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martedì 26 febbraio 2019

Victor Hugo

Victor Hugo

Victor Hugo (1802-1885) nato a Besançon da un generale fatto conte ai tempi di Napoleone seguì il padre in Italia e in Spagna, fino a che  alla caduta dell'Imperatore, si  stabilì  a Parigi: Nel  1927  con una famosa prefazione al dramma Cromwell in cui sostenne la  libertà di ispirazione contro le vecchie regole retoriche si mise alla testa dei romantici francesi ed iniziò una lunga attività di  vigoroso polemista e di scrittore versatile e intenso, raggiungendo  la maturità nei drammi  e nei romanzi, ispirati alla storia, veementi , ricchi di contrastanti  passioni e animati da caldi sentimenti  umanitari. Ricordiamo  tra le opere di questo periodo, i drammi  Ernani e Il resi diverte (da quest'ultimo  fu poi ricavato il libretto dell'opera Il Rigoletto di Verdi)  e il romanzo Nostra Signora di Parigi composto  sul modello di quelli di Walter Scott.
Datosi  alla vita politica sostenne Luigi Filippo e combattè  Napoleone III durante il secondo impero rimase in esilio  e in quegli anni  scrisse le sue opere più importanti  e famose : la monumentale  raccolta di liriche La leggenda dei secoli e il romanzo  I miserabili.
La leggenda dei secoli (1859-83) è una sorta di poema che attraverso affreschi storici  di rara potenza evocativa raffigura  l'ascesa gloriosa dell'umanità  dall'oscurità alle tenebre verso la luce della civiltà  e del progresso
I Miserabili (1862)  narrando la vicenda del forzato Jean Valjean che riesce a riscattarsi e ad elevarsi  spiritualmente  sullo sfondo della società francese nella quale gli umili  e i reietti soffrono oppressi da una borghesi a corrotta ed egoista, inaugurando  il romanzo sociale ed umanitario che avrebbe commosso le folle della seconda metà dell'Ottocento  accompagnandone le lotte  e le conquiste sociali.
Tornato  in patria alla caduta di Napoleone III Hugo fu eletto  dapprima deputato e poi senatore: alla sua morte  l'intero paese prese il lutto e i suoi funerali  furono un grandioso trionfo. Victor Hugo  è giustamente  considerato il caposcuola del romanticismo francese, ma la sua opera e la sua influenza si spingono fino alle soglie della sensibilità sociale civile e poetica del periodo successivo al romanticismo ; bisogna però riconoscere che il valore dei suoi libri non fu sempre pari alla loro fama per un eccesso di colore e una certa incontrollata passionalità talvolta sfocia nella retorica e compiacimento

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