono seguiti da un nome o aggettivo

Alessandro fu chiamato dal professore (predicato verbale)



fu trovato in un fosso (predicato verbale)

il soggetto - grammatica italiana

il soggetto della proposizione è la parte che compie l'azione espressa dal verbo  naturalmente questa sarà un'zione vera e propria se il predicato (cioè il verbo) sarà verbale  (Luigi dorme)  sarà invece un semplice modo di essere se il predicato è nominale (il mio insegnante è buono)

ATTENZIONE

non fatevi ingannare dalla presenza di verbi passivi

la carne viene venduta dal macellaio

l'azione è passiva ed è la carne che compie quest'azione passiva quindi è la carne soggetto

venerdì 6 novembre 2015

riassunto promessi sposi - terzo capitolo

Lucia confessa a Renzo ed alla madre di essere stata avvicinata un giorno da Don Rodrigo e da un altro nobile (il conte Attilio, cugino di Don Rodrigo) che aveva tentato di trattenerla con chiacchiere non molto belle. Afrettato il passo, aveva poi sentito i due uomini scommettere tra di loro. La scena si era ripetuta anche il giorno dopo e Lucia, capito di essere l’oggetto della scommessa, aveva deciso quindi di raccontare l’accaduto a fra Cristoforo, che le aveva suggerito di affrettare le nozze. Agnese convince Renzo ad andare a Lecco a chiedere aiuto al dottor Azzecca-garbugli (non si ricorda il suo vero nome) e consegna quindi al giovane quattro capponi da portare in dono all’avvocato. Durante il viaggio i capponi, scossi dal giovane, si beccheranno tra loro, a simboleggiare la mancanza di solidarietà degli uomini nei momenti difficili.Giunto nello studio del dottore (decadente e polveroso, in linea con le caratteristiche di un personaggio che vive del proprio passato), Renzo riesce appena ad accennare al suo problema, tanta è la fretta dell’avvocato. Da quel poco che lascia dire al giovane, Azzecca-garbugli pensa che sia stato Renzo a commettere il torto, lo scambia quindi per un bravo. Gli legge una grida che tratta il caso suo, così da fargli capire a quali pene può andare incontro. Terminata la lettura della grida, il dottore commenta anche il fatto che Renzo non porti il ciuffo. Si complimenta con il giovane per esserselo prudemente tagliato, gli dice però che non c’era bisogno di farlo, vantandosi così di aver tirato fuori dai guai malviventi responsabili di ben maggiori misfatti. Comunica infine apertamente come intende agire verso il prete e verso gli sposi che hanno subito il torto, mostrandogli il modo per togliere anche lui dai guai. Renzo rimane sbalordito dalle parole di Azzecca-garbugli e confessa di essere lui ad avere subito il torto, dal momento che Don Rodrigo gli ha di fatto impedito le nozze con la sua amata. A questo punto anche il dottore rimane sbalordito, accusa Renzo di dire fandonie e lo caccia dal suo studio in malo modo, non prima di avergli restituito i capponi portati in dono.Mentre Renzo è impegnato a Lecco, Agnese e Lucia decidono di operare per ottenere anche un secondo aiuto, quello di padre Cristoforo. Mentre stanno ancora decidendo come riuscire ad informare il frate cappuccino, bussa alla loro porta fra Galdino, incaricato dal convento di Pescarenico, lo stesso di fra Cristoforo, di raccogliere le noci offerte dai fedeli. Mentre Lucia ve a prendere le noci, Agnese, per evitare l’argomento nozze, chiede al frate come procede la raccolta, ed i due iniziano così a parlare di carestia. Il frate racconta alla donna un fatto miracoloso avvenuto nel passato, volendo mostrare che l’elemosina può far tornare l’abbondanza. Un frate cappuccino, padre Macario, convinse un giorno un uomo a non tagliare un noce incapace di produrre frutti, predicendo per quell’anno una formidabile produzione di noci, la metà delle quali avrebbe dovuto essere data in offerta al convento. Come predetto da Macario, l’albero diede frutti in abbondanza, ma il proprietario morì nel frattempo e suo figlio si rifiutò di rispettare il patto fatto dal padre. A causa di questo rifiuto, le noci raccolte si trasformarono in foglie secche. Lucia dona al frate un gran numero di noci, così che non debba andare alla ricerca di altre offerte ma possa invece tornare subito al convento, incaricando quindi l’uomo di chiedere a fra Cristoforo di recarsi il prima possibile da loro. Il cappuccino è più che felice di poterla accontentare.Renzo torna dalle donne, si congratula subito ironicamente con Agnese per il buon consiglio che gli ha dato, e racconta quindi la sua vicenda. La donna vorrebbe poter difendere la sua posizione, ma Lucia interrompe subito la discussione tra i due, dicendo di sperare nell’aiuto di padre Cristoforo. Le donne salutano infine Renzo che torna così, con il cuore in tempesta, alla propria casa. -

giovedì 15 ottobre 2015

ultime lettere di Jacopo Ortis

che cosa sono le ultime lettere di Jacopo Ortis ?

Un romanzo epistolare 
Il giovane  Jacopo Ortis scrive  a Lorenza Alderani questi raccoglie le lettere dell'amico e racconta la sua tragica fine
Il romanzo ha un carattere spiccatamente autobiografico il che non significa naturalmente che in esso siano raccontate come in un diario  le vicende dello scrittore  ma che nella figura di Jacopo  il Foscolo esprime i propri sentimenti  i propri ideali le proprie amarezze e delusioni

Com'è la trama ?

Qualche giorno prima del trattato di Campoformio con cui Napoleone Bonaparte cede Venezia all'Austria  Jacopo si rifugia  sui colli Euganei
Qui si innamora di Teresa figlia del signor T e già promessa al ricco Odoardo
Dopo aver frequentato l'università di Padova  vaga tristemente  per varie città italiane  ritornando sui colli Euganei  dove rivede Teresa che obbedendo alla volontà del padre  si è sposata
Dopo aver abbracciato a Venezia la madre torna sui colli  disperatamente deluso  nei suoi ideali  di patria amore si uccide con un pugnale.

Quali sono le fasi principali della stesura dell'Ortis ?
La stesura  delle ultime lettere di Jacopo Ortis si svolse  in tempi successivi e le fasi determinano il sovrapporsi e il mescolarsi di più strati
Le redazioni fondamentali sono tre

Bologna 1798
Milano 1802
Londra 1817

A Bologna nel 1798 l'editore Marsigli inizia a stampare l'opera  tale stampa comprende soltanto 45 lettere
Partito da Bologna  a causa degli avvenimenti politici-militari il Marsigli affida ad Angelo Sassoli il compito di portare a termine il romanzo  vengono così pubblicate per la prima volta le Ultime lettere di Jacopo Ortis 1799
Successivamente l'opera viene stampata con il titolo Vera storia di due amanti infelici ossia Ultime lettere di Jacopo Ortis
Tra il 1801 e il 1802  il Foscolo scrive la seconda parte del romanzo pubblicata a Milano  la prima edizione completa
seguono numerose ristampe

Per l'atmosfera sentimentale e per l'intonazione complessiva come si può definire il romanzo ?

Ultime lettere di Jacopo Ortis si può definire un libro romantico il primo romanzo del romanticismo italiano
Questo non solo per i vari motivi derivati dai preromantici europei e per quelli desunti dall'Alfieri  ma per lo spirito accentuatamente  romantico e personale con cui il Foscolo interpreta sé stesso e la propria visione del mondo
Ad esempio  il tema politico che acquista  caratteri romantici in virtù della solennità meditativa  e della disperata passionalità con cui lo investe Foscolo

Quale momento dello spirito foscoliano si manifesta nel romanzo ?

IL momento di doloroso acuto pessimismo  che tormentò il giovane Foscolo  dopo il trattato di Campoformio quando ideali illusioni parevano crollare in una disperazione  senza conforto
ed interpreta una crisi più ampia  quella della cultura  europea nel passaggio all'idealismo  romantico

E' stato notato dalla critica come le Ultime lettere di Jacopo Ortis risulti disarmonica e carica di contraddizioni  eppure ha esercitato sui lettori una forte attrazione come mai ?

L'opera possiede con tutti i suoi difetti una intensa vitalità una passionalità giovanile e ha avuto successo perché metteva a fuoco  stati d'animo, atteggiamenti e ideali  che erano quelli di tanti italiani e non di allora

quali sono i più importanti temi delle Ultime lettere di Jacopo Ortis ?

Religione dolorosa della patria
Religione della tomba
Contemplazione della bellezza
Infelicità romantica
protesta romantica contro la ragione
condanna di Napoleone
Morte e meccanicismo materialistico
amore e pietà
conforto delle illusioni
Le tombe di Santa Croce
L'Alfieri
la Toscana
l'esilio
Parini 
sentimento alfieriano della morte
paesaggio preromantico
pessimismo storico e cosmico