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domenica 6 aprile 2025

risassunto e commento del terzo capitolo dei promessi sposi

 Certo! Ecco un riassunto e un breve commento del capitolo 3 dei Promessi Sposi di Alessandro


Manzoni.


📘 RIASSUNTO – Capitolo 3

Nel terzo capitolo, Don Abbondio, dopo l'incontro minaccioso con i bravi, torna a casa sconvolto. Qui si sfoga con Perpetua, la sua domestica, che lo incalza con domande per capire cosa sia successo. Don Abbondio cerca di sviare, ma alla fine lascia intendere che c'è un ostacolo al matrimonio tra Renzo e Lucia.

Intanto, Renzo si reca dal curato per definire la data del matrimonio. Don Abbondio, visibilmente agitato, cerca di prendere tempo e inventa una scusa, dicendo che ci sono "impedimenti" senza specificare quali. Renzo si insospettisce ma inizialmente accetta. Una volta tornato a casa, però, inizia a riflettere e decide di approfondire la questione.

Il capitolo si chiude con Renzo sempre più deciso a scoprire cosa si nasconde dietro il misterioso rifiuto del parroco.


✍️ COMMENTO

Questo capitolo mostra chiaramente il carattere debole, pavido e ipocrita di Don Abbondio, incapace di difendere la giustizia per paura delle conseguenze. Manzoni lo descrive in modo ironico e critico: rappresenta il tipo di uomo che preferisce la tranquillità personale alla verità e al dovere.

Perpetua è una figura comica ma anche saggia: la sua insistenza mette in difficoltà il curato e ne smaschera le debolezze.

Infine, il capitolo prepara la tensione per i prossimi eventi. Renzo si mostra più sveglio e deciso di quanto appaia inizialmente: inizia a intuire che qualcosa non va e che ci sono forze oscure a ostacolare il matrimonio.

👉 In sintesi, il capitolo è importante perché introduce i conflitti iniziali e svela i meccanismi del potere e della paura nella società del tempo.

martedì 25 marzo 2025

riassunto e commento 2 capitolo promessi sposi

 

"I Promessi Sposi" – Capitolo 2: Riassunto e Commento

Riassunto del Capitolo 2

Il secondo capitolo dei Promessi Sposi si apre con Don Abbondio che, dopo l’incontro con i bravi nel primo capitolo, rientra turbato nella sua canonica. Il curato è tormentato dalla paura e cerca un modo per evitare di celebrare il matrimonio tra Renzo e Lucia, senza però esporsi a pericoli.

Dopo una notte agitata, Don Abbondio incontra Perpetua, la sua serva, che nota subito il suo turbamento e cerca di farsi raccontare cosa lo affligga. Con molte esitazioni e reticenze, Don Abbondio finisce per lasciarsi sfuggire che qualcuno gli ha imposto di non celebrare le nozze. Perpetua gli rimprovera la sua paura e la sua debolezza, ma il curato giustifica il proprio comportamento dicendo che "il coraggio, uno non se lo può dare".

Nel frattempo, Renzo Tramaglino si presenta in canonica, pieno di entusiasmo perché finalmente sta per sposare Lucia. Don Abbondio, però, gli risponde con vaghe scuse, cercando di rimandare la cerimonia. Renzo, insospettito, insiste e alla fine Don Abbondio è costretto ad ammettere che ci sono "impedimenti" senza però spiegare quali siano. Renzo esce furioso e confuso, deciso a scoprire la verità.


Commento al Capitolo 2

Questo capitolo approfondisce il personaggio di Don Abbondio, raffigurandolo come un uomo pavido e servile, che preferisce piegarsi ai soprusi dei potenti piuttosto che rischiare per fare il suo dovere. Il suo atteggiamento è in netto contrasto con la figura di Renzo, che rappresenta invece la giustizia e l’ingenuità di chi crede ancora nella legalità.

Il dialogo con Perpetua mostra come Don Abbondio sia consapevole della propria viltà ma incapace di opporsi a Don Rodrigo. Il celebre passaggio "il coraggio, uno non se lo può dare" sottolinea il fatalismo e la mentalità rinunciataria di Don Abbondio, che si rassegna passivamente al volere dei potenti.

Il capitolo prepara il lettore agli sviluppi successivi, introducendo il conflitto centrale della vicenda: l’abuso di potere da parte di Don Rodrigo e la disperazione di Renzo e Lucia, vittime di un sistema ingiusto. L'ambientazione e il tono del capitolo contribuiscono a creare una crescente tensione, lasciando presagire gli ostacoli che i due giovani dovranno affrontare

domenica 16 marzo 2025

riassunto e commento primo capitolo de I promessi sposi

Il capitolo de "I Promessi Sposi", romanzo di Alessandro Manzoni, introduce i protagonisti,Renzo e Lucia, una giovane coppia di innamorati nel contesto Lombardia del Seicento.La storia si apre con la descrizione del territorio attorno a Lecco, in cui si trovano il fiume Adda e il paesaggio della campagna.



Il capitolo presenta anche il personaggio di Don Abbondio, un curato ha il compito di celebrare il matrimonio tra Renzo e Lucia. Tuttavia, Don Abbondio è un uomo avido e codardo, si lascia influenzare da un potente signore della zona, il nobile" Don Rodrigo". Questi non vuole che la coppia si unisca, poichè brama Lucia per sé. Don Abbondio, temendo le ripercussioni da parte di Don Rodrigo, decide di rimandare il matrimonio con una scusa.


**Commento:**


 Il primo capitolo è fondamentale per impostare i temi centrali del romanzo, come l'ingiustizia, il potere la lotta per la felicità personale. Manzoni utilizza i personaggi come Don Abbondio per mostrare  il rapporto tra il potere e la vita quotidiana della gente comune, evidenziando l’inefficienza e la vigliaccheria di alcune figure religiose. La figura di Lucia è simbolica: rappresenta  l'innocenza e la virtù minacciate da forze superiori. Questo primo capitolo è efficace nell'instaurare senso di tensione ponendo le basi per una storia di conflitto tra amore e oppressione che si svilupperà nel corso del romanzo. La narrazione è densa di descrizioni e, rendendo il contesto storico e sociale molto vibrante, e invita il lettore a riflettere su come il destino degli individui possa essere influenzato dal potere e dalle ingustizie sociali.

venerdì 14 marzo 2025

italiano - esercizi di analisi logica avanzata

 italiano - esercizi di analisi logica avanzata


  1. Tutti pensano che viaggiare è una cosa piacevole
  2. Nella notte fu udito un urlo che interruppe il silenzio
  3. Il serpente è un rettile che a tanti fa paura
  4. Voi siete stati giudicati colpevoli per il reato commesso 
  5. Fu trovato vivo in fondo alla miniera
  6. il fiume scorre lento 
  7. La gente ha sempre delle idee curiose 
  8. una parte dei presenti si è disinteressata al comizio 
  9. Ho comprato una maglia che è stata fatta a macchina 
  10. La villa non è mai stata vista nè da lei nè dagli altri
  11. Era tormentano da una sete terribile per il caldo 
  12. Non chiedere al pigro di lavorare


domenica 9 marzo 2025

esercizi avanzati su pronomi e aggettivi con soluzioni

 Ecco una serie di esercizi avanzati sui pronomi e sugli aggettivi per le scuole superiori, con soluzioni.



Esercizi sui pronomi

1. Riconoscimento dei pronomi

Indica il tipo di pronome presente nelle seguenti frasi (personale, possessivo, dimostrativo, relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito, numerale, reciproco, riflessivo).

  1. Chi ha lasciato questo libro sul tavolo?
  2. Vorrei vedere quello che hai comprato ieri.
  3. Qualcuno ha dimenticato il cellulare.
  4. Ho parlato con i miei amici e ci siamo divertiti molto.
  5. Non ho capito quale vuoi.
  6. Questo problema è difficile, ma cercherò di risolverlo da solo.
  7. Tutti dovrebbero rispettare le regole.
  8. Ho letto due libri questa settimana.
  9. Ti ho visto ieri con Marco: voi due parlate sempre.
  10. Non capisco che cosa intendi dire.

2. Sostituzione con i pronomi corretti

Sostituisci le parti evidenziate con il pronome adeguato.

  1. Ho dato il libro a Maria. → Ho dato **__**._
  2. Hanno visto Marco e Luca al cinema. → Hanno visto **__** al cinema._
  3. Il mio telefono è scarico. → **__** è scarico._
  4. Non conosco la tua amica. → Non conosco **__**._
  5. Ai miei genitori piace il teatro. → **__** piace il teatro._

Esercizi sugli aggettivi

3. Riconoscimento degli aggettivi

Individua gli aggettivi presenti nelle seguenti frasi e specifica se sono qualificativi, dimostrativi, possessivi, indefiniti, interrogativi o numerali.

  1. Mio fratello ha un'auto rossa.
  2. Quale libro vuoi leggere?
  3. Ho visto alcuni amici in centro.
  4. Sono andato alla mia prima lezione di yoga.
  5. Il tempo è bruttissimo oggi.
  6. Non sopporto le persone superficiali.
  7. Hai finito i tuoi compiti?
  8. Oggi ho comprato tre quaderni nuovi.
  9. Questo zaino è mio.
  10. Abbiamo visto un film divertente.

4. Trasformazione degli aggettivi

Riscrivi le seguenti frasi trasformando gli aggettivi qualificativi nel grado comparativo o superlativo, a seconda della richiesta.

  1. Questo esercizio è facile. (Superlativo assoluto)
  2. Marco è alto di Luca. (Comparativo di maggioranza)
  3. Questo compito è difficile. (Comparativo di minoranza)
  4. La tua spiegazione è chiara. (Superlativo relativo)
  5. Il mio lavoro è noioso. (Superlativo assoluto)

Soluzioni

1. Riconoscimento dei pronomi

  1. Chi → Interrogativo
  2. Quello → Dimostrativo
  3. Qualcuno → Indefinito
  4. Ci → Personale riflessivo
  5. Quale → Interrogativo
  6. Da solo → Riflessivo
  7. Tutti → Indefinito
  8. Due → Numerale
  9. Voi due → Reciproco
  10. Che → Relativo

2. Sostituzione con i pronomi corretti

  1. Ho dato glielo.
  2. Hanno visto li al cinema.
  3. Il mio è scarico.
  4. Non conosco la tua.
  5. A loro piace il teatro.

3. Riconoscimento degli aggettivi

  1. Rossa → Qualificativo
  2. Quale → Interrogativo
  3. Alcuni → Indefinito
  4. Prima → Numerale
  5. Bruttissimo → Qualificativo (superlativo assoluto)
  6. Superficiali → Qualificativo
  7. Tuoi → Possessivo
  8. Tre, nuovi → Numerale, qualificativo
  9. Mio → Possessivo
  10. Divertente → Qualificativo

4. Trasformazione degli aggettivi

  1. Questo esercizio è facilissimo.
  2. Marco è più alto di Luca.
  3. Questo compito è meno difficile di quello di ieri.
  4. La tua spiegazione è la più chiara di tutte.
  5. Il mio lavoro è noiosissimo.

Se vuoi altri esercizi o una diversa impostazione, fammelo sapere! 😊

domenica 16 febbraio 2025

il decadentismo

 Il Decadentismo è un movimento letterario e artistico nato in Francia alla fine dell’800 e diffusosi in Europa tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Deriva dal Parnassianesimo e dal Simbolismo, opponendosi al Positivismo e al Naturalismo.



1. Caratteristiche principali

  1. Rifiuto della realtà e della razionalità

    • Contrapposizione al Positivismo e al Naturalismo, che credevano nel progresso scientifico.
    • Visione pessimistica della vita, dominata dal destino e dall’irrazionale.
  2. Estetismo e culto della bellezza

    • L’arte è fine a sé stessa ("l’arte per l’arte", motto di Théophile Gautier).
    • Ricerca dell’eccezionale e del raffinato.
  3. Soggettivismo e individualismo

    • L’artista si sente diverso e superiore alla massa.
    • Fuga dalla realtà attraverso l’arte, il sogno, l’allucinazione.
  4. Simbolismo e musicalità del linguaggio

    • Uso di simboli, metafore e sinestesie per evocare sensazioni.
    • Sperimentazione stilistica con musicalità della parola.
  5. Attrazione per l’ignoto e il mistero

    • Interesse per l’occulto, il sovrannaturale e il misticismo.
    • Figure come angeli caduti, demoni, eroi maledetti.
  6. Decadenza e malattia

    • Interesse per la malattia, la follia, la droga, la degenerazione.
    • Esempi: D’Annunzio esalta il superuomo decadente, Baudelaire parla di spleen e noia.

2. Temi principali

  • Il superuomo → L’artista è superiore e si eleva al di sopra della massa (D’Annunzio, Nietzsche).
  • Il bello e l’orrido → Fascinazione per la bellezza estrema e il macabro.
  • Il sogno e l’inconscio → Anticipazione della psicoanalisi e dell’analisi dell’io.
  • L’esotismo e l’arte orientale → Ricerca di ambientazioni lontane e misteriose.
  • L’eros e la morte → Amore e morte intrecciati in una visione estetizzante.

3. Autori e opere principali

Francia 🇫🇷

  • Charles BaudelaireI Fiori del Male (Spleen, bellezza decadente)
  • Paul VerlaineRomances sans paroles (musicalità e suggestione)
  • Arthur RimbaudIlluminations (visioni oniriche e ribellione)

Italia 🇮🇹

  • Gabriele D’AnnunzioIl Piacere (estetismo), Le Vergini delle Rocce (superuomo)
  • Giovanni PascoliMyricae (simbolismo, irrazionalità, fanciullino)

Inghilterra 🇬🇧

  • Oscar WildeIl ritratto di Dorian Gray (edonismo, estetismo)

Germania 🇩🇪

  • Friedrich NietzscheCosì parlò Zarathustra (teoria del superuomo)

4. Particolarità e influenze

  • Rapporto con il Simbolismo → Il Decadentismo è strettamente legato al Simbolismo, condividendo la ricerca dell’ignoto e dell’irrazionale.
  • Influenza sulla letteratura del ‘900 → D’Annunzio anticipa il Futurismo; Pascoli influenza la poesia ermetica.
  • Influenza sulla psicoanalisi → Interesse per il sogno e l’inconscio, temi ripresi da Freud.

Il Decadentismo è un movimento ricco e sfaccettato! Ti interessa approfondire un autore o un tema in particolare? 😊

mercoledì 15 gennaio 2025

l'animo e le concezioni di Ugo Foscolo

 L'animo e le concezioni di Ugo Foscolo sono profondamente radicati in un complesso intreccio di sentimenti, ideali e influenze culturali, storiche e letterarie. Egli è considerato uno degli esponenti più rappresentativi del Romanticismo italiano, ma il suo pensiero e la sua opera presentano anche significativi tratti del Neoclassicismo e dell'Illuminismo.


1. L'animo di Foscolo

L'animo di Foscolo è tormentato, romantico e appassionato. Questo emerge chiaramente nelle sue opere e nella sua biografia:

  • Malinconia e inquietudine: Foscolo visse in un'epoca di grandi cambiamenti politici e culturali (le guerre napoleoniche, la caduta della Repubblica di Venezia) che alimentarono in lui un senso di instabilità e incertezza. Questo si tradusse in un animo malinconico, costantemente alla ricerca di un significato profondo nella vita e nell'arte.
  • Individualismo: Foscolo incarnò l'ideale del poeta romantico, ribelle e solitario, legato ai propri ideali e spesso in conflitto con la società.
  • Passionalità: La sua sensibilità lo spinse a esprimere un’intensa partecipazione emotiva ai temi dell'amore, della patria, dell'amicizia e della morte.

2. Le concezioni di Foscolo

Le concezioni filosofiche, letterarie e morali di Foscolo si articolano attorno a temi chiave:

a. Il culto della patria

Foscolo fu profondamente influenzato dall'idea di patria, vista come un ideale eroico e spirituale. Nonostante la delusione per il trattato di Campoformio (1797), che sancì la cessione di Venezia all'Austria, Foscolo continuò a celebrare il valore della libertà e dell’identità nazionale.

b. Il "nulla eterno"

Nel poema "Dei Sepolcri" (1807), Foscolo espone una concezione materialista e disillusa della vita e della morte: non c'è immortalità dell'anima, ma il sepolcro e il ricordo degli uomini illustri permettono di mantenere vivo il legame tra il passato e il presente. Questo pensiero riflette il suo scetticismo verso le religioni tradizionali.

c. L'importanza della poesia

Per Foscolo, la poesia è una forma di eternità, capace di sublimare il dolore umano e conferire un senso di bellezza e armonia. Il poeta ha un ruolo quasi sacerdotale: attraverso le sue opere, può celebrare valori eterni come l’amore, l’eroismo e la libertà.

d. Amore e bellezza

L'amore per Foscolo non è solo passione sensuale, ma anche ideale estetico e spirituale. La bellezza, sia quella umana sia quella artistica, rappresenta un rifugio dalla caducità della vita.

e. Il titanismo

Foscolo incarnò l'ideale titanico del Romanticismo: l’uomo si erge, solo e fiero, contro il destino avverso. La sua vita e la sua opera riflettono questa tensione tra la realtà e gli ideali irraggiungibili.

Le opere principali

  1. "Ultime lettere di Jacopo Ortis": Romanzo epistolare che racconta le vicende di Jacopo, alter ego dello stesso Foscolo. È un’opera intrisa di temi romantici come il suicidio, l’amore infelice e la disillusione politica.
  2. "Dei Sepolcri": Poema in endecasillabi in cui Foscolo riflette sul significato dei sepolcri e sulla funzione della memoria.
  3. Odi e sonetti: Qui Foscolo celebra la bellezza e i grandi ideali, unendo armoniosamente il Neoclassicismo e il Romanticismo.

Conclusioni

Ugo Foscolo è una figura complessa, capace di sintetizzare in sé contraddizioni e passioni. Il suo animo e le sue concezioni riflettono il passaggio da un’epoca di razionalismo illuminista a una visione più emotiva e soggettiva, tipica del Romanticismo. Nelle sue opere, Foscolo ha lasciato un’impronta indelebile, testimoniando l’importanza degli ideali, della bellezza e del ricordo come antidoti al nulla eterno.