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venerdì 7 agosto 2015

UGO FOSCOLO - PRESENTAZIONE

 nell'800 la nostra letteratura  è dominata da due correnti
la classica e la romantica
la prima ha come connotato una tradizione di forme e di contenuto assi sviluppato 
la seconda  invece trova le sue basi nel sentimento  tra cui domina l'amore per la Patria  nonché per la donna
Con un rapido sguardo  ci è possibile  esaminare le donne amate e cantate dai nostri poeti  a cominciare dalla Scuola poetica siciliana e finendo  con gli ottocentisti
Da questo esame  risulterà assai chiaro  i fatto che la domma prima indifferenziata nei suoi caratteri  somatici ma principalmente amorfa nei suoi connotati  spirituali va man mano spiritualizzandosi con i dolcestilnovisti  e via via umanizzandosi  con la poesia rinascimentale  per diventare in ultima analisi non compagna spirituale dell'uomo con il preciso compito di redimere ma per  costituire oggetto di ispirazione  di ammirazione e soprattutto essere vivo che vive la vita dei poeti nei suoi aspetti morali e materiai
li ottocentisti  fra i quali Foscolo ammirano ed esaltano quelle donne che  alla graziosa femminilità accomunano  la bellezza fisica la grazia  e la gaia spensieratezza della gioventù
Il Foscolo in particolare  ammira la bellezza ("Le Grazie" e "Le Lodi")  e di fronte al bello il suo atteggiamento  diventa perplesso ma non tanto da rendere il poeta timido anzi il suo spirito si esalta e la sua poesia eterna più per le forme della donna che per la psicologia della stessa
Per questa particolare caratteristica il Foscolo  si inserisce nella corrente dei romantici  tale affermazione apparirà ancora più evidente  se si tiene  presente l'atteggiamento  del Foscolo relativamente alle condizioni di soggezione in cui è tenuta la Patria e l'auspicio  da lui formulato per una riscossa che possa liberare le  varie classi sociali  italiane dai loro Sepolcri  rappresentati dalle corti dei principi stranieri
Il Foscolo  però è anche un ammiratore del mondo  classico  di quel mondo pagano  che fece cantare  con melodiosa armonia i poeti greci prima e quelli romani poi
Da loro egli prende principalmente la bellezza delle forme  la veridicità delle  situazioni e la spigliatezza dei sentimenti
Appunto per questo il Foscolo ci appare ed è i più completo dei poeti
Egli sa amare la patria  sa celebrare una donna e sa con una visione quasi mistica  esaltare i Bello 
Talvolta però i suo atteggiamento è scettico; questo scetticismo  è suggerito principalmente dalla impossibilità di poter fare nell'immediato presente qualcosa di veramente rilevante  che possa riscattare la Patria  in cui eventi  generali si ripercuotono sulla sua vita costringendolo ad esulare e a morire in esilio
La maggior parte dei suoi canti  sono un inno costante alle bellezze naturali della penisola all'altezza irraggiungibile della sua civiltà al genio dei suoi uomini  insuperati in arte in letterature e nel campo scientifico  e soprattutto  alle tradizioni di  sublime eroismo
attraverso lo studio della sua produzione poetica ci è stato agevole vedere questi aspetti spirituali  del compositore  dei Sepolcri carme che proietterà  "finchè il sole risplenderà sulle sciagure umane"per dirla  col Foscolo  stesso, la fama del suo canto  non solo "per terre abbraccia il grande padre oceano" ma  per innumerevoli  serie di secoli
non sarà superfluo ricordare che la poesia sepolcrale esisteva anteriormente e attualmente all'epoca di Foscolo  questa poesia indubbiamente servì da fonte (solo da fonte non da modello) perché nessuno  prima del Foscolo  aveva saputo fare con essa un carme che potesse dar visione completa  di un forte tono politico civile e sociale
"all'ombra de' cipressi e dentro l'urne /confortate di pianto  è forse  il sonno  /della morte  men duro ?"
con questo interrogativo il Foscolo  volutamente ci immette nel regno della morte  ma lo fa con un magistero inarrivabile
ma se il sonno della morte  non sarà  meno duro  all'ombra dei cipressi  quale allora sarà il valore di una tomba  di un sasso  che possa distinguere le ossa  del grande Parini  da quelle di colui che lasciò sul patibolo i suoi giorni
Ei Foscolo  afferma che solo  attraverso quel sepolcro si stabilisce una corrispondenza di amorosi sensi in virtù della quale noi viviamo  con l'estinto e l'estino vive con noi
visione veramente poetica questa cioè irreale
abolire la tomba significherebbe  togliere agli uomini quella meravigliosa illusione in virtù della quale  ci si conforta con il ricordo  di quanti cari verranno a inumidire con le loro lacrime la terra  su cui si elevano i cipressi
Foscolo è sicuro che nessuna domma innamorata si recherà presso la sua tomba a spargere lacirme e quindi i cipressi  per mancanza del pianto non diverranno mai alti
concludendo affermiamo che il sentimento che domina nei Sepolcri è la celebrazione  di questa Italia  che tante volte vinta e umiliata  risorge per una missione di civiltà che le è stata assegnata fina dal suo nascere per vivere in mezzo a tutti i popoli  che solo da essa hanno appreso i canoni della imperitura civiltà latino-cristiana

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